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 Prato... di Admin
 
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Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto.

Dalai Lama
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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per personale

Purtroppo devo barare un pochino.

Ho verificato che nel mio blog gli articoli indicati nei piu' letti del momento, sono in realta' gli unici che vengono letti e continuano a incrementare il loro valore. Non che mi dispiaccia che un raccontino sia la cosa piu' letta del mio blog, pero' ci sono cose un pochino piu' impotanti, quindi mettero' (con un artificio) questo articolo al primo posto.
Voi vi domanderete il perche' ??? Continua a leggere, questo e' un estratto dal blog di Robin Good (segnalato nei link)

Di solito senza aver fatto ricerche personali e dirette su un determinato argomento, tendiamo a rifiutare l'accettazione di cose contrarie alla nostra comprensione.

Zeitgeist e' un lungometraggio prodotto a livello indipendente e creato senza scopo di lucro; questo documentario vuole fare in modo che le persone inizino a guardare il mondo con uno spirito piu' critico e a comprendere come molto spesso le cose non sono quello che la maggior parte della popolazione pensa che siano.

"Per esempio, quando le persone cercano materiali su argomenti molto dibattuti in rete come la legittimita' del sistema impositivo, la Federal Reserve, o gli incredibili scandali nel mondo della medicina scoperti di recente, traggono le loro conclusioni basandosi su un insieme generico di fonti poco attendibili, intenzionalmente fuorvianti e / o decisamente parziali.

 

Le enciclopedie online e i libri di testo accademici spesso tralasciano, ignorano o evitano di far riferimento a molte controinformazioni contenute in questo film. Infatti, se vuoi prenderti la briga di controllare le fonti da cui sono tratte tali informazioni, noterai come cio' che viene mostrato sia supportato da prove documentate gia' oggetto di approfondite ricerche.

La speranza degli autori e che tu non prenda come oro colato il contenuto di questo film, ma di fare in modo che tu riesca a comprendere da solo come...

la verita' non e' qualcosa che ti puo' essere raccontata, ma e' qualcosa che devi scoprire personalmente"

 

Cerca la tua strada verso la verita'. Ecco qualche buon punto di partenza :

Zeitgeist – Il Film  (durata 1 ora e 56 minuti)

"L’aspetto piu' incredibile di tutti: questi elementi del totalitarismo non saranno imposti alle persone. Saranno loro stessi a richiederli. A causa della manipolazione della società attraverso la paura, il popolo umano ha perso completamente il senso di potere e della realtà; un processo che continua da secoli se non millenni."

"Religione, Patriottismo, Razza, Ricchezza, Classe e qualsiasi altra forma arbitraria di identificazione separatista di cui siamo convinti è servita per avere il controllo sulla popolazione, completamente malleabile dalle mani di pochi."

"Dividi e Conquista è il motto e sino a quando le persone continueranno a vedersi come un qualcosa di separato dal tutto continueranno ad essere prigionieri."

"L’uomo dietro le quinte lo sa e sa anche che se le persone realizzassero la verità sulle loro relazioni con la natura e la verità del loro potere personale, tutto l’artificioso zeitgeist ( dal tedesco “lo spirito” - geist “del tempo” - zeit - indica, in senso lato, il contesto culturale e intelletuale di un’era ) cui rivolgono le loro preghiere crollerebbe come un castello di carte."

Altre Informazioni Interessanti:

Le informazioni contenute in Zeitgeist sono basate su un periodo di oltre un anno di ricerche e l’attuale pagina delle fonti sul sito ufficiale Zeitgist elenca tutte le fonti esistenti utilizzate o a cui si fa riferimento in questo unico ed alternativo film. (Nel prossimo futuro aggiungeremo una trascrizione completa di link e riferimenti dettagliati.)

Come esempio, alcune delle informazioni contenute nelle Parti 1 e 3 del film, non sono assolutamente semplici da trovare utilizzando parole chiavi sui principali motori di ricerca come Google. Devi scavare più a fondo.

Visita cortesemente il sito www.zeitgeistmovie.com per le informazioni e la lista completa delle fonti di questo lavoro.

Google Video link

Se non vuoi vedere questo documentario tutto in una volta, ecco il film diviso in tre tempi, ognuno di 30 minuti:

ZEITGEIST, Il Fim – Prima Parte : "The Greatest Story Ever Told" – Credete alla storia e alla religione cristiana?
ZEITGEIST, Il Fim – Seconda Parte : "All The World's A Stage" – Credete veramente alle favole sull’11 Settembre 2001?
ZEITGEIST, Il Fim – Terza Parte : "Don't mind the men behind the curtain" – Chi governa davvero il mondo?

Finalmente CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO ZEITGEIST, Il Fim InITALIANO

 

 

 
Di Muso (del 19/05/2010 @ 21:00:00 in società, linkato 4381 volte)
tratto da  "il Disinformatico":

Leggo sul Corriere (e vedo anche sul Telegraph) che la British Medical Association ha definito "stregoneria" l'omeopatia e l'ha denunciata come uno spreco di soldi: 4 milioni di sterline l'anno (4,6 milioni di euro, 6,5 milioni di franchi) per prodotti che sono, in sostanza, acqua fresca. L'omeopatia, infatti, si basa sul principio della diluizione estrema del principio attivo. Così estrema che nel "medicinale" omeopatico non c'è neppure una molecola di questo principio. Pseudofarmaci del genere dovrebbero costare praticamente zero, eppure l'industria del settore vale 40 milioni di sterline solo nel Regno Unito. Il Department of Health precisa, però, che la spesa per i medicinali in sé, a carico del contribuente, ammonta a 152.000 sterline l'anno: il resto va in spese di assistenza e per il personale nei quattro ospedali omeopatici di Londra, Glasgow, Bristol e Liverpool.

La mozione della BMA mira ad eliminare l'omeopatia dai trattamenti pagati dal servizio sanitario nazionale ed entrerà a far parte delle regole dell'associazione se verrà approvata dalla sua conferenza plenaria il mese prossimo. Speriamo in bene, così chi vuole curarsi con il nulla sarà libero di farlo, ma a spese proprie.   

