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 Folla... di Admin
 
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I nove decimi delle attivita' di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio e'

Bertrand Russell
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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per sicurezza


Nell'autunno del 1940, quando la guerra stava già dilagando in tutta Europa, usciva nelle sale cinematografiche Il grande dittatore di Chaplin. Mi domandavo quanto potesse essere ancora attuale 70anni dopo. Dite che siamo migliorati?

“Scusatemi, ma non voglio fare l’imperatore. Non mi va. Non voglio governare né conquistare niente. Mi piacerebbe aiutare tutti – se fosse possibile –, gli ebrei, i gentili, i neri, i bianchi. Tutti vogliamo aiutarci reciprocamente. Noi esseri umani siamo fatti così. Vogliamo vivere per la felicità e non per la disgrazia degli altri. Non vogliamo odiarci o disprezzarci gli uni con gli altri. In questo mondo c’è posto per tutti. E la buona terra è ricca e può provvedere a tutti.
La vita può essere libera e bella, ma noi abbiamo smarrito la strada: la cupidigia ha avvelenato l'animo degli uomini, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue. Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi dentro. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno lasciato nel bisogno. La nostra sapienza ci ha resi cinici; l'intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.
L'aereo e la radio ci hanno avvicinati. E' l'intima natura di queste cose a invocare la bontà dell'uomo, a invocare la fratellanza universale, l'unità di tutti noi. Anche ora la mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gli innocenti. A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono la via del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. E finché gli uomini non saranno morti la libertà non perirà mai.
Soldati! Non consegnatevi a questi bruti, che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Che vi istruiscono, vi tengono a dieta, vi trattano come bestie e si servono di voi come carne da cannone. Non datevi a questi uomini inumani: uomini-macchine con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore! Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Solo chi non è amato odia! Chi non è amato e chi non ha rinnegato la sua condizione umana! (sic)
Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nell'uomo: non in un uomo o in un gruppo di uomini ma in tutti gli uomini! In voi! Voi, il popolo, avete il potere di rendere questa vita libera e bella, di rendere questa vita una magnifica avventura. E allora, in nome della democrazia, usiamo questo potere, uniamoci tutti. Battiamoci per un mondo nuovo, un mondo buono che dia agli uomini la possibilità di lavorare, che dia alla gioventù un futuro e alla vecchiaia una sicurezza.
Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Ma essi mentono! Non mantengono questa promessa. Né lo faranno mai! I dittatori liberano se stessi ma riducono il popolo in schiavitù. Battiamoci per liberare il mondo, per abbattere le barriere nazionali, per eliminare l'ingordigia, l'odio e l'intolleranza. Battiamoci per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso conducano alla felicità di tutti. Soldati uniamoci in nome della democrazia!
Hannah, mi senti? Ovunque tu sia, alza gli occhi! Alza gli occhi, Hannah! Le nubi si disperdono! E torna il sole! Usciamo dalle tenebre alla luce! Entriamo in un mondo nuovo, un mondo più buono, dove gli uomini saranno superiori alla loro ingordigia, al loro odio e alla loro brutalità. Alza gli occhi, Hannah! L'anima dell'uomo ha messo le ali e finalmente egli comincia a volare. Vola nell'arcobaleno, nella luce della speranza. Alza gli occhi, Hannah! Alza gli occhi!" (da C. Chaplin, La mia autobiografia, trad. it. Milano 1977, pp. 424-25).
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I'm sorry, but I don't want to be an Emperor - that's not my business. I don't want to rule or conquer anyone. I should like to help everyone, if possible -- Jew, gentile, black man, white. We all want to help one another; human beings are like that. We want to live by each other's happiness, not by each other's misery. We don't want to hate and despise one another. In this world there's room for everyone and the good earth is rich and can provide for everyone.
The way of life can be free and beautiful.
But we have lost the way.
Greed has poisoned men's souls, has barricaded the world with hate, has goose-stepped us into misery and bloodshed. We have developed speed but we have shut ourselves in. Machinery that gives abundance has left us in want. Our knowledge has made us cynical, our cleverness hard and unkind. We think too much and feel too little. More than machinery, we need humanity. More than cleverness, we need kindness and gentleness. Without these qualities, life will be violent and all will be lost.
The aeroplane and the radio have brought us closer together. The very nature of these inventions cries out for the goodness in men, cries out for universal brotherhood for the unity of us all. Even now my voice is reaching millions throughout the world, millions of despairing men, women, and little children, victims of a system that makes men torture and imprison innocent people.
To those who can hear me I say, "Do not despair." The misery that is now upon us is but the passing of greed, the bitterness of men who fear the way of human progress. The hate of men will pass and dictators die; and the power they took from the people will return to the people and so long as men die, liberty will never perish.
Soldiers: Don't give yourselves to brutes, men who despise you, enslave you, who regiment your lives, tell you what to do, what to think and what to feel; who drill you, diet you, treat you like cattle, use you as cannon fodder. Don't give yourselves to these unnatural men, machine men, with machine minds and machine hearts! You are not machines! You are not cattle! You are men! You have the love of humanity in your hearts. You don't hate; only the unloved hate, the unloved and the unnatural.
Soldiers: Don't fight for slavery! Fight for liberty! In the seventeenth chapter of Saint Luke it is written, "the kingdom of God is within man" -- not one man, nor a group of men, but in all men, in you, you the people have the power, the power to create machines, the power to create happiness. You the people have the power to make this life free and beautiful, to make this life a wonderful adventure.
Then, in the name of democracy, let us use that power! Let us all unite!! Let us fight for a new world, a decent world that will give men a chance to work, that will give you the future and old age a security. By the promise of these things, brutes have risen to power, but they lie! They do not fulfill their promise; they never will. Dictators free themselves, but they enslave the people!! Now, let us fight to fulfill that promise!! Let us fight to free the world, to do away with national barriers, to do away with greed, with hate and intolerance. Let us fight for a world of reason, a world where science and progress will lead to all men's happiness.
Soldiers: In the name of democracy, let us all unite!!!
Hannah, can you hear me? Wherever you are, look up, Hannah. The clouds are lifting. The sun is breaking through. We are coming out of the darkness into the light. We are coming into a new world, a kindlier world, where men will rise above their hate, their greed and brutality.
 
