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Il linguaggio politico e' concepito in modo che le menzogne suonino sincere e l'omicidio rispettabile, e per dare una parvenza di solidita' all'aria

George Orwell
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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per bambini


Nell'autunno del 1940, quando la guerra stava già dilagando in tutta Europa, usciva nelle sale cinematografiche Il grande dittatore di Chaplin. Mi domandavo quanto potesse essere ancora attuale 70anni dopo. Dite che siamo migliorati?

“Scusatemi, ma non voglio fare l’imperatore. Non mi va. Non voglio governare né conquistare niente. Mi piacerebbe aiutare tutti – se fosse possibile –, gli ebrei, i gentili, i neri, i bianchi. Tutti vogliamo aiutarci reciprocamente. Noi esseri umani siamo fatti così. Vogliamo vivere per la felicità e non per la disgrazia degli altri. Non vogliamo odiarci o disprezzarci gli uni con gli altri. In questo mondo c’è posto per tutti. E la buona terra è ricca e può provvedere a tutti.
La vita può essere libera e bella, ma noi abbiamo smarrito la strada: la cupidigia ha avvelenato l'animo degli uomini, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue. Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi dentro. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno lasciato nel bisogno. La nostra sapienza ci ha resi cinici; l'intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.
L'aereo e la radio ci hanno avvicinati. E' l'intima natura di queste cose a invocare la bontà dell'uomo, a invocare la fratellanza universale, l'unità di tutti noi. Anche ora la mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gli innocenti. A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono la via del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. E finché gli uomini non saranno morti la libertà non perirà mai.
Soldati! Non consegnatevi a questi bruti, che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Che vi istruiscono, vi tengono a dieta, vi trattano come bestie e si servono di voi come carne da cannone. Non datevi a questi uomini inumani: uomini-macchine con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore! Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Solo chi non è amato odia! Chi non è amato e chi non ha rinnegato la sua condizione umana! (sic)
Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nell'uomo: non in un uomo o in un gruppo di uomini ma in tutti gli uomini! In voi! Voi, il popolo, avete il potere di rendere questa vita libera e bella, di rendere questa vita una magnifica avventura. E allora, in nome della democrazia, usiamo questo potere, uniamoci tutti. Battiamoci per un mondo nuovo, un mondo buono che dia agli uomini la possibilità di lavorare, che dia alla gioventù un futuro e alla vecchiaia una sicurezza.
Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Ma essi mentono! Non mantengono questa promessa. Né lo faranno mai! I dittatori liberano se stessi ma riducono il popolo in schiavitù. Battiamoci per liberare il mondo, per abbattere le barriere nazionali, per eliminare l'ingordigia, l'odio e l'intolleranza. Battiamoci per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso conducano alla felicità di tutti. Soldati uniamoci in nome della democrazia!
Hannah, mi senti? Ovunque tu sia, alza gli occhi! Alza gli occhi, Hannah! Le nubi si disperdono! E torna il sole! Usciamo dalle tenebre alla luce! Entriamo in un mondo nuovo, un mondo più buono, dove gli uomini saranno superiori alla loro ingordigia, al loro odio e alla loro brutalità. Alza gli occhi, Hannah! L'anima dell'uomo ha messo le ali e finalmente egli comincia a volare. Vola nell'arcobaleno, nella luce della speranza. Alza gli occhi, Hannah! Alza gli occhi!" (da C. Chaplin, La mia autobiografia, trad. it. Milano 1977, pp. 424-25).
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I'm sorry, but I don't want to be an Emperor - that's not my business. I don't want to rule or conquer anyone. I should like to help everyone, if possible -- Jew, gentile, black man, white. We all want to help one another; human beings are like that. We want to live by each other's happiness, not by each other's misery. We don't want to hate and despise one another. In this world there's room for everyone and the good earth is rich and can provide for everyone.
The way of life can be free and beautiful.
But we have lost the way.
Greed has poisoned men's souls, has barricaded the world with hate, has goose-stepped us into misery and bloodshed. We have developed speed but we have shut ourselves in. Machinery that gives abundance has left us in want. Our knowledge has made us cynical, our cleverness hard and unkind. We think too much and feel too little. More than machinery, we need humanity. More than cleverness, we need kindness and gentleness. Without these qualities, life will be violent and all will be lost.
The aeroplane and the radio have brought us closer together. The very nature of these inventions cries out for the goodness in men, cries out for universal brotherhood for the unity of us all. Even now my voice is reaching millions throughout the world, millions of despairing men, women, and little children, victims of a system that makes men torture and imprison innocent people.
To those who can hear me I say, "Do not despair." The misery that is now upon us is but the passing of greed, the bitterness of men who fear the way of human progress. The hate of men will pass and dictators die; and the power they took from the people will return to the people and so long as men die, liberty will never perish.
Soldiers: Don't give yourselves to brutes, men who despise you, enslave you, who regiment your lives, tell you what to do, what to think and what to feel; who drill you, diet you, treat you like cattle, use you as cannon fodder. Don't give yourselves to these unnatural men, machine men, with machine minds and machine hearts! You are not machines! You are not cattle! You are men! You have the love of humanity in your hearts. You don't hate; only the unloved hate, the unloved and the unnatural.
Soldiers: Don't fight for slavery! Fight for liberty! In the seventeenth chapter of Saint Luke it is written, "the kingdom of God is within man" -- not one man, nor a group of men, but in all men, in you, you the people have the power, the power to create machines, the power to create happiness. You the people have the power to make this life free and beautiful, to make this life a wonderful adventure.
Then, in the name of democracy, let us use that power! Let us all unite!! Let us fight for a new world, a decent world that will give men a chance to work, that will give you the future and old age a security. By the promise of these things, brutes have risen to power, but they lie! They do not fulfill their promise; they never will. Dictators free themselves, but they enslave the people!! Now, let us fight to fulfill that promise!! Let us fight to free the world, to do away with national barriers, to do away with greed, with hate and intolerance. Let us fight for a world of reason, a world where science and progress will lead to all men's happiness.
Soldiers: In the name of democracy, let us all unite!!!
Hannah, can you hear me? Wherever you are, look up, Hannah. The clouds are lifting. The sun is breaking through. We are coming out of the darkness into the light. We are coming into a new world, a kindlier world, where men will rise above their hate, their greed and brutality.
 