Per una curiosa coincidenza, questa notizia mi è arrivata proprio mentre mi stavo godendo il video di James Randi (sottotitolato in italiano) che ingoia un'intera confezione di sonniferi omeopatici prima dell'inizio della sua relazione sulle pazzie dei sensitivi che frodano il prossimo al ritmo di 700 dollari per venti minuti al telefono. Ho sbagliato mestiere.


Per chi volesse saperne di più sull'omeopatia e sulle sue assurdità di fondo, consiglio questa serie di articoli su Medbunker: Introduzione all'omeopatia, Omeopatia: la conosciamo?, Omeopatia: l'incredibile caso del dottor Benveniste (più avvincente di un giallo, con tanto di complotto, ma non da parte dei soliti noti), e Omeopatia: funziona o no?.
 
Di Muso (del 28/10/2007 @ 20:00:00 in Politica, linkato 1943 volte)

Tratto dal blog di Beppe

Allo stadio San Paolo i consiglieri e gli assessori comunali di Napoli hanno vita grama. Dispongono, è vero, di 120 biglietti anche se sono solo in 60, ma gli addetti al controllo d'ingresso non portano rispetto e li identificano ogni volta con scarso riguardo. Dopo l'accesso ai cancelli, la loro via crucis continua. All'interno dello stadio sono sottoposti alle "rudi maniere" del personale di controllo e dileggiati dagli spettatori e frequentatori "non politici". I posti che gli vengono assegnati in tribuna sono sempre di "valenza secondaria" mentre la Regione, la Provincia e altri scrocconi "spadroneggiano".
Il Consiglio comunale a tutela della propria immagine ha votato un ordine del giorno. La Società Calcio Napoli dovrà assegnare ai consiglieri comunali "prioritariamente" i posti centrali in tribuna e identificarli tramite un semplice tesserino. L'ordine del giorno sottolinea in particolare che i consiglieri comunali "onorano con la propria presenza gli eventi sportivi".
La concessione dei 120 biglietti fa parte del contratto di affidamento dello stadio . Perchè allora non distribuirli a sorte ai cittadini napoletani? Il San Paolo è dei napoletani non dei loro dipendenti.

 
Di Muso (del 05/11/2007 @ 20:00:00 in Blogosfera, linkato 2187 volte)

Accade spesso per caso di conoscere le passioni delle persone. Oggi, durante la pausa caffe', sono venuto a conoscenza di una passione (la seconda per la precisione e non abbiamo osato chiedere quale fosse la prima) si Susan, una collega/amica di Lugano. Di cosa si tratta? Personalmente ritengo calzi meglio la definizione di arte e stiamo parlando di fotografia. Prima di tediarvi con il solito musopensiero vi segnalo i due link dell'artista, il sito personale  e dove potete acquistare le foto QUI'. Mi trovo in difficolta' nei panni del critico, posso solo dirvi che le foto sono molto belle, sicuramente meritano una surfata.