Di Muso (del 25/01/2011 @ 20:30:00 in Tecnologia, linkato 2426 volte)

Come ben tutti saprete, specialmente negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più i servizi web che consentono in passi molto semplici di poter accorciare link. Questi vanno molto di moda sui social network (specie in Twitter dove non bisogna superare i 140 caratteri per ogni tweet) e presso in tantissimi altri siti.

I link brevi, una volta creati mediante gli appositi servizi (data l’enorme quantità, non si contano più ormai) possono essere condivisi. Un utile servizio che permette di condividere con i propri amici, conoscenti, familiari, colleghi di lavoro e chi ne ha più ne metta, gli short link è Fav7. Quest’ultimo, completamente gratuito, permette di creare una breve pagina web in cui, in maniera estremamente semplice, sarà possibile ospitare fino a 7 URL “normali”, ovvero di qualsiasi sito web.


Per iniziare bisognerà raggiungere l’homepage di Fav7. Successivamente, sotto la voce Make Your Short Page, bisognerà aggiungere nei 7 campi presenti le URL da condividere (l’inserimento dell’http:// è facoltativo). Una volta completato l’inserimento e cliccato sul pulsante Fav7 IT, sarà possibile ottenere l’URL breve della pagina per condividerla con chiunque si voglia.

In una manciata di secondi, la pagina creata verrà immediatamente visualizzata con le anteprime dei siti aggiunti (un esempio è visibile nell’immagine in alto) e le valutazioni del noto strumento gratuito per la navigazione sicura (WOT) che, mediante l’utilizzo di apposite icone colorate, stabilisce il grado di sicurezza di tutti i siti presenti.

tratti da geekissimo

 
Forse se ne sentiva il bisogno o forse no, certo e' che gli amanti  di “Mission Impossible” e gli AMANTI e basta, sono stati accontentati.
Ora anche loro possono avere gli agoniati messaggi che si autodistruggono forniti in maniera del tutto gratutita dal nuovo servizio web Will Self-Destruct.
 
Will Self-Destruct è infatti un sito tramite il quale chiunque può gratuitamente inviare messaggi che si autodistruggono in un lasso di tempo prescelto.
 
Per utilizzarlo non serve alcuna registrazione e non è nemmeno necessario inserire il proprio indirizzo e-mail. Basta soltanto inserire un nome, l’indirizzo e-mail del destinatario, il messaggio e la tipologia di autodistruzione (singola visione, multipla visione o solamente a tempo) specificandone i tempi (in secondi, visualizzazioni o giorni).
 
Insomma, se cercavate un’ottima soluzione per inviare messaggi che si autodistruggono, Will Self-Destruct è proprio quello che fa per voi!
 
Se poi avete paura degli sniffer e volete inviare una e-mail nel modo più sicuro possibile, No problem, anche a questo ci pensa il magico mondo dei servizi web con Lockbin.

 

Lockbin è infatti l’ideale per inviare e-mail criptate on-line, direttamente dal browser e senza dover installare nulla sul proprio computer. Il servizio è inoltre gratuito e molto facile da utilizzare.
 
Bastano 5 semplici passi ed il gioco è fatto: si accettano le condizioni d’utilizzo, si inserisce il codice di sicurezza visualizzato, si scrive il messaggio da inviare, si sceglie una parola segreta ed infine si inseriscono i dati (nome ed indirizzo e-mail) del mittente e del destinatario.

 

Alla fine di questa facile procedura, il destinatario riceverà una e-mail contenente il link alla pagina in cui visualizzare il messaggio segreto. A noi questo Lockbin sembra davvero ottimo come servizio web per inviare e-mail criptate on-line
 
fonte(geekissimo)
 
Di Muso (del 28/05/2009 @ 20:00:00 in Politica, linkato 2022 volte)
da  voglioscendere:

Vignetta di theHandda espresso.repubblica.it

Dal ruolo dell'avvocato Mills alla social card. Dai proclami sulla sicurezza a quelli su Malpensa. Dalla crisi economica a Noemi. Così Berlusconi ha fatto della menzogna un metodo politico.
 
Dimenticate Capodichino. Dimenticate la vicinissima Villa Santa Chiara, la sala da ballo sulla circonvallazione di Casoria, dove domenica 26 aprile il presidente del Consiglio ha festeggiato il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia. Scordatevi le incongruenze, i silenzi, le domande rimaste senza risposta e le bugie vere e proprie utilizzate dal Cavaliere per respingere le accuse mosse contro di lui da sua moglie Veronica ("Frequenta minorenni") e per giustificare l'amicizia con la giovane favorita.

Per raccontare Silvio Berlusconi basta il resto. Bastano vent'anni di dichiarazioni, poi puntualmente smentite, di promesse mancate, di giudizi rivisti nel giro di due giorni. 'L'espresso' li ha esaminati tutti ad uno ad uno. E certo non si fatica a capire come mai Indro Montanelli, uno che lo conosceva bene, scrivesse: "Berlusconi è allergico alla verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla menzogna". Per poi aggiungere quasi profetico: "'Chiagne e fotte' dicono a Napoli dei tipi come lui". Ecco dunque una guida ragionata (e necessariamente sintetica) alle migliori bugie del Cavaliere. Cominciando dalle più recenti.