Di Muso (del 23/10/2007 @ 20:00:00 in Politica, linkato 1684 volte)
Ecco, lo sapevo che prima o poi ci saremmo arrivati. Avete visto la nuova pubblicita' della Regione Toscana ?
Quella in accordo con il Ministero per le Pari Opportunità, per combattere contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere? Non ancora? Bhe la trovate QUI .
Questi alcuni articoli corriere , libero, panorama , il giornale , la voce.
Come al solito le campagne che trattano problemi scottanti sollevano polveroni e polemiche, ultimamente abbiamo potuto assistere alla campagna shock contro l'anoressia di Oliviero Toscani, che è stata rimossa, oggi abbiamo una campagna contro le discriminazioni sessuali.
Sicuramente non torvero' tutti d'accordo con le mie affermazioni, ma devo cmq esprimere perplessita' a riguardo di questa pubblicita'. Questa volta sono concorde, magari non su tutto, con l'onorevole Mussolini che dice (da libero):

MUSSOLINI - "Come donna e come madre - afferma Alessandra Mussolini - rifiuto con sdegno l'utilizzo dei neonati e dei bambini a fini di propaganda omosessuale. E' inconcepibile che si sia potuto offrire di patrocinare questa vergogna in un momento in cui la vera emergenza sono gli abbandoni dei minori, la pedofilia e le violenze che ogni giorno subiscono i bambini Va bloccata questa atroce campagna semplicemente perchè è una violenza contro la natura, dove i sessi sono due: maschio e femmina. Il resto sono opinioni, atteggiamenti, mode: insomma scelte individuali che lo Stato non può imporre come modelli sociali. Se a questa vergogna porgono il fianco le istituzioni bruciando denaro pubblico e assecondando il gioco delle "solite" lobby, siamo di fronte ad un vero e proprio scandalo che va fermato ad ogni costo".

La cosa di cui sono veramente stufo e' che possa passare TUTTO nel nome della liberta' sessuale. Io non ce la faccio piu' a vedere travestiti ovunque, sembra che una trasmissione televisiva senza un omosessuale o un travestito non puo' funzionare. La cosa che non sopporto e' che debba per forza passare il messaggio che, per non essere discriminato, il travestitismo e' normale. Ninte da dire per quanto riguarda un gay ma che sia normale il travestitismo mi sembra un po' eccessivo, una persona che si traveste qualche problemino credo proprio che lo abbia. Il mio timore e' che ci siano ragazzini che imitino questi modelli non per propria libera scelta ma perche' possono farsi sapzio in minor tempo nel campo dello spettacolo e non.
Cmq ai posteri (o passatemi la battuta ai posteriori) l'ardua sentenza!!
 