 
Di Muso (del 30/08/2010 @ 20:00:00 in Recensioni, linkato 2574 volte)
Il villaggio ha cambiato tour-operator ora e' WellTour noi vi abiamo soggiornato dal 7 al 21 agosto 2010.
Sono stato un po' basso nella valutazione generale del villaggio perche' posso affermare che ci sono ampi margini di miglioramento sotto molti aspetti, quindi darei una valutazione buona (non molto buona) sperando nello sviluppo delle sicure potenzialita' del villaggio.
Partiamo dai lati positivi, il personale e' tutto molto cortese ad eccezzione del bar (che essendo a gestione esterna e' quindi separato), il villaggio e' molto ben tenuto dal punto di vista del giardinaggio e si trova in un posto molto bello, tenete presente che all'esterno c'e' un parco eolico quindi sconsigliato a chi non ama il vento, del resto se non ci fosse si morirebbe dal caldo.
La struttura e' nuova e le camere accoglienti, la maggior parte del villaggio e' costituito da piccole villette divise in due camere, noi (2 adulti e due bambini di 1 e 3 anni) ci siamo stati bene. Purtroppo non molto bene la cura dei servizi della camera, noi abbiamo dovuto cambiarla dopo la prima settimana perche' era rotto il box-doccia, idem per un cassetto dell'armadio e non arrivava l'acqua calda nelle ore di punta (sistemato dall'idraulico il giorno dopo il nostro cambio). Nella camera nuova non e' andata molto meglio, lo scarico del wc perdeva (quindi gocciolio continuo sistemato dall'idraulico) e la tavoletta era rotta come il phon, in piu' non ha funzionato l'aria condizionata per 3 giorni su 7. In reception, se informati per tempo, fanno di tutto per risolvere i problemi nel piu' breve tempo possibile, certo un controllo preventivo delle camere prima della consegna risolverebbe questi piccoli inconvenienti. La pulizia delle camere e' abbastanza buona, sicuramente migliorabile, il balcone ad esempio non e' mai stato pulito.
Ottimo il serzio ristorante, nulla da aggiugnere, sempre buoni tutti i piatti fino a punte di eccellenza anche con il villaggio a pieno regime (settimana di ferragosto), un plasuso particola allo chef per gentilezza e bravura.
Gravemente Insufficente la "Biberoneria", fatta passare come servizio legato alla culla, in verita' e' aperta a tutti 24h ore qundi non legata alla culla (come invece fa intendere sia il villaggio che il tour-operator) che e' una di quelle da viaggio, se ne avete una portatela e risparmiate 10euro al giorno di noleggio. La pulizia e' demadata alla clientela (alle mamme) ma e' ovvio che il concetto di pulito e' soggettivo e sopratutto nei periodi di massima affluenza bisognerebbe passare a pulire piu' volte al giorno da parte del vilaggio stesso. La fornitura e': cucina con fuochi, lavandino, pentolame e posate, microonde e scaldabiberon. Nel frigorifero si trova il latte a lunga coservazione, un sugo di pomodoro e del brodo. Manca sicuramente un frullatore (nel caso si voglia dare della carne ai neonai) e dei seggioloni per dare la pappa che sono presenti solo ai tavoli in sala.
A parte la pastina (che non viene fornita) se si vuole far mangiare qualche cosa di diverso ai bambini bisogna aspettare l'arpetura del risotrante che ovviamente segue gli orari delgi adulti del posto. I miei bimbi sono abituati a mangiare alle 11:30 e alle 18:30 (per via dell'asilo) quindi tirare le 12:30 e le 20:00 spesso e' stata dura.
Il panorama e' stupendo e si vede, oltre alla spiaggia del villaggio, una porzione del litorale con colori fantastici. La spiaggia e' accessibile a piedi tramite una scalinata (circa un 90 gradini) oppure tramite una navetta a orari stabiliti (non si capisce xche' non sia a orario continuato). E' costituita da sabbia rossastra mischiata a scogli, un mix carino e piacevole sopratutto per far giocare i bimbi nella ricerca di granchi o fare snorkeling. Nota dolente la pulizia e l'organizzazione, decisamente insuficente, in 2 settimane non e' mai stata battuta e raramente puliti i cestini degli ombrelloni. L'offerta di servizi in spiaggia e' limitata a delle canoe e al baby-club.
Tornando al villaggio posso tranquillamente affermare che e' dotata della piscina piu' sporca che abbia mai visto, certo il vento non aiuta ma incrementare i momenti di pulizia potrebbe aiutare, oltretutto la piscina non e' dotata di una zona per bambini. La pulizia veniva fatta solo la mattina per mezzo di un robottino nella mezzora che precedeva l'apertura, dato che veniva chiusa nella pausa pranzo sarebbe stato consigliabile ripetere la pulizia (anche perhce' quella della mattina era sommaria). Dopo una giornata di vento particolarmente intenso la piscina e' rimasta sporca fino alla nostra partenza, fortunatament solo 4gg.
La WELL-TOUR offre il villaggio in " PENSIONE COMPLETA + BEVANDE ", le bevande sono quelle consumate ai pasti (cioe' quando il ristorante e' aperto), alla fine le BEVANDE sono risultate solo acqua e vino (quindi no birra, no coca ecc...), per la precisione l'acqua e' quella del rubinetto filtrata da un sistema di distribuzione che la fornisce anche fredda e gasata.
La chicca e' il caffe', presente a colazione ed erogato dalle macchinette, sparisce a pranzo e cena per favorirne il consumo a pagamento al bar del villaggio (di fronte al ristorante).
L'animazione e' buona, ragazzi giovani e volenterosi, certo il materiale con cui lavorano (cioe' noi) non e' il massimo cmq sono bravi e divertenti, l'unica pecca e' l'insistenza (di alcuni elementi) e il chiasso (urlano sempre), adatto piu' a un pubblico partenopeo che valdostano.
In conclusione penso che sia un buon villaggio (al massimo 3 stelle) e consigliato a famiglie con bimbi tra i 5 e 10 anni oppure coppie che vogliono fare solo vita di mare (all'esterno c'e' ben poco).
Cosa dovrebbe fare il villagio per svoltare:
- All inclusive (almeno dei non alcolici), penso che un caffe' e una bottigletta d'acqua o coca (2 o 3 euro in tutto) possano essere tranquillamente comprese in un costo giornaliero.
- Essendo un posto di villegggiatura marino sarebbe consigliabile una cura maniacale della spiaggia e della piscina (basterebbe anche una pulizia almeno decente) e l'accesso alle stesse ad orario continuato (navetta e piscina non lo sono).
- Controllare / revisionare le camere da parte di un responsabile prima e dopo la consegna per verificarene lo stato.
- Fornitura gratuita (si fa' per dire ovviamente inclusa nel prezzo) dei teli da mare.
- Aumento della dotazione di materiale da spiaggia per bambimi, volendo esagerare fornire dei passeggini a noleggio (per invogliare chi non vi arriva in auto).
- Rifare completamente la Biberoneria e lasciare un addetto almeno in orario lavorativo che aiuti la preparazione dei cibi e mantenga la pulizia. Essendo un villaggo credo non ci sia alcun costo aggiuntivo nel fornire il cibo anche per i bambini piccoli (pastina da cuocere e due brodi carne/verdura).
 
Di morale (del 21/04/2013 @ 20:00:00 in Politica, linkato 6901 volte)
Al riguardo, la valutazione più acuta è dello stesso Napolitano:

“La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all’italiana” (14 aprile 2013).

Non si vuole esprimere un polemico giudizio sulla scelta del Presidente di acconsentire alla sua rielezione. Quindi, nessuna critica personale al Presidente Napolitano, il quale, suo malgrado, si deve essere trovato in queste ultime settimane a dovere prendere scelte, che mai avrebbe verosimilmente voluto compiere.
 
Di Muso (del 09/02/2008 @ 19:47:57 in Personali, linkato 2164 volte)
SI !!!!!! A volte tornano!!! Quindi eccomi qui' finalmente a riscrivere sul mio blog, sono mancato un po' preso dal lavoro, un po' dai pannolini, un po' dai disservizi del mio provider personale!!!!! Cmq tutto e' bene quel che finisce bene e da oggi si riprende alla grande per tutti i miei POCHI lettori. Vorrei dire che l'articolo su Vodafone ha superato quota 1000, e' l'unico che tira!!! Peccato perche' credo che di materiale interessante ce ne sia, magari non tanto, ma . . . . . vabbe' !! Voglio comunque sottolineare che questo spazio e' aperto a TUTTI coloro che vogliono esprimere una opinione!!
 
Di Muso (del 25/11/2007 @ 19:23:41 in Personali, linkato 1631 volte)
Inizierei con delle doverose scuse a tutti quelli che seguno il mio blog.
La prolungata assenza di post e la breve interruzione del sito on line e' dovuta al mio cambio di abbonamento presso il providere aruba. Sono passatto da un hosting a una semplice gestione DNS, questo ha implicato l'ovvio trasferimento del sito sun server mio e questo ha portato un po' di complicazioni che stanno per rislversi (rimane aperto solo il fatto che non si vedono le immagini dell'header).
Un doverosissimo ringraziamento al mio sistemista personale PELO, senza di lui nulla avrebbe funzionato in tempi ragionoveli. Nel frattempo casa Musetti si e' trasformata in un lazzaretto, a turno ci stiamo sparando tutti l'influenza io ho fatto da untore e poi l'hanno presa il tatino e Elisa. speriamo di venirne fuori al piu' presto in modo da riprendere a frequentare il blog piu' assiduamente.
 