Sentenza Mills
"È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà. Se c'è un fatto indiscutibile è che non c'è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills" (19 maggio 2009).
Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il versamento, prima di ritrattare, l'avvocato David Mills, lo ammette almeno due volte.
"Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari".
(da una lettera di Mills del 2 febbraio 2004)
"Nell'autunno del '99 Carlo Bernasconi (responsabile dell'acquisto dei diritti tv, morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro". (interrogatorio di Mills, 18 luglio 2004)

Malpensa, Italia
"Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di perdite per Alitalia l'abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre un miliardo di euro" (4-18 marzo, 2008).
"Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di Malpensa e Fiumicino" (programma del Pdl: sette missioni per l'Italia, 2008).
Nell'aprile del 2009 la cordata italiana della Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa, Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati dello scalo, considerando l'indotto, sono 2.500.

sicurezza
"Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza. Maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine" (programma Pdl).
Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario del Siulp dichiara: "Le auto sono usurate, mancano gli uomini, gli organici sono ridotti all'osso, gli agenti che vanno in pensione non vengono sostituiti". Nella manovra finanziaria triennale sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e mezzo di euro. E quest'anno il taglio è di 931 milioni di euro.

Giustizia
"Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell'allocazione delle risorse" (programma Pdl).
La manovra finanziaria, spiega l'associazione nazionale magistrati, prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio per mancanza dei cancellieri.

Intercettazioni
"Volevo un disegno di legge che limitasse le intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica amministrazione e pure degli altri reati" ('la Repubblica', 16 luglio 2008)
"Auspico che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni criminali come mafia, 'ndrangheta e via di seguito, oppure che riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento esca la legge che auspico" (Intervista al Tg4, 1 agosto 2008)
"Io non ho mai pensato di vietare questo strumento d'indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica amministrazione" (11 gennaio 2009, intervento telefonico a Neveazzurra)

Cimici e spie
"Ho trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l'immunità parlamentare!".
È l'11 ottobre '96 quando Berlusconi mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo. Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria. Buttiglione parla di "uno scandalo peggiore del Watergate". Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni. Solo Bobo Maroni dice: "Più che una cimice a me pare una mozzarella, anzi una bufala". Mesi dopo si scopre che il microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali.

Arriva l'onda
"Avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine. L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato" (22 ottobre 2008).
"Mai detto né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole" (23 ottobre 2008).

Immunità per tutti
"Voglio una riforma radicale. Immunità parlamentare come a Bruxelles, priorità nell'azione penale invece dell'obbligatorietà, nuovo ordinamento giudiziario con la separazione delle carriere, riforma del Csm, sezione disciplinare autonoma per giudicare i magistrati" (16 luglio 2008 di fronte agli europarlamentari).
"Sull'immunità non ho mai detto niente. State facendo dei titoli incredibili". (18 luglio)

Rifiuti
"È una data storica per la Campania e per Napoli. Da oggi si entra in una fase di smaltimento dei rifiuti che possiamo definire industriale. Io (il termovalorizzatore) l'ho voluto fortissimamente e alla fine siamo riusciti a vararlo e farlo operare". (26 marzo 2009, Panorama del Giorno, Canale 5)
Ma l'inaugurazione è solo di facciata. Quello che è partito è invece il collaudo della linea 1 che, oltretutto, il giorno successivo verrà spenta per un mese, come testimoniano le webcam puntate sull'impianto. Poi, quando il 27 aprile il caso comincia a spuntare sui giornali, Berlusconi dice: "Acerra funziona benissimo, l'inquinamento è vicino allo zero". Anche perché, come si leggerà in un comunicato del Commissariato rifiuti datato 2 maggio, solo quel giorno "inizia la prima fase dell'avviamento della seconda linea". Per la terza bisogna invece aspettare. E in ogni caso tutto il collaudo, a base di stop e go, terminerà a dicembre. Acerra, insomma, se tutto andrà bene sarà realmente in funzione nel 2010.

Ville e terremoto
"Sì, metto a disposizione della Protezione civile tre case per fare quello che già hanno fatto molti italiani, i quali hanno offerto 1.600 abitazioni, soprattutto case di vacanza, a disposizione delle famiglie dei terremotati" (10 aprile 2009)
La Protezione civile, interpellata da 'L'espresso', non ha notizie su eventuali sfollati ospiti di Berlusconi. E anche l'ufficio stampa di Palazzo Chigi, contattato nel pomeriggio di martedì 19 maggio, non sa dire nulla. Sul terremoto e sui tempi della ricostruzione, garantiti dal Cavaliere prima per settembre e poi novembre.

Social card
"Ne abbiamo date più di un milione e 300 mila ed è stato un gran successo. Sono anonime e quindi non toccano la dignità di nessuno. Infatti le Poste sono state invase da un gran numero di persone che ne hanno fatto richiesta" (18 dicembre 2008)
I dati aggiornati al 31 dicembre dicono però che le social card consegnate (contenenti 40 euro) erano 520 mila e che 190 mila erano prive di fondi. Con conseguente umiliazione di molti indigenti costretti a lasciare la spesa alle casse dei supermercati.

Bonus bebè
"Reintroduzione del bonus bebè per sostenere la natalità. Graduale e progressiva riduzione dell'Iva sul latte, alimenti e prodotti per l'infanzia" (programma Pdl).
Non pervenuti. Lo ammette anche il sottosegretario, Carlo Giovanardi, che il 15 maggio spiega: "Le risorse non ci sono".

I figli di Eluana
"Eluana Englaro è una persona viva, le cui cellule cerebrali sono vive e mandano segnali elettrici, una persona che potrebbe anche in ipotesi generare un figlio" (6 febbraio 2009).
Senza parole.

La crisi psicologica
"La crisi è in gran parte psicologica" (intervista al Gr Rai, 6 maggio 2009).
Una settima dopo l'Istat segnala un calo del Pil record del 5,9 per cento. Da trent'anni non si vedeva niente del genere.

Barack Obama
"Obama ha debuttato molto bene, con grande capacità di rapporti umani. Com'è che diceva Proietti? Ah, ecco, lo sguardo 'acchiapponico'. Obama ha lo sguardo acchiapponico..." (2 aprile 2009, Ansa ore 19.05).
"Berlusconi non ha mai detto quello che gli viene attribuito dalle agenzie di stampa in riferimento al presidente Obama, poiché si stava rivolgendo all'inviato di 'Repubblica', come tutti presenti hanno potuto vedere" (2 aprile, nota di Palazzo Chigi, ore 20.48).