Di Muso (del 30/08/2010 @ 20:00:00 in Recensioni, linkato 2574 volte)
Il villaggio ha cambiato tour-operator ora e' WellTour noi vi abiamo soggiornato dal 7 al 21 agosto 2010.
Sono stato un po' basso nella valutazione generale del villaggio perche' posso affermare che ci sono ampi margini di miglioramento sotto molti aspetti, quindi darei una valutazione buona (non molto buona) sperando nello sviluppo delle sicure potenzialita' del villaggio.
Partiamo dai lati positivi, il personale e' tutto molto cortese ad eccezzione del bar (che essendo a gestione esterna e' quindi separato), il villaggio e' molto ben tenuto dal punto di vista del giardinaggio e si trova in un posto molto bello, tenete presente che all'esterno c'e' un parco eolico quindi sconsigliato a chi non ama il vento, del resto se non ci fosse si morirebbe dal caldo.
La struttura e' nuova e le camere accoglienti, la maggior parte del villaggio e' costituito da piccole villette divise in due camere, noi (2 adulti e due bambini di 1 e 3 anni) ci siamo stati bene. Purtroppo non molto bene la cura dei servizi della camera, noi abbiamo dovuto cambiarla dopo la prima settimana perche' era rotto il box-doccia, idem per un cassetto dell'armadio e non arrivava l'acqua calda nelle ore di punta (sistemato dall'idraulico il giorno dopo il nostro cambio). Nella camera nuova non e' andata molto meglio, lo scarico del wc perdeva (quindi gocciolio continuo sistemato dall'idraulico) e la tavoletta era rotta come il phon, in piu' non ha funzionato l'aria condizionata per 3 giorni su 7. In reception, se informati per tempo, fanno di tutto per risolvere i problemi nel piu' breve tempo possibile, certo un controllo preventivo delle camere prima della consegna risolverebbe questi piccoli inconvenienti. La pulizia delle camere e' abbastanza buona, sicuramente migliorabile, il balcone ad esempio non e' mai stato pulito.
Ottimo il serzio ristorante, nulla da aggiugnere, sempre buoni tutti i piatti fino a punte di eccellenza anche con il villaggio a pieno regime (settimana di ferragosto), un plasuso particola allo chef per gentilezza e bravura.
Gravemente Insufficente la "Biberoneria", fatta passare come servizio legato alla culla, in verita' e' aperta a tutti 24h ore qundi non legata alla culla (come invece fa intendere sia il villaggio che il tour-operator) che e' una di quelle da viaggio, se ne avete una portatela e risparmiate 10euro al giorno di noleggio. La pulizia e' demadata alla clientela (alle mamme) ma e' ovvio che il concetto di pulito e' soggettivo e sopratutto nei periodi di massima affluenza bisognerebbe passare a pulire piu' volte al giorno da parte del vilaggio stesso. La fornitura e': cucina con fuochi, lavandino, pentolame e posate, microonde e scaldabiberon. Nel frigorifero si trova il latte a lunga coservazione, un sugo di pomodoro e del brodo. Manca sicuramente un frullatore (nel caso si voglia dare della carne ai neonai) e dei seggioloni per dare la pappa che sono presenti solo ai tavoli in sala.
A parte la pastina (che non viene fornita) se si vuole far mangiare qualche cosa di diverso ai bambini bisogna aspettare l'arpetura del risotrante che ovviamente segue gli orari delgi adulti del posto. I miei bimbi sono abituati a mangiare alle 11:30 e alle 18:30 (per via dell'asilo) quindi tirare le 12:30 e le 20:00 spesso e' stata dura.
Il panorama e' stupendo e si vede, oltre alla spiaggia del villaggio, una porzione del litorale con colori fantastici. La spiaggia e' accessibile a piedi tramite una scalinata (circa un 90 gradini) oppure tramite una navetta a orari stabiliti (non si capisce xche' non sia a orario continuato). E' costituita da sabbia rossastra mischiata a scogli, un mix carino e piacevole sopratutto per far giocare i bimbi nella ricerca di granchi o fare snorkeling. Nota dolente la pulizia e l'organizzazione, decisamente insuficente, in 2 settimane non e' mai stata battuta e raramente puliti i cestini degli ombrelloni. L'offerta di servizi in spiaggia e' limitata a delle canoe e al baby-club.
Tornando al villaggio posso tranquillamente affermare che e' dotata della piscina piu' sporca che abbia mai visto, certo il vento non aiuta ma incrementare i momenti di pulizia potrebbe aiutare, oltretutto la piscina non e' dotata di una zona per bambini. La pulizia veniva fatta solo la mattina per mezzo di un robottino nella mezzora che precedeva l'apertura, dato che veniva chiusa nella pausa pranzo sarebbe stato consigliabile ripetere la pulizia (anche perhce' quella della mattina era sommaria). Dopo una giornata di vento particolarmente intenso la piscina e' rimasta sporca fino alla nostra partenza, fortunatament solo 4gg.
La WELL-TOUR offre il villaggio in " PENSIONE COMPLETA + BEVANDE ", le bevande sono quelle consumate ai pasti (cioe' quando il ristorante e' aperto), alla fine le BEVANDE sono risultate solo acqua e vino (quindi no birra, no coca ecc...), per la precisione l'acqua e' quella del rubinetto filtrata da un sistema di distribuzione che la fornisce anche fredda e gasata.
La chicca e' il caffe', presente a colazione ed erogato dalle macchinette, sparisce a pranzo e cena per favorirne il consumo a pagamento al bar del villaggio (di fronte al ristorante).
L'animazione e' buona, ragazzi giovani e volenterosi, certo il materiale con cui lavorano (cioe' noi) non e' il massimo cmq sono bravi e divertenti, l'unica pecca e' l'insistenza (di alcuni elementi) e il chiasso (urlano sempre), adatto piu' a un pubblico partenopeo che valdostano.
In conclusione penso che sia un buon villaggio (al massimo 3 stelle) e consigliato a famiglie con bimbi tra i 5 e 10 anni oppure coppie che vogliono fare solo vita di mare (all'esterno c'e' ben poco).
Cosa dovrebbe fare il villagio per svoltare:
- All inclusive (almeno dei non alcolici), penso che un caffe' e una bottigletta d'acqua o coca (2 o 3 euro in tutto) possano essere tranquillamente comprese in un costo giornaliero.
- Essendo un posto di villegggiatura marino sarebbe consigliabile una cura maniacale della spiaggia e della piscina (basterebbe anche una pulizia almeno decente) e l'accesso alle stesse ad orario continuato (navetta e piscina non lo sono).
- Controllare / revisionare le camere da parte di un responsabile prima e dopo la consegna per verificarene lo stato.
- Fornitura gratuita (si fa' per dire ovviamente inclusa nel prezzo) dei teli da mare.
- Aumento della dotazione di materiale da spiaggia per bambimi, volendo esagerare fornire dei passeggini a noleggio (per invogliare chi non vi arriva in auto).
- Rifare completamente la Biberoneria e lasciare un addetto almeno in orario lavorativo che aiuti la preparazione dei cibi e mantenga la pulizia. Essendo un villaggo credo non ci sia alcun costo aggiuntivo nel fornire il cibo anche per i bambini piccoli (pastina da cuocere e due brodi carne/verdura).
 
Di Sabrina (del 19/10/2009 @ 17:19:18 in Racconti, linkato 4216 volte)
la prima fiaba che metto Online, speriamo accolga il vostro gradimento, ed anche quello di Ste che mi ospita nel suo blog.
Come tutte le fiabe che si rispettino anche questa incomincia con.....C'era una volta....

C’era una volta un piccolo paesino affacciato sul mare.
In questo paesino lontano circondato dal verde e ricco di prati e alberi in fiore viveva una bambina.
A causa di un malefico sortilegio, la sua vita era molto diversa da quella di tutti gli altri bambini del posto.
I suoi occhi erano sempre tristi e non riuscivano in alcun modo a cogliere la bellezza delle cose e tutto ciò che osservava finiva per apparirle cupo.
Così guardando il mare riusciva a coglierne soltanto l’oscurità dell’abisso oppure osservando un essere umano ne coglieva soltanto la malvagità e la crudeltà .
I suoi giorni trascorrevano sempre uguali e monotoni.
Raramente usciva di casa e così passava sempre le giornate rinchiusa nella sua camera stretta nella morsa della solitudine.
La bambina però non era completamente sola ,viveva con il suo caro babbo che l’amava più di ogni altra cosa al mondo e non passava giorno in cui osservandola non si struggesse  di dolore per lei:” Povera figlia mia!” soleva dire ”Non posso più vederla così triste, devo fare assolutamente qualcosa per lei!…
Ma nulla si trovava da fare finché un bel giorno…………