Di Muso (del 08/11/2011 @ 17:04:15 in Blogosfera, linkato 3497 volte)
tratto da: Andrea Beggi, come indicato dall'autore il seguente articolo e' coperto da Licenza Creative Commons

La sicurezza della maggior parte dei nostri account dipende da un solo fattore di autenticazione, il che è abbastanza rozzo e non particolarmente sicuro; questo fattore è la password: un oggetto che può essere indovinato, forzato, smarrito, trovato in un cassetto e così via. In pratica, per accedere a un sistema, oltre al nome utente mi basta “qualcosa che so”.

Aggiungere un fattore aumenta drasticamente la sicurezza, oltre a “qualcosa che so”, mi serve “qualcosa che ho”. Un esempio noto a tutti è il bancomat: il PIN (che “so”) non serve senza la tessera (che “ho”). Un caso simile sono i token forniti dalle banche per i servizi online, ma in quel caso la sicurezza è ulteriormente incrementata perché si aggiunge il fattore tempo: le password che il token mi aiuta a generare non sono riutilizzabili (one-time password) e funzionano solo in un determinato arco di tempo.

Qualcuno potrebbe obbiettare che anche “qualcosa che ho” può essere rubato, e infatti il terzo strato di sicurezza è quello biometrico: “qualcosa che sono”. Impronte digitali o della retina o vocali, o altre forme di identificazione personale possono essere utilizzate per raggiungere un livello di sicurezza molto elevato, se combinate con i fattori visti prima. (Se poi vi picchiano per estorcervi la password, vi rubano il portafoglio per la tessera magnetica e vi cavano un occhio perché serve la vostra retina, avete un problema più grosso).

La password del vostro account Google vi fa accedere  alla vostra casella Gmail e a tutta la serie dei servizi forniti da Big G; inoltre serve per autenticarsi su tutti quei siti di terze parti che avete autorizzato nel tempo. E’ evidente che si tratta di qualcosa che deve essere custodito con la massima cura e deve essere ragionevolmente complesso.

Google stessa ha tutto l’interesse perché  il bouquet della sua offerta sia il più possibile sicuro, in modo da tranquillizzare gli utenti che vi si sono affidati. Per questo ha introdotto la possibilità di attivare su tutti gli account la verifica in due passaggi. Il processo è spiegato in dettaglio nella pagina dedicata. Vediamo di chiarire alcuni dubbi che potrebbero sorgere.

Intanto: come funziona? Una volta attivata, per accedere al vostro account Google (il caso più frequente è la posta), dovrete inserire come sempre la vostra password, dopodiché vi verrà richiesto un codice numerico che verrà immediatamente mandato via SMS. Al momento dell’inserimento, potete decidere se mantenere “registrato” il computer che state usando per un periodo di 30 giorni. Cosa significa? Se decidete di non registrare il computer, il codice verrà richiesto anche agli accessi successivi, mentre nel caso opposto passerà un mese; potete quindi discriminare tra un computer “temporaneo” ed il vostro.

Anche se la password viene rubata o intercettata, un malintenzionato non potrà accedere alla casella perché sprovvisto di PIN, e quello che avete usato sul computer non sicuro è scaduto pochi secondi dopo l’utilizzo. In pratica, il PIN rende la password ogni volta nuova, unica, utilizzabile una sola volta e in un arco ristretto di tempo. Non male.

Analogamente alla spiegazione precedente, adesso i fattori sono due: qualcosa che “sapete” (password) con qualcosa che “avete” (il cellulare). Inoltre, la sicurezza è ulteriormente aumentata dalla password one-time che scade dopo pochi secondi. Naturalmente in questo caso la vostra password originale non cambia, è l’unione con il PIN che la rende unica ogni volta. Anche se qualcuno viene a conoscenza, indovina o ruba la password, essa è inutile senza il vostro cellulare.

Per attivare la verifica in due passaggi (2 step authentication) è necessario collegare un telefono cellulare al vostro account Google. Il numero verrà utilizzato solo per l’invio dei PIN necessari all’autenticazione. Se possedete uno smartphone, potete anche utilizzare in alternativa un’apposita applicazione gratuita fornita da Google. Il dispositivo va autorizzato tramite un codice o un QR code, e da quel momento in poi il PIN sarà fornito da Google Authenticator, che in pratica trasforma il vostro smartphone in un token software concettualmente analogo ai token forniti dalle banche o dalle aziende per l’accesso VPN. Authenticator esiste per Android, iCoso e BlackBerry.

Ma non tutte le applicazioni supportano la 2 step authentication: il caso più comune sono i client di posta e le applicazioni desktop che accedono ai servizi Google. In questo caso vanno create delle password “dedicate” per ciascuna applicazione. La spiegazione di Google è un po’ fumosa, al riguardo. In realtà il concetto è semplice: per le applicazioni che non supportano il PIN (G. lo chiama “codice di verifica”) è necessario far creare dal sistema una nuova password. Benché sia possibile utilizzare la stessa per diverse cose, è più flessibile fare in modo che ciascun programma abbia la sua, in modo da poter in qualunque istante revocare la validità delle credenziali di una singola applicazione. E’ per questo che al momento della creazione viene chiesta un’etichetta: in modo da poter distinguere. Esempio (brutto): vi rubano il portatile ma voi potrete disattivare le credenziali di Mail o di Outlook senza che la posta e la sincronizzazione sul vostro Android/iPhone/BlackBerry smetta di funzionare. Fate attenzione che la password generata viene mostrata una sola volta, se la dimenticate, dovete cancellarla e ricrearla, quindi nella applicazione in cui la userete assicuratevi di selezionare “ricorda password”, a meno che non vogliate usarne una nuova di zecca ogni volta.

“Ma ho lasciato il cellulare (o lo smartphone) a casa, come faccio a ricevere il PIN?” C’è una soluzione: durante il processo di attivazione potrete stampare una tabella analoga a quella che vedete nell’immagine a lato, con una serie di PIN utilizzabili una sola volta in caso non disponiate temporaneamente del dispositivo di autenticazione che avete registrato. E’ una soluzione meno “robusta” perché i codici non scadono, ma è ugualmente “una cosa che avete” e non è riutilizzabile. Naturalmente dovete tenere questi codici al sicuro, nel vostro portafoglio, oppure online su un altro servizio. Potete generare nuovi “pin pad” accedendo alle impostazioni della 2-step-authentication nel vostro account Google.