Bush pacifista
"La crisi irachena avrà sicuramente uno sbocco pacifico. Se c'è qualcuno che non vuole la guerra in Iraq, questo è il signor Bush".
È il 13 marzo 2003. Sette giorni dopo gli angloamericani attaccano l'Iraq. Poi arrivano gli italiani. Intanto, la guerra fa 100 mila morti in due anni, fra torture, bombe al fosforo, resistenza, terrorismo, guerra civile.
Ma per Berlusconi tutto fila liscio come l'olio, a parte un piccolo problemino a Baghdad: "Ormai in Iraq c'è una vita regolare, ci sono le scuole, eccetera. Poi, certo, ci sono le cose che non funzionano: ad esempio, i semafori a Baghdad non funzionano. Ogni tanto scende uno dalla macchina e si mette a dirigere il traffico" (30 settembre 2004).

Sua Altezza
"L'ho detto anche a pranzo ai miei colleghi ministri, è falso come leggo oggi su alcuni giornali come 'L'espresso' che metto i tacchi: guardate!" (levandosi le scarpe davanti ai giornalisti, al vertice di Caceres, del 2002).
Ma a smentirlo ci pensa uno dei suoi migliori amici: "Chi è più alto tra me e Berlusconi? Senza tacchi, io". (Mariano Apicella, La Stampa, 30 ottobre del 2003)

Grandi opere
"Sto trattando col mio amico Putin per aprire un corridoio negli Urali e collegarci all'oceano Pacifico" ('Porta a Porta', 11 gennaio 2006).
Altro che Tav: praticamente le grandi opere sono in fase così avanzata che ormai stiamo lavorando alla Transiberiana.

Lavoro, che fatica!
"Guarda quanto mi fanno lavorare! Guarda quanti impegni ho!" (1 agosto 2008).
Al termine di una conferenza stampa Berlusconi mostra al ministro Giorgia Meloni la sua agenda. I fotografi la riprendono e così diventano pubblici gli impegni del 30 luglio: 9.40 uscita di casa; 10 Enel Civitavecchia (ma Berlusconi non si presenta all'inaugurazione della centrale); 12 Yushchak (aggiunto a mano, secondo 'Novella 2000' si tratterebbe di una modella ucraina ventunenne); 13 Masi, allora segretario di Palazzo Chigi; 13.30 colazione per gli 80 anni di Cossiga (che però salta); 16 Previti (Cesare, pregiudicato) e telefonata a Bossi. Poi a penna sono aggiunti i nomi Manna (forse Evelina, una delle starlette del caso Saccà), Troise (probabilmente Antonella, attrice), Staderini (Marco, cda Rai); 19 Di Girolamo (Nunzia, una delle parlamentari Pdl più carine;) 19.30 Bossetti (o Bassetti); 20.30 Selvaggia; infine: "Sardegna compleanno Barbara (la figlia)". E ancora una nota a penna (per aumentare l'autostima?): "Al presidente n 1. Al presidente più vittorioso nella storia del calcio. N 1 nella storia del calcio...".

Il patto con Confalonieri
"Fra me e Fedele Confalonieri c'è un patto: quello di avvisarci reciprocamente qualora uno dei due rincoglionisse. E Fedele non mi ha ancora detto niente".
Questa era del 29 novembre 1993. Arrivati a questo punto, forse è venuto il momento che Fedele gli dica qualcosa.
 
Di Muso (del 19/05/2010 @ 20:00:00 in Lo sapevi che , linkato 2040 volte)
tratto daI "il Disinformatico":

Un gruppo di ricercatori del dipartimento d'informatica della University of Washington e della University of California San Diego ha pubblicato una ricerca che spiega come si può prendere il controllo di qualunque automobile moderna dotata di sistemi elettronici per la gestione del veicolo.

La ricerca, intitolata "Experimental Security Analysis of a Modern Automobile", ha dimostrato che si può utilizzare la porta diagnostica OBD-II (la sigla sta per OnBoard Diagnostics), presente per legge in tutte le automobili statunitensi e in quelle europee recenti, per "ignorare completamente i comandi del conducente" e "disabilitare i freni, far frenare selettivamente a comando le singole ruote, fermare il motore, e così via".

Se la cosa non vi ha messo abbastanza i brividi, i ricercatori aggiungono che sono stati in grado di "impiantare del codice ostile nell'unità telematica di un'automobile" in un modo che "cancella completamente ogni prova della sua presenza dopo un incidente". I complottisti di Lady Diana esulteranno.

Come si fa? La maggior parte degli attacchi realizzati concretamente dai ricercatori su automobili di produzione in condizioni reali (su circuiti stradali sicuri) richiede che l'aggressore abbia accesso fisico all'interno dell'auto e possa connettere degli apparecchi alla porta OBD-II (mostrata nella foto qui accanto, da Wikipedia). Cosa peraltro facile: immaginate di affidare la vostra auto a un parcheggiatore o a un riparatore o a un semplice installatore di autoradio.

Ma c'è una sottoclasse di attacchi, secondo i ricercatori, che può essere realizzata anche senza accedere fisicamente all'automobile, tramite i vari ricevitori senza fili presenti nelle auto moderne. Inoltre è facile concepire un dispositivo radiocomandato connesso alla porta OBD-II, come in effetti hanno fatto i ricercatori, riuscendo a spegnere tutte le luci dell'auto-cavia mentre era in moto: immaginate l'effetto che può avere uno scherzetto di questo genere di notte su una strada non illuminata. Non vedreste più la strada e non sareste visibili fino all'ultimo istante agli altri conducenti. Chi vi segue non vedrebbe accendersi le vostre luci di frenata, con conseguente rischio di tamponamento.  E qualora doveste sopravvivere all'incidente, giustificarvi di fronte all'assicuratore o al tribunale dicendo che vi hanno craccato l'automobile sarebbe difficile e rischierebbe di sfociare in prolungate sessioni di terapia psichiatrica.