Un giorno il padre ,mentre era a pesca con altri uomini del villaggio, sentì parlare di un vecchio saggio che viveva sulle montagne: ”Orbeh!  Non ne sapevo nulla!” pensò  il padre “Potrebbe fare al caso mio, forse lui potrà aiutarmi a far ricomparire il sorriso sul viso della mia piccina!”.
Detto ciò decise di andare alla ricerca del vecchio .
L’indomani mattina si alzò  molto presto , salutò la bambina ed intraprese il suo lungo viaggio.
Fu un percorso duro e faticoso.
Passarono settimane e poi mesi ma finalmente un bel dì giunse al cospetto della capanna in cui abitava il saggio e bussò alla sua porta.
Il vecchio ,d’aspetto assai gentile, lo accolse con ospitalità lo rifocillò ed ascoltò attentamente il suo racconto in silenzio ed infine disse: ”Non so davvero se sono in grado di aiutarti, molto dipenderà da tua figlia,io le tenderò una mano e se lei l’afferrerà allora sarà salva e il maleficio scomparirà!
 Il padre fu felice delle parole e pregò il vecchio saggio di fare tutto ciò che poteva per aiutarlo.
 Il vecchio diede allora al padre tre scatole da portare come doni alla figlia e gli disse inoltre: ”Dovrà aprirne una alla volta ed ogni volta che l’aprirà dovrà pronunciare la parola VOLA se dopo aver aperto queste tre scatole, tua figlia non verrà spontaneamente da me, allora per lei  non ci sarà più alcuna salvezza!”
 “Va bene ho compreso” disse il padre e dopo aver ringraziato il saggio s’incamminò verso casa con una nuova speranza nel cuore.



Giunto a casa, dopo la lunga assenza, trovò la piccola rintanata nella sua stanza, la guardò e il suo cuore pianse nel vederla così triste e sola.
“Povera piccola mia!” penso’ fra sé e sé il padre, andò da lei l’abbracciò ma a nulla valse il suo contatto.
La piccola vedendolo disse:” Mi sei mancato papà!” ma i suoi occhi erano spenti e poco era il suo entusiasmo.
Il padre allora diede alla figlia il primo dono, spiegandole esattamente quello che aveva udito dal vecchio.
 La bambina aprì la scatola e quand’ebbe pronunciato la parola” VOLA” davanti a lei comparve un bellissimo gabbiano ed al suo battito d’ali, si formò una scia dorata che avvolse la bambina addormentandola dolcemente e trascinandola via con sé.
 “Dove sono?” domandò la bambina quando si riebbe dal suo sonno .
“Sei sul mare” disse il gabbiano.
 La bambina riconobbe il suono delle onde ma non riusciva in alcun modo a credere ai suoi occhi.
Non stava vedendo l’abisso infernale, ma una limpida immensità  che si cullava dolcemente scintillando nel blu e nel verde a seconda di come i raggi del sole la colpivano.
” Sembra tempestata da milioni di pietre preziose” disse la bambina incredula e si mise ad ascoltare il mare fino a cadere di nuovo in un sonno profondo.
Quando si risvegliò si trovò di nuovo nella sua stanza.
Il mare era sparito e la bambina  corse alla finestra per guardare fuori, tutto era come prima, nessuno splendido colore solo nero e buio.
Gli occhi della bambina si rattristarono nuovamente.
Il padre vedendola cosi’ giù decise di mostrarle il secondo dono:” Ecco, questo é per te” disse porgendole la seconda scatola.
La piccina prima si mostrò un po’ dubbiosa, poi la curiosità l’avvinse, afferrò la seconda scatola ed aprendola esclamò:” VOLA!”



Subito d’ innanzi a lei si materializzò una bellissima farfalla bianca, che sbattendo le ali produsse una magnifica scia argentata ed avvolse la bimba come in un manto trasportandola lontano come in un magnifico sogno.
La bambina si trovò adagiata su di un morbido tappeto verde:” Che bello” disse accarezzando i soffici steli d’erba che le solleticavano la pelle.
La farfalla le si avvicinò e disse:” Questo, piccola, é un prato; quelli colorati sono dei fiori, avvicinati e prova ad annusarli”.
La piccola fece come la farfalla le aveva detto;” Oh, che profumo meraviglioso! Io non avevo mai visto l’erba così verde e luminosa, l’ho sempre vista avvizzita ed arida,
é bellissima “.
La bambina continuando a ripensare a quella meraviglia, si addormentò cullata dal vento e accarezzata dal profumo del prato e dai petali dei fiori.
Quando si risvegliò era ancora nella sua camera ,come la volta precedente andò di corsa alla finestra e ……Tutto era ancora buio e spento.
La bimba iniziò a piangere ed a nulla valsero gli sforzi del padre per farle tornare il sorriso.
 “Piccola mia, hai ancora un dono” ma la bambina a queste parole s’infuriò “ No!!! ”disse “Non voglio più alcun dono, tutto é magnifico quando apro le scatole, ma quando ritorno nella mia stanza  tutto é uguale a prima, cosa cambia? No! Non voglio risvegliarmi e soffrire di nuovo!”.
Il padre allora la baciò dolcemente e carezzandole la nuca disse:” Piccina mia, so che é difficile e che hai paura, però devi superare il tuo dolore ed andare avanti, solo così tutto sarà più bello!.”
La bambina annuì ed asciugandosi le lacrime decise di aprire il terzo dono.
Appena l’ebbe aperto e pronunciata la solita parola VOLA d’ innanzi a lei apparve una maestosa aquila reale, circondata da un bellissimo alone rosso fuoco, che avvolse la bambina in un abbraccio sicuro ed addormentandola la trascinò nuovamente via.
Quando si risvegliò la bambina volava libera in un’immensità azzurra, tutto era leggero,
sfiorava con le braccia dei morbidi batuffoli bianchi e rise, rise di gioia.