L’autenticazione in due fattori aumenta drasticamente la sicurezza del vostro account e lo protegge da intercettazioni, furti e altre pratiche illecite. Utilizzando questo processo si possono tagliare fuori gran parte degli attacchi più banali e alla portata di molti, rendendo il vostro account meno “appetibile” di altri più vulnerabili. Un plauso a Google che in questo caso dimostra attenzione per la sicurezza dei suoi utenti.

 
Di Muso (del 05/06/2007 @ 16:59:12 in Informatica, linkato 2437 volte)

Tratto da http://attivissimo.blogspot.com/

Dal 30 maggio iTunes, il popolarissimo negozio online di musica scaricabile legalmente a pagamento, offre canzoni dal catalogo della EMI prive di lucchetti digitali o DRM. L'offerta si chiama iTunes Plus e offre file in formato AAC a 256 kbps liberamente copiabili e riproducibili su qualsiasi lettore che supporti il formato AAC.

I prezzi dei brani sono differenziati: 99 eurocent per quelli con DRM, 1,29 euro (2 franchi svizzeri, sarebbero 1,21 eurocent al cambio di oggi) per quelli senza DRM. I prezzi dei video musicali sono identici per le due versioni.

Le tracce precedentemente acquistate in versione lucchettata possono essere convertite, se disponibili senza DRM, pagando 30 eurocent per ciascuna (30% del prezzo base per gli album interi): basta avviare il programma iTunes, selezionare la sezione iTunes Plus e poi Aggiorna la mia libreria. Viene chiesto se si vuole impostare iTunes Plus come preferenza, in modo da essere sempre avvisati se esiste la versione senza DRM di un brano. E qui comincia il calvario.

Anche in iTunes Plus c'è il curioso limite ai minori di tredici anni nelle condizioni di servizio, che includono altri cavilli interessanti e francamente demenziali come il divieto di usare come suoneria del cellulare una canzone acquistata (presumo sia perché si ricadrebbe nella riproduzione in pubblico del brano). E se risiedete in Svizzera, vi beccate le paginate delle condizioni in tedesco e basta. Buona fortuna.

Vanno notate le condizioni d'uso dei brani senza lucchetti: "Lei è autorizzato a copiare, memorizzare e masterizzare Prodotti iTunes Plus come ragionevolmente necessario per uso personale, non commerciale". E bisogna sempre ricordare chi è che comanda qui: "iTunes si riserva il diritto di modificare le Regole di Utilizzo in ogni momento". Interessante. Che cosa succederà, in tal caso, alla musica che ho già comprato? Se San Steve Jobs decide che non ho più diritto di masterizzare, il mio lettore di CD in auto diverrà fuorilegge se ci suono le canzoni di iTunes regolarmente pagate?

C'è poi la chicca da Grande Fratello orwelliano: "Il Servizio è attualmente disponibile solo in Italia e non è disponibile in nessun altro paese". Bugia, bugia! Mi sa che la frase è mal formulata. E poi: "Lei accetta di non utilizzare o tentare di utilizzare il Servizio al di fuori di detto territorio, ed accetta che iTunes possa utilizzare strumenti tecnologici per verificarne l'osservanza da parte sua". Ma scusate, che crimine commetto, che danno causo se uso iTunes in un altro paese? I soldi che ho pagato cessano magicamente di valere quando varco la frontiera? Vuol dire che mentre sto a Lugano o a Vienna non posso legalmente usare iTunes? E allora le mie canzoni comprate su iTunes sono legali o no? Sono complicazioni vessatorie come queste che imbrigliano il mercato della musica legale.

Per non parlare, poi, di altre perle come questa: "22. Legge applicabile. Il presente Contratto e l'utilizzo del Servizio sono governati dalla legge inglese." Uhm, scusate, ma che cosa volete che ne sappia io (e specialmente il cliente medio) della legge inglese? Da quando le leggi inglesi valgono in territorio italiano (o svizzero, dove mi trovo ora)? E iTunes è una società lussemburghese. Non è che devo sapere anche le leggi del Granducato, vero?

Superate le forche caudine del contratto, l'interfaccia di iTunes è di una semplicità disarmante: si clicca e si compra, pensa a tutto il software (iTunes memorizza i dati della carta di credito). L'unica pecca che ho notato è che manca un'indicazione chiara della presenza o meno del lucchetto digitale, anche se lo si può dedurre dal prezzo (almeno per i brani singoli) prima di acquistare. Per i brani acquistati, Sheldon Pax ha segnalato che il menu Informazioni dei singoli brani presenta dati differenti: "Doc. Audio AAC acquistato" per i brani senza DRM, "Doc. Audio AAC protetto" per quelli con DRM. Inoltre i file con DRM hanno l'estensione m4p, quelli senza DRM hanno l'estensione m4a.

Va notato, inoltre, che non tutti i brani sono disponibili in versione senza DRM; soltanto EMI, per ora, ha adottato questa formula commerciale, e non tutti i suoi brani sono già disponibili in versione senza lucchetto (Speed of Sound dei Coldplay, che avevo già acquistato in versione single, non c'è, e quindi non posso neppure convertirla al pagando 30 cent). Gli artisti già disponibili includono i Coldplay (sic), i Rolling Stones, Norah Jones, Frank Sinatra, i Pink Floyd e una decina di album di Paul McCartney (senza Beatles).

Ma sono davvero scomparsi tutti i lucchetti? Non proprio. Certo, i brani senza DRM sono copiabili liberamente e riproducibili su qualsiasi lettore (e convertibili in MP3, sia pure al prezzo di una leggera perdita di qualità), ma al loro interno ci sono informazioni personali sull'acquirente.

La scoperta è di Ars Technica, che sottolinea che i dati sono presenti in tutte le canzoni acquistate presso iTunes, non solo quelle senza DRM, e le istruzioni per verificare queste informazioni annidate sono pubblicate da Tuaw.com. E' sufficiente aprire un file musicale con un editor esadecimale (va bene anche un editor di testi come TextEdit del Mac) per trovarci, in chiaro, il proprio nome e cognome preceduti dalla chiave name. Ci sono anche la data e l'ora d'acquisto.