I ricercatori statunitensi si sono divertiti a creare anche una dimostrazione di "autodistruzione": usando il loro software, denominato Carshark, sul cruscotto compare un conto alla rovescia di 60 secondi, accompagnato da ticchettii di cadenza crescente e dal suono del clacson negli ultimi secondi. Poi si spegne il motore e si bloccano le porte. A discrezione è possibile inoltre attivare di colpo i freni o rilasciarli.

Qui accanto vedete una demo di tachimetro craccato: indica 140 miglia orarie (225 km/h) nonostante il cambio dell'auto sia in modalità Park e riporta un messaggio scelto dagli aggressori (Pwned by CarShark - CARSHARKED X_X).

Certo, i ricercatori hanno fatto tutto questo per mettere in luce l'approccio carente alla sicurezza informatica attuale nelle automobili e stimolare i costruttori a valutare più attentamente questo aspetto, e dicono che non c'è motivo di allarmarsi perché a loro non risulta che questi attacchi vengano usati. Ma altri potrebbero non essere così altruisti e sistemi come OnStar della General Motors già adesso permettono di sbloccare a distanza un'auto o di fermarne il motore in caso di furto.

Non so voi, ma io vado a comperarmi una Dune Buggy.

Fonti aggiuntive: New York Times
 
Di Admin (del 08/11/2010 @ 20:00:00 in Lo sapevi che , linkato 1842 volte)
Nei Comuni al confine tra le due province è caos. Ma cosa succederà da lunedì, dopo che Varese ha introdotto un oblligo che Milano ha respinto? La mancanza di uniformità crea non pochi disagi agli automobilisti legnanesi.
Certo pretendere che in inverno con ghiaccio e neve si montino delle gomme specifiche sa un po' di ricatto, ma pensate voi se con tutti i problemi che ha il cittadino medio si deve preoccupare anche della sicurezza stradale del suo automezzo in inverno, una vera sconcezza, per fortuna che il comune di Milano ci ha esentato da questo obbligo. Quando inizieranno le prime ghiacciate o la nevicatina dell'anno passato e sarete in colonna o tamponati da un'auto con delle belle e fiammanti ruote estive, ecco all'ora ne riparliamo.
questo un articolo de "il giornale"
 
Di Muso (del 08/11/2011 @ 17:04:15 in Blogosfera, linkato 3497 volte)
tratto da: Andrea Beggi, come indicato dall'autore il seguente articolo e' coperto da Licenza Creative Commons

La sicurezza della maggior parte dei nostri account dipende da un solo fattore di autenticazione, il che è abbastanza rozzo e non particolarmente sicuro; questo fattore è la password: un oggetto che può essere indovinato, forzato, smarrito, trovato in un cassetto e così via. In pratica, per accedere a un sistema, oltre al nome utente mi basta “qualcosa che so”.

Aggiungere un fattore aumenta drasticamente la sicurezza, oltre a “qualcosa che so”, mi serve “qualcosa che ho”. Un esempio noto a tutti è il bancomat: il PIN (che “so”) non serve senza la tessera (che “ho”). Un caso simile sono i token forniti dalle banche per i servizi online, ma in quel caso la sicurezza è ulteriormente incrementata perché si aggiunge il fattore tempo: le password che il token mi aiuta a generare non sono riutilizzabili (one-time password) e funzionano solo in un determinato arco di tempo.

Qualcuno potrebbe obbiettare che anche “qualcosa che ho” può essere rubato, e infatti il terzo strato di sicurezza è quello biometrico: “qualcosa che sono”. Impronte digitali o della retina o vocali, o altre forme di identificazione personale possono essere utilizzate per raggiungere un livello di sicurezza molto elevato, se combinate con i fattori visti prima. (Se poi vi picchiano per estorcervi la password, vi rubano il portafoglio per la tessera magnetica e vi cavano un occhio perché serve la vostra retina, avete un problema più grosso).

La password del vostro account Google vi fa accedere  alla vostra casella Gmail e a tutta la serie dei servizi forniti da Big G; inoltre serve per autenticarsi su tutti quei siti di terze parti che avete autorizzato nel tempo. E’ evidente che si tratta di qualcosa che deve essere custodito con la massima cura e deve essere ragionevolmente complesso.

Google stessa ha tutto l’interesse perché  il bouquet della sua offerta sia il più possibile sicuro, in modo da tranquillizzare gli utenti che vi si sono affidati. Per questo ha introdotto la possibilità di attivare su tutti gli account la verifica in due passaggi. Il processo è spiegato in dettaglio nella pagina dedicata. Vediamo di chiarire alcuni dubbi che potrebbero sorgere.

Intanto: come funziona? Una volta attivata, per accedere al vostro account Google (il caso più frequente è la posta), dovrete inserire come sempre la vostra password, dopodiché vi verrà richiesto un codice numerico che verrà immediatamente mandato via SMS. Al momento dell’inserimento, potete decidere se mantenere “registrato” il computer che state usando per un periodo di 30 giorni. Cosa significa? Se decidete di non registrare il computer, il codice verrà richiesto anche agli accessi successivi, mentre nel caso opposto passerà un mese; potete quindi discriminare tra un computer “temporaneo” ed il vostro.

Anche se la password viene rubata o intercettata, un malintenzionato non potrà accedere alla casella perché sprovvisto di PIN, e quello che avete usato sul computer non sicuro è scaduto pochi secondi dopo l’utilizzo. In pratica, il PIN rende la password ogni volta nuova, unica, utilizzabile una sola volta e in un arco ristretto di tempo. Non male.

Analogamente alla spiegazione precedente, adesso i fattori sono due: qualcosa che “sapete” (password) con qualcosa che “avete” (il cellulare). Inoltre, la sicurezza è ulteriormente aumentata dalla password one-time che scade dopo pochi secondi. Naturalmente in questo caso la vostra password originale non cambia, è l’unione con il PIN che la rende unica ogni volta. Anche se qualcuno viene a conoscenza, indovina o ruba la password, essa è inutile senza il vostro cellulare.