L’aquila le si avvicinò e le disse:” Questo é il cielo, queste sono le nuvole”.
“ C I E L O! “ Ripeté   la bambina estasiata ed intanto volava.
“ Oh! Guarda il mare, il prato, li riconosco…e quell’immensa macchia gialla laggiù cos’é ? ”  
“ E’ un campo di grano”
“ E quell’ammasso grigio cos’è ? “ Domandò la bambina sempre più curiosa.
“ E’ una montagna” rispose l’aquila.
 “ Voglio avvicinarmi” e così fece, fino a toccarne la cima più alta “brrr che freddo! Cos’é questa cosa tanto fredda e tanto lucente che abbaglia la mia vista?”
“ E’ la neve “ rispose l’aquila.
La bambina era senza fiato, voleva volare e volare ancora, voleva vedere e scoprire tutte le meraviglie del mondo, poi si buttò in picchiata e l’aquila per un attimo la perse di vista per poi ritrovarla che passeggiava tra un filare di cipressi.
“ Gli alberi sono verdi, hanno folte chiome, io non lo sapevo, avevo paura di loro li vedevo come brutti spettri pronti a prendermi e a portarmi via “ disse la bambina all’aquila quando questa l’ebbe raggiunta.
L’aquila si commosse alle parole della piccola e sbattendo le ali le disse:”Guarda!”…
Il cielo da prima azzurro divenne poi una tonalità infinita di colori: giallo, rosso, rosa e poi giù, più giù fino a divenire una  immensità blu cobalto senza fine.
La bambina era estasiata, mai nella sua vita aveva visto qualcosa di così bello.
“ Hai visto il tramonto piccola, il sole che ci lascia per riposare ed ora quella che vedi é la luna la signora della notte con le sue ancelle, le stelle”.
La bambina guardava il cielo e le sue luci e se ne stava con il naso all’insù quando……Improvvisamente si ritrovò nella sua camera.
Questa volta si avvicinò lentamente alla finestra, chiuse gli occhi per un attimo e fece un profondo sospiro…intanto a suo padre parve di vederla sorridere.
La bambina si accostò a suo padre lo abbracciò e gli disse:”Papà voglio andare a trovare il vecchio saggio che ti ha donato le tre scatole, voglio ringraziarlo per avermi permesso di vedere il mondo come ogni altro bambino lo vede.
Ora infatti guardando fuori dalla mia finestra e chiudendo gli occhi, con il mio ricordo posso vedere ogni sorta di colore: il verde, il blu, il bianco…e la mia giornata ora é più viva e più bella!”.
Il padre ricordando le parole del vecchio “<….Tua figlia dovrà venire spontaneamente da me e solo allora per lei ci sarà salvezza>” Si rallegrò ed acconsentì alla partenza della figlia.
La bambina s’incamminò alla ricerca del vecchio saggio.
Il percorso fu ancora più duro di quanto lo fosse stato per suo padre, tutto le sembrava nemico: gli alberi le parevano enormi fantasmi ed il cielo con le sue scure nubi e le sue tenebre la minacciava di continuo.
 Ma la bambina non si perdeva d’animo e ogni volta che lo sconforto l’assaliva  pensava al gabbiano, alla farfalla, all’aquila e ai suoi viaggi in  loro compagnia e tutto appariva all’istante più bello.
Cammina, cammina, finalmente giunse alla capanna del vecchio saggio; stava per bussare quando la porta si aprì e una voce gentile le disse:”Vieni pure avanti, ti stavo aspettando, sapevo che prima o poi saresti venuta.”
 La bambina entrò.
Davanti a lei si trovò un anziano signore, sinceramente non se lo aspettava così, il viso emanava calma, semplicità e tanta dolcezza.
“ Com’é possibile?” pensò la bambina “ io negli  uomini vedo solo la parte peggiore ma in lui colgo solo la bontà”.
 Il vecchio intuì i suoi pensieri e le disse:” Piccina, piccina é vero che per il tuo maleficio tu vedi solo il male, ma ricorda che tu puoi vedere ciò che vuoi, basta crederci davvero".
La bambina non capì di cosa il saggio stesse parlando e lo guardò con aria interrogativa.
Egli sorrise e porse un fiore multicolore alla piccola.