Perché Apple non ha speso qualche parolina del suo interminable contratto d'uso per informare gli utenti di questo fatto? Non penserà certo che possa essere un sistema per tracciare chi distribuisce i brani agli amici o nei circuiti P2P (cosa vietata dal contratto), perché i dati sono perfettamente modificabili da chiunque con un banale editor (ho verificato) senza alterare il brano, per cui non hanno alcuna valenza probatoria. Ci si potrebbe scrivere il nome di qualcuno che ci sta antipatico e poi accusarlo di pirateria, per esempio.

E allora a cosa serve? Ars Technica ha una teoria: la raccolta di dati statistici. Il programma iTunes potrebbe comunicare ad Apple se un utente ha sul proprio disco brani che appartengono ad altri utenti e quindi si è macchiato di pirateria. Ma è soltanto una teoria, appunto. Quel che è certo è che Apple ha perso una buona occasione per dimostrarsi trasparente.

 
Di Muso (del 01/10/2009 @ 15:54:10 in società, linkato 2914 volte)
tratto da: Andrea Beggi, come indicato dall'autore il seguente articolo e' coperto da Licenza Creative Commons


Sono incuriosito come tutti dalla emergenza, o presunta tale, dell’influenza suina. Mia moglie Xxxxx è un medico internista presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Genova, ed è quindi interessata in prima persona agli sviluppi dell’infezione. Le ho chiesto di chiarire alcuni dubbi che avevo sull’argomento.

- Cos’è l’influenza suina?
L’influenza suina è un’infezione influenzale data da un virus di tipo A H1N1 (lo stesso della pandemia di “spagnola” del 1918). Le lettere H e N indicano due proteine di superficie del virus, responsabili della risposta anticorpale e soggette a variabilità genica; questa variabilità consente al virus influenzale di cambiare di anno in anno e di essere quindi responsabile di nuove epidemie. I virus che hanno circolato negli ultimi anni non possedevano questo assetto antigenico, e quindi la popolazione non possiede difese immunitarie specifiche verso questo virus (sarebbero eventualmente immuni pazienti a suo tempo guariti dalla “spagnola”, sempre ce ne siano ancora vivi!).

- Quali sono i sintomi?
La sintomatologia classica è quella tipica di tutte le influenze: febbre, dolori muscolari e sintomi respiratori che possono interessare in varia misura e con varia gravità le vie aeree superiori e inferiori. La peculiarità di questa infezione è la mancanza di difese specifiche data dalla memoria immunologica nella popolazione; questo fa sì che l’organismo infetto presenti una ridotta capacità di difesa, e per questo l’influenza può presentarsi in un maggior numero di soggetti e con maggior virulenza. Minori difese e maggior virulenza possono essere la causa di manifestazioni più gravi della malattia in soggetti defedati[1] per patologie o terapia in atto o in caso di infezione con grossa carica virale.

- Come si contrae?
Anche questa influenza, come tutte le altre, si contrae inalando le particelle di Flügge[2] contenenti virus, che i pazienti infettati emettono con la tosse e gli starnuti. Il virus è reperibile a livello dell’orofaringe; infatti il primo test per la verifica della positività di infezione da H1N1 che viene effettuato è un tampone faringeo e ricerca del DNA del virus tramite amplificazione genica. Questo esame, anche se viene chiamato test rapido (non prevede infatti l’isolamento culturale del virus) necessita di almeno 4-5 ore per l’esecuzione e la lettura del risultato.

- E’ grave? Si può morire o rimanere invalidi?
Come tutte le infezione virali può presentare vari quadri clinici e complicanze per interessamento soprattutto a livello polmonare con veri e propri quadri di polmonite virale; tali evenienze possono rappresentare un grave rischio per:

  • pazienti cardiopatici;
  • affetti da patologie croniche polmonari;
  • anziani;
  • bambini sotto i 2 anni;
  • pazienti immunodepressi per qualsiasi causa;
  • pazienti neoplastici;
  • affetti da patologie croniche debilitanti.

Per un paziente sano e normalmente in buona salute la possibilità esiste ma in maniera molto più remota.

- Si cura? Come?
La necessita’ di terapia con antivirale è riservata a quei pazienti che presentino situazioni di rischio preesistenti o che presentino segni clinici di impegno delle basse vie respiratorie (desaturazione ematica[3], obiettività auscultatoria, reperti radiologici): la prescrizione del farmaco deve essere quindi solo su base clinica e non è giustificata dalla sola positività del tampone faringeo.

- C’è o ci sarà un vaccino? Nel caso, chi si deve vaccinare?
Ci sarà sicuramente il vaccino, probabilmente disponibile già da settembre/ottobre e dovrà vaccinarsi il personale sanitario (sempre che non si sia ammalato nel frattempo!), i pazienti con patologie croniche e gli operatori socio-sanitari. Il vaccino non è ancora stato testato per la sua efficacia e sicurezza nei bambini.

- Quali precauzioni è consigliabile prendere?
Le precauzioni sono soltanto quelle dettate dal buon senso: evitare i viaggi in zone ad alta concentrazioni di casi, evitare contatto stretto (entro i 2 metri) con pazienti affetti.

- Ieri sull’autobus c’era un inglese che tossiva, oggi ho la febbre. Devo andare al pronto soccorso?
L’influenza non si manifesta con solo mal di gola, solo raffreddore e sola tosse, deve essere accompagnata da febbre a 38°C o oltre, per cui non corriamo alcun pericolo eccezionale solo perché una persona ha starnutito vicino a noi. Ci si deve rivolgere al medico se si hanno tutti i sintomi dell’infezione.

- E’ arrivata / arriverà in Italia? Sarà un’emergenza qui da noi?
L’influenza da virus H1N1 è già arrivata in Italia e ci sono già stati casi di contagio tra pazienti affetti provenienti da zone ad alta concentrazione a pazienti che sono sempre rimasti in Italia, e il tempo di incubazione è di circa una settimana. Un’emergenza probabilmente ci sarà nel senso che quest’anno avremo un più alto numero di pazienti che si ammaleranno di influenza e probabilmente questa anticiperà anche la consueta stagionalità. L’indice di mortalità per questo tipo di influenza non è molto diverso da quelle di tutte le altre che ci hanno visitato nei scorsi anni: sicuramente se si ammaleranno più persone il numero totale dei morti per complicanza risulterà più alto, ma sarà sempre le stessa percentuale. Ogni anno si verificano decessi per l’influenza, banale nei giovani sani, ma che, per esempio, in un anziano allettato può essere letale.