Per attivare la verifica in due passaggi (2 step authentication) è necessario collegare un telefono cellulare al vostro account Google. Il numero verrà utilizzato solo per l’invio dei PIN necessari all’autenticazione. Se possedete uno smartphone, potete anche utilizzare in alternativa un’apposita applicazione gratuita fornita da Google. Il dispositivo va autorizzato tramite un codice o un QR code, e da quel momento in poi il PIN sarà fornito da Google Authenticator, che in pratica trasforma il vostro smartphone in un token software concettualmente analogo ai token forniti dalle banche o dalle aziende per l’accesso VPN. Authenticator esiste per Android, iCoso e BlackBerry.

Ma non tutte le applicazioni supportano la 2 step authentication: il caso più comune sono i client di posta e le applicazioni desktop che accedono ai servizi Google. In questo caso vanno create delle password “dedicate” per ciascuna applicazione. La spiegazione di Google è un po’ fumosa, al riguardo. In realtà il concetto è semplice: per le applicazioni che non supportano il PIN (G. lo chiama “codice di verifica”) è necessario far creare dal sistema una nuova password. Benché sia possibile utilizzare la stessa per diverse cose, è più flessibile fare in modo che ciascun programma abbia la sua, in modo da poter in qualunque istante revocare la validità delle credenziali di una singola applicazione. E’ per questo che al momento della creazione viene chiesta un’etichetta: in modo da poter distinguere. Esempio (brutto): vi rubano il portatile ma voi potrete disattivare le credenziali di Mail o di Outlook senza che la posta e la sincronizzazione sul vostro Android/iPhone/BlackBerry smetta di funzionare. Fate attenzione che la password generata viene mostrata una sola volta, se la dimenticate, dovete cancellarla e ricrearla, quindi nella applicazione in cui la userete assicuratevi di selezionare “ricorda password”, a meno che non vogliate usarne una nuova di zecca ogni volta.

“Ma ho lasciato il cellulare (o lo smartphone) a casa, come faccio a ricevere il PIN?” C’è una soluzione: durante il processo di attivazione potrete stampare una tabella analoga a quella che vedete nell’immagine a lato, con una serie di PIN utilizzabili una sola volta in caso non disponiate temporaneamente del dispositivo di autenticazione che avete registrato. E’ una soluzione meno “robusta” perché i codici non scadono, ma è ugualmente “una cosa che avete” e non è riutilizzabile. Naturalmente dovete tenere questi codici al sicuro, nel vostro portafoglio, oppure online su un altro servizio. Potete generare nuovi “pin pad” accedendo alle impostazioni della 2-step-authentication nel vostro account Google.

L’autenticazione in due fattori aumenta drasticamente la sicurezza del vostro account e lo protegge da intercettazioni, furti e altre pratiche illecite. Utilizzando questo processo si possono tagliare fuori gran parte degli attacchi più banali e alla portata di molti, rendendo il vostro account meno “appetibile” di altri più vulnerabili. Un plauso a Google che in questo caso dimostra attenzione per la sicurezza dei suoi utenti.

 
Di Muso (del 17/11/2011 @ 16:20:59 in Tecnologia, linkato 5983 volte)
traddo da: PreventviPerTE

Ecco 7 informazioni importanti che devi sapere prima di installare un impianto fotovoltaico per la tua casa o per la tua azienda:

1) In media un impianto fotovoltaico dura circa 25 anni; l’investimento per realizzarlo si ripaga da solo nel giro di circa 10 anni se abiti al Nord, nel giro di circa 7 anni se abiti al Sud (perché al Sud c’è più sole). Un impianto ben progettato ti permette di ottenere il meglio e ottimizzare il tuo investimento.

2) Farti realizzare l’impianto fotovoltaico più grande possibile non è quasi mai la soluzione più conveniente; di solito ottieni un maggior ritorno sull’investimento se ti fai realizzare un impianto medio/piccolo, in base alle caratteristiche del tuo tetto e anche in base agli incentivi che riceverai; fatti indicare dal progettista/installatore quale soluzione può essere più adatta al tuo caso specifico, per portarti il miglior ritorno sull’investimento.

3) Scegliere i pannelli fotovoltaici più economici raramente è la soluzione migliore. Tieni conto che il tuo impianto dovrà essere progettato e realizzato con elementi di qualità, per poter durare a lungo (nel costo deve essere anche prevista l’assicurazione). In più, per poter usufruire degli incentivi che lo rendono un investimento così utile, l’impianto deve essere a norma.

4) Il Conto Energia è il sistema di incentivazione che lo Stato Italiano mette a disposizione di privati, enti ed aziende per rendere più conveniente l’installazione di pannelli fotovoltaici. Il Conto Energia non eroga un finanziamento in conto capitale per la realizzazione di un nuovo impianto; ti fornisce invece una remunerazione legata all’energia che il tuo impianto produce.

5) La modalità di integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici influisce sul ritorno dell’investimento. Infatti, se usufruisci del Conto Energia, ti verrà riconosciuta una tariffa incentivante differente a seconda della potenza dell’impianto e del tipo di integrazione architettonica realizzata. Anche su questo aspetto, il tuo progettista/installatore potrà fornirti le soluzioni più adatte al tuo caso specifico.

6) Se metti in atto degli interventi atti a ridurre i consumi energetici di almeno il 10%, puoi ottenere un ulteriore premio che consiste nella maggiorazione della tariffa incentivante. E questo rende il tuo impianto fotovoltaico ancora più utile e conveniente. A questo proposito, senti i consigli del tuo progettista/installatore.