“Questo é per te” le disse “ tienilo sempre vicino al tuo cuore e lui ti permetterà di vedere ciò che vuoi….tutta la bellezza”.
La bambina rispose:” Caro vecchio saggio ti ringrazio per questo dono e per gli altri che tu hai dato a mio padre, sei stato davvero gentile con me e io sono venuta fin qui per conoscerti: ringraziarti e chiederti di sciogliere il mio maleficio…..”
“ Oh come t’inganni piccola mia, i doni che ti ho dato erano già tuoi, appartenevano a te e a te soltanto, io non posso scioglierti dal sortilegio, solo tu lo puoi fare e sappi inoltre che tu non sei la sola a vivere così, a tanti altri bambini é toccata la tua stessa sorte”.
“ Ma io credevo che….cosa posso fare?”
“ Pensa alle mie parole e conserva il fiore vicino a te, tutto si chiarirà vedrai”,
La bambina prese il fiore diede un bacio al vecchio e s’incamminò per la sua strada.
La via del ritorno fu altrettanto difficile.
Incontrò persone false, aride di sentimenti pronte a rubarle anche solo quel poco che possedeva, il suo bellissimo fiore.
Una sera la bambina, stanca di camminare si sedette ai piedi di una grande quercia, prese il suo fiore lo strinse a sé e gli disse:” Fiore mio, mostrami il vero aspetto della quercia sotto cui mi sono seduta” e questa divenne maestosa e bella, anziché spettrale come gli occhi della bambina l’avevano vista poc’anzi.
Mentre era assorta nella contemplazione della quercia, le sue orecchie sentirono una melodia che pian piano si avvicinava sempre più.
Ora vedeva un bambino piccino quanto lei che si avvicinava cantando una simpatica canzoncina.
La bambina prese il fiore e disse:” Ti prego mostrami quel bambino com’é veramente, fa che io non veda solo il suo lato peggiore, é piccolo quanto me….oh ti prego fiore!"
Il bimbo si avvicinò e le sorrise e lei vide il suo sorriso e i suoi magnifici occhi azzurri con il colore del mare e del cielo che già tanto amava.
“ Ciao bambina ti sei persa? “:
“ Ciao, no non mi sono persa sto tornando da un viaggio”
“ Da un viaggio? Tutta sola?”
“ Si “ disse la bambina.
“ Cos’é che tieni stretto nelle mani?” Domandò il bambino incuriosito.
La bambina non sapeva se fidarsi, in molti avevano provato a portarle via il suo preziosissimo fiore, tuttavia decise di mostrarlo al bambino e gli disse:” E’ un fiore colorato”.
“ Che bello! “ Disse il bambino e si sedette ai piedi della quercia e per un attimo rimase ad osservare in silenzio quella bambina ed il suo strano fiore.
Poi incominciò a parlare, ma ora nella sua voce c’era un filo di tristezza :“ Sai bambina” disse “ sono contento di averti incontrato, io viaggio sempre solo, non ho una meta e per la prima volta riesco davvero a stare vicino a qualcuno e a parlare. Per la prima volta davvero non  mi sento solo”.
“ Oh “ pensò la bambina e subito guardò il fiore che teneva nella mano e le venne un’idea.
“ Tieni” disse porgendo il fiore al nuovo amico “ non ho nient’altro da poterti donare se non quest’umile fiore che ti potrà rallegrare con i suoi colori e ti potrà accompagnare nel tuo viaggio, così non sarai più solo”.
Il bambino non sapeva se accettare  il dono, poi guardò gli occhi della bambina e vi vide una luce speciale e così acconsentì e prese con sé il fiore che già tanto gli piaceva e un calore sconosciuto si diffuse nel suo cuore.
La bambina si sentì felice come non mai ed improvvisamente si accorse di riuscire a vedere il mondo a colori .
Alzò gli occhi al cielo e vide l’azzurro, guardò il prato e vide il verde, vedeva la bellezza anche se il fiore non era più vicino al suo cuore.
Allora capì le parole del vecchio, lei doveva imparare a credere in se stessa e negli altri.
Il maleficio era davvero svanito perché lei non credeva più nella sua esistenza.
Il  fiore colpito dai raggi del sole o forse dalla felicità che i due fanciulli emanavano, esplose in una moltitudine di colori che inondarono il cielo, creando un magnifico arcobaleno.



I due bambini si presero per mano e s’incamminarono verso quell’arcobaleno che gli avrebbe condotti in un nuovo mondo pieno di colori e di serenità, lo sapevano perché ora ci credevano entrambi davvero.

FINE

Questa Storia è concessa del suo scrittore: Sormani Sabrina
Illustrazioni a cura di : Tonicello Valentina
Ogni divulgazione anche parziale deve essere autorizzata dagli autori

 
Di Muso (del 13/08/2007 @ 17:09:37 in Politica, linkato 2781 volte)

E' proprio vero che al peggio non c'e' mai fine.

Faccio fatica anche a commentare certe notizie perche' penso sempre che siano cosi' vergognose da non essere verosimili, invece basta leggere i riusltati della commissione parlamentare per capire che e' tutto vero e che come al solito noi dobbiamo discutere dei bambini ROM bruciati (non che questo non sia importante) pero' visti gli ultimi scandali sulle spese politiche, la mancata riscossione di 98 MILIARDI di EURO mi sembra un argomento da sviscerare a qualsiasi livello, invece SILENZIO. . . . . . . . E allora zitti zitti, non riflettere, non discutere ma sentire col cuore, ... e allora zitti zitti dritto verso il centro non fuori, ma dentro ...

Questo e' il post del Beppe: Bische di Stato

http://www.beppegrillo.it/cgi-bin/mt-tb.cgi/638. 1438512338

 
Di Muso (del 01/10/2009 @ 15:54:10 in società, linkato 2915 volte)
tratto da: Andrea Beggi, come indicato dall'autore il seguente articolo e' coperto da Licenza Creative Commons


Sono incuriosito come tutti dalla emergenza, o presunta tale, dell’influenza suina. Mia moglie Xxxxx è un medico internista presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Genova, ed è quindi interessata in prima persona agli sviluppi dell’infezione. Le ho chiesto di chiarire alcuni dubbi che avevo sull’argomento.

- Cos’è l’influenza suina?
L’influenza suina è un’infezione influenzale data da un virus di tipo A H1N1 (lo stesso della pandemia di “spagnola” del 1918). Le lettere H e N indicano due proteine di superficie del virus, responsabili della risposta anticorpale e soggette a variabilità genica; questa variabilità consente al virus influenzale di cambiare di anno in anno e di essere quindi responsabile di nuove epidemie. I virus che hanno circolato negli ultimi anni non possedevano questo assetto antigenico, e quindi la popolazione non possiede difese immunitarie specifiche verso questo virus (sarebbero eventualmente immuni pazienti a suo tempo guariti dalla “spagnola”, sempre ce ne siano ancora vivi!).

- Quali sono i sintomi?
La sintomatologia classica è quella tipica di tutte le influenze: febbre, dolori muscolari e sintomi respiratori che possono interessare in varia misura e con varia gravità le vie aeree superiori e inferiori. La peculiarità di questa infezione è la mancanza di difese specifiche data dalla memoria immunologica nella popolazione; questo fa sì che l’organismo infetto presenti una ridotta capacità di difesa, e per questo l’influenza può presentarsi in un maggior numero di soggetti e con maggior virulenza. Minori difese e maggior virulenza possono essere la causa di manifestazioni più gravi della malattia in soggetti defedati[1] per patologie o terapia in atto o in caso di infezione con grossa carica virale.