- C’è allarmismo tra i media, secondo te è giustificato? C’è speculazione?
L’allarmismo è eccessivo: tra informazione corretta e ricerca del titolo c’è differenza, senza contare che una certa spinta all’uso dei farmaci può essere sostenuta anche da speculazioni di tipo economico. Per i vaccini il discorso è diverso, possono realmente arginare la pandemia e possono evitare l’infezione in malati che altrimenti correrebbero rischi.

[1] Defedato: che è in condizione di forte deperimento e fisicamente indebolito.
[2] Le goccioline di Flügge sono emesse con tosse e starnuti, restano nell’aria come un aerosol e possono essere inalate da chi è vicino. Sono modalità importante di trasmissione delle comuni malattie infettive. Le più piccole e veloci arrivano a 2 metri di distanza dal soggetto che le ha emesse.
[3] Desaturazione ematica: riduzione della quantità di ossigeno disciolto nel sangue.

 
Di Muso (del 19/10/2007 @ 14:18:03 in Politica, linkato 2176 volte)

Da qualche tempo stiamo assistendo ad una guerra "a tutto campo" contro l'uso di alcool alla guida. Per essere precisi ci sarebbero anche le sostanze stupefacienti, ma contro l'alcool noto un accanimento maggiore.
Partiamo per gradi e leggiamo le sostanziali differenze del

Decreto Bianchi: nuove sanzioni per limiti di velocità, cellulari, alcool e stupefacenti   pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2007 la LEGGE 2 Ottobre 2007 , n. 160 di conversione del decreto Bianchi in materia di sicurezza stradale.

Numerose e rilevanti le novità introdotte nel Codice della Strada, qui' un piccolo riassuntino.

Nel Decreto Bianchi leggiamo all'articolo 6 comma 2  (penso il piu' inutile)

Art.6.2. Tutti i titolari e i gestori di locali ......., devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2 della notte ed assicurarsi che all'uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico; inoltre .......

Ed ora qualche considerazione personale, il solito musopensiero. Mi sembra talmente ovvia l'inutilita' dello stop alla vendita che non merita nemmeno commento, anzi uno si! Mamma ignoranza e' sempre incinta e stavolta ha partorito.

Partirei invece da un dato, che per l'Italia e' OVVIAMENTE solo previsto di 1Milione di controlli del tasso alcolemico nel 2007 ed uno invece reale della Francia che nel 2005 ha effettuato 10MILIONI di controlli (fonte Camera dei Deputati  -  TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO della seduta n. 191 di Mercoledì 18 luglio 2007). Partiamo da un dato personale, io ho 32 anni e nella mia vita di patentato, cioe' 16 anni, non sono MAI stato fermato per un controllo del tasso alcolemico. Volendo dire tutta la verita' sono stao fermato per controlli un totale di 4 volte (e che rimanga tra noi, in una di queste per fortuna non mi hanno fatto il test), a me sembra veramente un po' pochino se non una inezia (vorrei precisare che vivo a Milano e sono sempre andato a ballare in tutta lombardia e oltre). Vi fornisco anche un dato ulteriore, in Svizzera (e il mio amico Charly lo puo' confermare) non conosco NESSUNO che non abbia ricevuto la sospensione della patente almeno una volta. Qual'e' la differenza o cosa voglio dire, che mi sembra inutile una sanzione di 6000 euro, il ritiro della patente e la confisca dell'auto a un autusta su 1000. trovo magari piu' utile 1000 sanzioni da 500 euro e un mese di sospensione della patente. Il messaggio che deve passare non deve essere "se bevi e ti becco devi soffrire come un cane" ma "sappi che se bevi ti becco di sicuro perche' ti controllo".

Mi sono trovato a ripensare al periodo in cui non guidavo, quando ero piccolo, mi vengo alla mente un bel po' di serate passate in famiglia e non, dove i miei genitori, nonni, zii hanno bevuto qualche bicchiere di vino (magari qualche bicchiere in piu') e mi ricordo di essere sempre tornato a casa sano e salvo (non si usavano nemmeno le cinture di sicurezza e l'air-bag o i freni a disco e l'ABS). Qual'e' il punto? Ovviamente guidare in stato di ebbrezza e' pericolso, diventa pero' letale quando alla guida c'e' un pirla che cmq non sa' guidare. Come al solito non si va' a colpire chi sbalgia, ma tutti gli altri, quindi si blocca la vendita di alcool e tutti gli automobilisti invece (magari) di fare un esame della patente serio e non la buffonata che viene messa in scena ora. Magari fare anche una revisione della patente SERIA, ogni due anni, con esame di guida e psicoattitudinale. Perche' NESSUNO pensa a denunciare queste cose? Patentiamo migliaia di ragazzi (come lo sono stato io) che non hanno nessuna idea di come affrontare problemi e inconvenienti che posso accadere alla guida di un autoveicolo. Poi la pubblicita', anima del commercio, vogliamo vendere il prodotto sicurezza? ok facciamo un minimo di pubblicita', voi avete visto qualche cosa? Io ninte!!!!! Pero' ecco la vera pubblicita' la Bibita Antisbronza! Cosi' uno rientra nei parametri ma si ammazza comunque. Cosa dire dei colpi di sonno dei camionisti e non, ci sara' un test anche per quello? Oppure gireremo per le citta' con una tabellina dove c'e' scritto quanto tempo abbiamo dormito o un dischetto come quello dei camion? Lo ripeto SERVONO PIU' CONTROLLI e PENE CERTE non clamorose!!!

Questo articolo mi ha suggerito altre domande tra le quali: chi ha stabilito che con 0,5 grammi di alcool per litro di sangue, non si e' in grado di guidare? Ovunque troviamo sempre e solo scritto "come dimostrato scientificamente" ec... ec... Bene ho iniziato le ricerche di queste dimostrazioni e . . . . non credereste mai a quello che sto trovando. Vi rimano ai prossimi post (un grazie al Pelo che mi sta dando una mano).