7) Quando pensi di far realizzare il tuo impianto, è bene chiedere un preventivo a più aziende, per identificare la soluzione migliore. Quando valuti il preventivo, considera il costo dell’impianto, la sicurezza e affidabilità della soluzione proposta, i vantaggi economici che ottieni (dal conto energia) e il costo di manutenzione (solitamente ridotto). Una volta individuata una soluzione che ti dà fiducia, è bene metterla in atto rapidamente, così da iniziare ad usufruire da subito dei benefici del tuo nuovo impianto fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico non è solo uno strumento per ottenere un ritorno finanziario, ma è anche un modo per contribuire a rispettare l’ambiente.
 
Di Muso (del 01/10/2009 @ 15:54:10 in società, linkato 2914 volte)
tratto da: Andrea Beggi, come indicato dall'autore il seguente articolo e' coperto da Licenza Creative Commons


Sono incuriosito come tutti dalla emergenza, o presunta tale, dell’influenza suina. Mia moglie Xxxxx è un medico internista presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Genova, ed è quindi interessata in prima persona agli sviluppi dell’infezione. Le ho chiesto di chiarire alcuni dubbi che avevo sull’argomento.

- Cos’è l’influenza suina?
L’influenza suina è un’infezione influenzale data da un virus di tipo A H1N1 (lo stesso della pandemia di “spagnola” del 1918). Le lettere H e N indicano due proteine di superficie del virus, responsabili della risposta anticorpale e soggette a variabilità genica; questa variabilità consente al virus influenzale di cambiare di anno in anno e di essere quindi responsabile di nuove epidemie. I virus che hanno circolato negli ultimi anni non possedevano questo assetto antigenico, e quindi la popolazione non possiede difese immunitarie specifiche verso questo virus (sarebbero eventualmente immuni pazienti a suo tempo guariti dalla “spagnola”, sempre ce ne siano ancora vivi!).

- Quali sono i sintomi?
La sintomatologia classica è quella tipica di tutte le influenze: febbre, dolori muscolari e sintomi respiratori che possono interessare in varia misura e con varia gravità le vie aeree superiori e inferiori. La peculiarità di questa infezione è la mancanza di difese specifiche data dalla memoria immunologica nella popolazione; questo fa sì che l’organismo infetto presenti una ridotta capacità di difesa, e per questo l’influenza può presentarsi in un maggior numero di soggetti e con maggior virulenza. Minori difese e maggior virulenza possono essere la causa di manifestazioni più gravi della malattia in soggetti defedati[1] per patologie o terapia in atto o in caso di infezione con grossa carica virale.

- Come si contrae?
Anche questa influenza, come tutte le altre, si contrae inalando le particelle di Flügge[2] contenenti virus, che i pazienti infettati emettono con la tosse e gli starnuti. Il virus è reperibile a livello dell’orofaringe; infatti il primo test per la verifica della positività di infezione da H1N1 che viene effettuato è un tampone faringeo e ricerca del DNA del virus tramite amplificazione genica. Questo esame, anche se viene chiamato test rapido (non prevede infatti l’isolamento culturale del virus) necessita di almeno 4-5 ore per l’esecuzione e la lettura del risultato.

- E’ grave? Si può morire o rimanere invalidi?
Come tutte le infezione virali può presentare vari quadri clinici e complicanze per interessamento soprattutto a livello polmonare con veri e propri quadri di polmonite virale; tali evenienze possono rappresentare un grave rischio per:

  • pazienti cardiopatici;
  • affetti da patologie croniche polmonari;
  • anziani;
  • bambini sotto i 2 anni;
  • pazienti immunodepressi per qualsiasi causa;
  • pazienti neoplastici;
  • affetti da patologie croniche debilitanti.

Per un paziente sano e normalmente in buona salute la possibilità esiste ma in maniera molto più remota.

- Si cura? Come?
La necessita’ di terapia con antivirale è riservata a quei pazienti che presentino situazioni di rischio preesistenti o che presentino segni clinici di impegno delle basse vie respiratorie (desaturazione ematica[3], obiettività auscultatoria, reperti radiologici): la prescrizione del farmaco deve essere quindi solo su base clinica e non è giustificata dalla sola positività del tampone faringeo.

- C’è o ci sarà un vaccino? Nel caso, chi si deve vaccinare?
Ci sarà sicuramente il vaccino, probabilmente disponibile già da settembre/ottobre e dovrà vaccinarsi il personale sanitario (sempre che non si sia ammalato nel frattempo!), i pazienti con patologie croniche e gli operatori socio-sanitari. Il vaccino non è ancora stato testato per la sua efficacia e sicurezza nei bambini.

- Quali precauzioni è consigliabile prendere?
Le precauzioni sono soltanto quelle dettate dal buon senso: evitare i viaggi in zone ad alta concentrazioni di casi, evitare contatto stretto (entro i 2 metri) con pazienti affetti.

- Ieri sull’autobus c’era un inglese che tossiva, oggi ho la febbre. Devo andare al pronto soccorso?
L’influenza non si manifesta con solo mal di gola, solo raffreddore e sola tosse, deve essere accompagnata da febbre a 38°C o oltre, per cui non corriamo alcun pericolo eccezionale solo perché una persona ha starnutito vicino a noi. Ci si deve rivolgere al medico se si hanno tutti i sintomi dell’infezione.

- E’ arrivata / arriverà in Italia? Sarà un’emergenza qui da noi?
L’influenza da virus H1N1 è già arrivata in Italia e ci sono già stati casi di contagio tra pazienti affetti provenienti da zone ad alta concentrazione a pazienti che sono sempre rimasti in Italia, e il tempo di incubazione è di circa una settimana. Un’emergenza probabilmente ci sarà nel senso che quest’anno avremo un più alto numero di pazienti che si ammaleranno di influenza e probabilmente questa anticiperà anche la consueta stagionalità. L’indice di mortalità per questo tipo di influenza non è molto diverso da quelle di tutte le altre che ci hanno visitato nei scorsi anni: sicuramente se si ammaleranno più persone il numero totale dei morti per complicanza risulterà più alto, ma sarà sempre le stessa percentuale. Ogni anno si verificano decessi per l’influenza, banale nei giovani sani, ma che, per esempio, in un anziano allettato può essere letale.