- Come si contrae?
Anche questa influenza, come tutte le altre, si contrae inalando le particelle di Flügge[2] contenenti virus, che i pazienti infettati emettono con la tosse e gli starnuti. Il virus è reperibile a livello dell’orofaringe; infatti il primo test per la verifica della positività di infezione da H1N1 che viene effettuato è un tampone faringeo e ricerca del DNA del virus tramite amplificazione genica. Questo esame, anche se viene chiamato test rapido (non prevede infatti l’isolamento culturale del virus) necessita di almeno 4-5 ore per l’esecuzione e la lettura del risultato.

- E’ grave? Si può morire o rimanere invalidi?
Come tutte le infezione virali può presentare vari quadri clinici e complicanze per interessamento soprattutto a livello polmonare con veri e propri quadri di polmonite virale; tali evenienze possono rappresentare un grave rischio per:

  • pazienti cardiopatici;
  • affetti da patologie croniche polmonari;
  • anziani;
  • bambini sotto i 2 anni;
  • pazienti immunodepressi per qualsiasi causa;
  • pazienti neoplastici;
  • affetti da patologie croniche debilitanti.

Per un paziente sano e normalmente in buona salute la possibilità esiste ma in maniera molto più remota.

- Si cura? Come?
La necessita’ di terapia con antivirale è riservata a quei pazienti che presentino situazioni di rischio preesistenti o che presentino segni clinici di impegno delle basse vie respiratorie (desaturazione ematica[3], obiettività auscultatoria, reperti radiologici): la prescrizione del farmaco deve essere quindi solo su base clinica e non è giustificata dalla sola positività del tampone faringeo.

- C’è o ci sarà un vaccino? Nel caso, chi si deve vaccinare?
Ci sarà sicuramente il vaccino, probabilmente disponibile già da settembre/ottobre e dovrà vaccinarsi il personale sanitario (sempre che non si sia ammalato nel frattempo!), i pazienti con patologie croniche e gli operatori socio-sanitari. Il vaccino non è ancora stato testato per la sua efficacia e sicurezza nei bambini.

- Quali precauzioni è consigliabile prendere?
Le precauzioni sono soltanto quelle dettate dal buon senso: evitare i viaggi in zone ad alta concentrazioni di casi, evitare contatto stretto (entro i 2 metri) con pazienti affetti.

- Ieri sull’autobus c’era un inglese che tossiva, oggi ho la febbre. Devo andare al pronto soccorso?
L’influenza non si manifesta con solo mal di gola, solo raffreddore e sola tosse, deve essere accompagnata da febbre a 38°C o oltre, per cui non corriamo alcun pericolo eccezionale solo perché una persona ha starnutito vicino a noi. Ci si deve rivolgere al medico se si hanno tutti i sintomi dell’infezione.

- E’ arrivata / arriverà in Italia? Sarà un’emergenza qui da noi?
L’influenza da virus H1N1 è già arrivata in Italia e ci sono già stati casi di contagio tra pazienti affetti provenienti da zone ad alta concentrazione a pazienti che sono sempre rimasti in Italia, e il tempo di incubazione è di circa una settimana. Un’emergenza probabilmente ci sarà nel senso che quest’anno avremo un più alto numero di pazienti che si ammaleranno di influenza e probabilmente questa anticiperà anche la consueta stagionalità. L’indice di mortalità per questo tipo di influenza non è molto diverso da quelle di tutte le altre che ci hanno visitato nei scorsi anni: sicuramente se si ammaleranno più persone il numero totale dei morti per complicanza risulterà più alto, ma sarà sempre le stessa percentuale. Ogni anno si verificano decessi per l’influenza, banale nei giovani sani, ma che, per esempio, in un anziano allettato può essere letale.

- C’è allarmismo tra i media, secondo te è giustificato? C’è speculazione?
L’allarmismo è eccessivo: tra informazione corretta e ricerca del titolo c’è differenza, senza contare che una certa spinta all’uso dei farmaci può essere sostenuta anche da speculazioni di tipo economico. Per i vaccini il discorso è diverso, possono realmente arginare la pandemia e possono evitare l’infezione in malati che altrimenti correrebbero rischi.

[1] Defedato: che è in condizione di forte deperimento e fisicamente indebolito.
[2] Le goccioline di Flügge sono emesse con tosse e starnuti, restano nell’aria come un aerosol e possono essere inalate da chi è vicino. Sono modalità importante di trasmissione delle comuni malattie infettive. Le più piccole e veloci arrivano a 2 metri di distanza dal soggetto che le ha emesse.
[3] Desaturazione ematica: riduzione della quantità di ossigeno disciolto nel sangue.

 
Di Muso (del 24/07/2008 @ 12:21:06 in Politica, linkato 1538 volte)

Disinformazione perche?!
A chi giova questa disinformazione?

Vediamo di capire cosa sta accadendo senza farci influenzare dai titoloni dei giornali.
In Italia esistono diversi campi nomadi/accoglienza, cioe' posti dove possono fermarsi persone senza fissa dimora. Gia' a questo punto vediamo che non stiamo parlando ne di rom ne di sinti, infatti i campi in questione accolgo persone di diverse nazionalita', tra cui anche italiani.
Verranno schedate le persone che non esibiscono un documento che ne attesti l'identita'.
Anche in questo possiamo notare come si discostino i giornali dalla realta', non verranno prese le impronte dei bambini rom, ma le impronte di tutte le persone che, al momento del controllo, non potranno esibire un documento di identita'. Quindi anche dei bambini che non hanno documenti.
Io sinceramente non riesco a vedere dove siano le discriminazioni paventate dai giornali e dalla CEE.
Vorrei solo ricordare che per noi italiani le leggi sono molto piu' restrittive, per poter avere la carta di identita' di mio figlio, ho dovuto bisogno che un ente esterno attestasse che quel bimbo fosse effettivamente mio figlio e cioe', presentare in comune la carta dell'ospedale che attesta chi e' la madre che lo ha partorito e quando.
Se fossi stato un rom sarebbe bastata la mia parola!