 

 
Di Muso (del 07/09/2012 @ 12:08:49 in Lo sapevi che , linkato 7105 volte)
Scalcinet è un sito web con una semplice finalità: permettere agli utenti di offrire oggetti di loro proprietà o ricercare oggetti offerti da altri utenti.
Il tutto si svolge nello spirito di piena collaborazione della comunità, dove si spera che le reciproche necessità possano venire soddisfatte: chi non ha più bisogno di un oggetto, invece di buttarlo, può trovare qualche persona interessata ad esso e, viceversa, chi ha bisogno di qualche oggetto può sperare di trovare qualcuno che lo offra gratuitamente.

Lo spirito principale del sito è la totale assenza di fini di lucro.
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Scalcinet è un sito molto giovane e per questo, al momento, non presenta ancora una grande quantità di oggetti messi a disposizione, ma speriamo che in futuro possa crescere gradualmente e diventare un valido supporto e un punto di riferimento per chi è interessato a operazioni di questo genere.
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Il sito è, però, utilizzabile indistintamente da ogni parte del mondo, questo comporta che ogni utente interessato, anche se al momento non trova nessun annuncio nelle vicinanze, può provare a costituire la propria comunità locale per lo scambio gratuito di oggetti, invitando i propri amici e conoscenti e facendo in modo che il sito sia il più possibile conosciuto nella sua zona.
Scalcinet, in questo senso, è solo lo strumento tecnologico che vi viene messo a disposizione. Costruire una rete di utenti a distanza accettabile dipende anche da voi.

Sempre per facilitarne l'utilizzo da più parti del mondo, Scalcinet è un sito multilingua. Al momento è tradotto in inglese, italiano e francese ma altre lingue possono essere aggiunte con poco sforzo, a patto di possedere le traduzioni necessarie.
Anche in questo caso, se siete interessati ad avere il sito in una nuova lingua, potete contribuire direttamente, contattando gli amministratori del sito che vi forniranno tutte le parti da tradurre.

L'utilizzo del sito è molto semplice e immediato, nonostante ciò sono presenti molte funzionalià e caratteristiche per coprire ogni possibile esigenza da parte degli utenti.
In fondo potete trovare una lista completa divisa per attività.

Riteniamo che Scalcinet, visto il suo spirito e la sua finalità, non richieda notevoli misure di sicurezza e di privacy.
Ciò nonostante le regole basilari per l'esistenza in internet vengono rispettate.
La navigazione del sito e la ricerca e consultazione degli annunci è accessibile a tutti gli utenti, se invece si vogliono inserire degli annunci propri, allora bisogna registrarsi.
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Di Muso (del 11/02/2009 @ 10:37:06 in Tecnologia, linkato 13661 volte)
E' un po' di tempo che volevo scrivere questo articolo e oggi finalmente ne trovo il tempo. Sono passati diversi mesi dall'apertura del Bertola Outlet ad Ossona, pubblicizzato come l'outlet dell'elettronica.
Ovviamente essendo un outlet ed essendo vicino a casa e trattandosi di elettronica (dai televisori ai frigo passando da cellulari, computer e piani cottura) non ho potuto esimermi da farci un accurato sopralluogo. Da all'ora le mie visite sono state tanto sporadiche quanto minuziose nei controlli. Da subito la cosa mi sembrava poco chiara, sopratto i prezzi non avevano nulla dell'outlet, anzi sembravano piu' alti, anche il personale era poco competente, soprattutto nel reparto tv. Cmq non volendomi far prendere dalla prima impressione, faccio appunto visita al Bertola piu' volte, per la precisione ogni volta che devo comprare qualche cosa di inerente, tanto per avere una campana in piu', un dato in piu' per valutare. Arriviamo per questo ad oggi, quando veramente sono letteralmente esploso!!!!
Da tempo cercavo un cellulare dual sim, ed ecco finalmente un'offerta ghiotta, il Samsung SGH-D880 (qui' la recensione), in offerta nei negozi Iper a 169euro. Sbirciatina su internet, prezzo piu' basso 159euro. Bhe per 10 euro non avere gli sbattimenti di spedizione ed eventuali problemi nel rifutare merce bacata, decido per l'acquisto. . . . . ma . . . . . mi dico, "perche' non fare un salto al Bertola?".
Ovviamente entro spedito e mi dirigo velocemente al reparto cellulari, non voglio perdere tempo, arrivo al bancone, cerco il ripiano dei samsung e. .. .. . . .eccolo!!!! Trovato!!! Samsung D880 dual-sima al singolare prezzo outlet diiiiii...... 260 EURO !!!!!!! HA HA HA HA !!!!! Esplodo in una risata fragorosa che attira l'attenzione del commesso, mi guarda con aria interrogativa e non posso fare a meno di dirlo, questo e' il prezzo outlet? 100 euro di differneza con un supermercato?? Se va bene potro' recarmi al Bertola per far giocare mio figlio sulle scale mobili!!!!
Cmq ho capito che il prezzo outlet non e' su tutto, ma solo sugli articoli con il logo Bertola in BLU!! Quindi il negozio e' un normalissimo negozio di elettronica che effettua degli sconti su alcune merci, solitamente di seconda scelta.
Facendo un'analisi del tutto personale, scopro perche' Bertola, da deposito, magazzino di smistamento verso milano e' diventato anche un negozio di elettronica. Da tempo vedevo i camioncini di quella famosa catena la Darty, che facevano la spola dal Bertola ai negozi ufficiali. Da qui' il passo e' veramente breve, i tir arrivano al magazzino, scaricano per i furgoni Darty che portano la merce al negozio per esempio di milano, quindi perche' non sballare il materiale e venderlo direttamente al Bertola? Magari lo chiamiamo outlet cosi' involgiamo la gente e il gioco e' fatto. La domanda che sorge spontanea e' la seguente, se il materiale venduto dal Bertola non ha i costi di trasporto dal Bertola stesso al negozio finale, essendo diventato negozio il magazzino, perche' gli articoli in vendita, nella migliore delle ipotesi, costano come dalle altri parti????
Risposta aperta e specifico che a parte il confronto prezzi, il resto della storia sono mie deduzioni.
Voto globale al Bertola Outlet .....gravemente insuff!!!
 

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