 
Di Muso (del 24/09/2007 @ 12:01:44 in Politica, linkato 1504 volte)

Lettera a Beppe Grillo

 

Ciao Beppe,

 

proprio come hai detto tu in apertura del V-Day, COSA HAI FATTO?!?!?! COSA ABBIAMO FATTO?!?!? In un solo giorno spazzati via decenni di lavoro dei partiti che ci stanno ammaestrando all’obbedienza, “xche’ tanto non cambia nulla!”. Scardinato il meccanismo, o forse meglio, rotto il giochino dei politici. Prima il nulla dopo la tempesta!

 

Mi trovo a scriverti per sottoporti una mia preoccupazione riguardo i mezzi di informazione ( o disinformazione). Passano i giorni e aumentano i commentatori e i commenti, purtroppo inversamente proporzionali al livello della discussione. Solo un minimo comune denominatore, NON HANNO CAPITO. L’ignoranza che, nel migliore dei casi, e' mischiata alla malafede e, nel peggiore al clientelismo, rischia di vanificare il nostro sforzo.

 

Come lo stolto che guarda il dito di chi gli indica la luna, in questi giorni sono tutti intenti ad attaccare e criticare “il personaggio Beppe Grillo” e le “modalita' della protesta”, nessuno che abbia capito il senso della giornata, il significato del messaggio, la strada da intraprendere (del resto se fossero cosi' avanti avrebbero gia' rimmediato).

 

I soggetti criticati e i mezzi d’informazione cercano, per capire il fenomeno, di farti rientrare in schemi conosciuti. Mi sembra di osservare un bambino davanti al gioco delle formine, hai presente quello con i solidi che vanno inseriti nei buchi di dimensione simile. Ecco! Sembrano bambini che con in mano una stella cercano di infilarla nei buchi a loro disposizione e, inesorabilmente, NON NE TROVANO UNO GIUSTO, ne avanza sempre un pezzo, la definizione non copre, non lo potra’ mai, la totalita’ dell’evento e delle persone. La piazza e’ di sinistra, ma i sono anche tanti di destra. E’ un movimento internettiano, ma ci sono molti che non sanno nemmeno cos’e’ un blog. Sei seguito da giovani, ma ci sono persone di tutte le eta’. Ti candiderai e costituirai un partito, ma ad ora hai fornito solo una certificazione di legalita’.

 

Mi sono reso conto che il messaggio e’ fuori portata. . . . . . . . capisci che sono talmente fuori strada, TUTTI, che si rischia di vanificare lo sforzo solo xche' non recepito???

 

Questa e' la mia preoccupazione! Se ci appiccicano un’etichetta siamo fregati. Una volta etichettati possiamo essere gestiti come chi ha posseduto quella etichetta prima di noi. Fai e facciamo molta attenzione, le etichette finiscono nell'archivio e cosi' nel dimenticatoio.

 

Ritengo che tu faccia parte di un gruppo sparuto ma non impaurito di giullari, come Benigni e Fo'. Un gruppo di giullari che oltre a fare ridere, fanno sorridere, a volte un sorriso amaro ma necessario, giullari che divulgano un modus vivendi, un'idea, un sentimento diverso da quelli pre-confezionati che ci forniscono i nuovi modelli.

 

Sono sicuro che questo paese puo’ e deve risollevarsi, finalmente c'e' una nuova consapevolezza nel paese, un fiume in piena, questo e' cio' che ci hai donato, la consapevolezza che SI PUO' FARE! ! ! ! ! !

 

Costruiremo giorni e stagioni a misura dei nostri sogni!!

 

Io ci credo e tu?

 

 
Di Muso (del 04/07/2007 @ 08:47:46 in Personali, linkato 6147 volte)

Ho ricevuto questa mattina una mail molto simpatica a proposito di bambini e pannolini, non potevo esimermi dal pubblicarla. Vorrei sapere dai neo-papa' che conosco se corrisponde al vero. Cmq GRAZIE MADDA ! ! ! !

Per chi ha già figli: vi riconoscete (anche se siete mamme)?
Per chi ci sta pensando: è esattamente quello che vi succederà!
Per chi è in coppia e non ne vuole sapere o per chi è single: decidete con
calma prima di cambiare idea!

Cose che accadono quando si cambia un pannolino:
Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
a)         perché lo dice la mamma;
b)         perché lo dice la suocera;
c)         perché il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità.
Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda.
Di solito accade così:
La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina:
'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino: cosa ha fatto l'angioletto?'.
Poi la mamma va di là e vomita.
A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata.
Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.
Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.
Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino.
E' fondamentale non distrarsi mai.
Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso".
E' il momento della verità.
Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante.
E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio.
Ma tant'è: non c'è niente da fare.
O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.
Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt.
Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna.
Se guardate è più difficile.
Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.

Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina.
Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una.
Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette.
A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate.
Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino.
Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio.
Nella mano destra, una bomba chimica.

NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra.
Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria.
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio.
Ve ne versate alcune gocce sulla mano.
Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti.
La sera ne troverete traccia nei calzini.
Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido. Ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc.
A quel punto avete praticamente finito.
A quel punto il bambino fa pipì.

Il bambino non fa pipì a caso.
La fa sul vostro maglione.
Voi fate un istintivo salto indietro.
Errore.
La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio.
Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.

Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).
Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere.
Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude.
Si, ma quanto si chiude?
Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto,così è troppo largo.
Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi.
E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino.
E' questo il momento dei poussoir.
Quando Dio caccio gli uomini dal paradiso terrestre disse:
partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir.
Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna.
Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.

Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito.
Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si rrossirà.
Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai?
Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma.
Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'.
Voi direte: 'Sì'.
Con convinzione.

Ripercussioni fisiche e psichiche.
Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso.
Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.
Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori.
Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù.
Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.
In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

Un anonimo neo-papà

 

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