- C’è allarmismo tra i media, secondo te è giustificato? C’è speculazione?
L’allarmismo è eccessivo: tra informazione corretta e ricerca del titolo c’è differenza, senza contare che una certa spinta all’uso dei farmaci può essere sostenuta anche da speculazioni di tipo economico. Per i vaccini il discorso è diverso, possono realmente arginare la pandemia e possono evitare l’infezione in malati che altrimenti correrebbero rischi.

[1] Defedato: che è in condizione di forte deperimento e fisicamente indebolito.
[2] Le goccioline di Flügge sono emesse con tosse e starnuti, restano nell’aria come un aerosol e possono essere inalate da chi è vicino. Sono modalità importante di trasmissione delle comuni malattie infettive. Le più piccole e veloci arrivano a 2 metri di distanza dal soggetto che le ha emesse.
[3] Desaturazione ematica: riduzione della quantità di ossigeno disciolto nel sangue.

 
Di Muso (del 26/10/2007 @ 14:53:37 in Politica, linkato 1923 volte)

Nell'ultimo post ho parlato dell'alcol e della guida, chiedendo una vera campagna pro sicurezza, girando per internet ho trovato queste pubblicita', (grazie a Gianluca per il riassunto tradotto) di una vi metto anche la traduzione.

Si tratta di pubblicita' australiane fatte da Mark 'CHOPPER' Read che ha ucciso 19 persone e tentato di ucciderne altre 11 e' uno di quelli che da noi verrebbe definito MOSTRO, sul suo sito trovate tutti i dettagli del caso http://www.chopperread.com/. Mettiamola cosi' e' come se vedessimo il nostro Donato Bilancia o Pacciani "Il mostro di Firenze" girare questo spot.

Cosa ha fatto qesto signore, una bella pubblicita' su chi guida in stato di ebbrezza :

 "So che molte persone saranno molto arrabbiate perchè sto facendo questo spot, ma sto per parlare di qualcosa in cui sono molto esperto: Uccidere. Ho colpito persone, ho usato mazze da baseball, le mani e armi da fuoco. Se guidi una macchina dopo che hai bevuto troppo e uccidi una persona non sei diverso da me. Sei un assasino." (Grazie a Gianluca per il riassunto)

Questa non la traduco ma vi consiglio di guardarla cmq:

 
Di Muso (del 19/10/2007 @ 14:18:03 in Politica, linkato 2176 volte)

Da qualche tempo stiamo assistendo ad una guerra "a tutto campo" contro l'uso di alcool alla guida. Per essere precisi ci sarebbero anche le sostanze stupefacienti, ma contro l'alcool noto un accanimento maggiore.
Partiamo per gradi e leggiamo le sostanziali differenze del

Decreto Bianchi: nuove sanzioni per limiti di velocità, cellulari, alcool e stupefacenti   pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2007 la LEGGE 2 Ottobre 2007 , n. 160 di conversione del decreto Bianchi in materia di sicurezza stradale.

Numerose e rilevanti le novità introdotte nel Codice della Strada, qui' un piccolo riassuntino.

Nel Decreto Bianchi leggiamo all'articolo 6 comma 2  (penso il piu' inutile)

Art.6.2. Tutti i titolari e i gestori di locali ......., devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2 della notte ed assicurarsi che all'uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico; inoltre .......

Ed ora qualche considerazione personale, il solito musopensiero. Mi sembra talmente ovvia l'inutilita' dello stop alla vendita che non merita nemmeno commento, anzi uno si! Mamma ignoranza e' sempre incinta e stavolta ha partorito.

Partirei invece da un dato, che per l'Italia e' OVVIAMENTE solo previsto di 1Milione di controlli del tasso alcolemico nel 2007 ed uno invece reale della Francia che nel 2005 ha effettuato 10MILIONI di controlli (fonte Camera dei Deputati  -  TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO della seduta n. 191 di Mercoledì 18 luglio 2007). Partiamo da un dato personale, io ho 32 anni e nella mia vita di patentato, cioe' 16 anni, non sono MAI stato fermato per un controllo del tasso alcolemico. Volendo dire tutta la verita' sono stao fermato per controlli un totale di 4 volte (e che rimanga tra noi, in una di queste per fortuna non mi hanno fatto il test), a me sembra veramente un po' pochino se non una inezia (vorrei precisare che vivo a Milano e sono sempre andato a ballare in tutta lombardia e oltre). Vi fornisco anche un dato ulteriore, in Svizzera (e il mio amico Charly lo puo' confermare) non conosco NESSUNO che non abbia ricevuto la sospensione della patente almeno una volta. Qual'e' la differenza o cosa voglio dire, che mi sembra inutile una sanzione di 6000 euro, il ritiro della patente e la confisca dell'auto a un autusta su 1000. trovo magari piu' utile 1000 sanzioni da 500 euro e un mese di sospensione della patente. Il messaggio che deve passare non deve essere "se bevi e ti becco devi soffrire come un cane" ma "sappi che se bevi ti becco di sicuro perche' ti controllo".

Mi sono trovato a ripensare al periodo in cui non guidavo, quando ero piccolo, mi vengo alla mente un bel po' di serate passate in famiglia e non, dove i miei genitori, nonni, zii hanno bevuto qualche bicchiere di vino (magari qualche bicchiere in piu') e mi ricordo di essere sempre tornato a casa sano e salvo (non si usavano nemmeno le cinture di sicurezza e l'air-bag o i freni a disco e l'ABS). Qual'e' il punto? Ovviamente guidare in stato di ebbrezza e' pericolso, diventa pero' letale quando alla guida c'e' un pirla che cmq non sa' guidare. Come al solito non si va' a colpire chi sbalgia, ma tutti gli altri, quindi si blocca la vendita di alcool e tutti gli automobilisti invece (magari) di fare un esame della patente serio e non la buffonata che viene messa in scena ora. Magari fare anche una revisione della patente SERIA, ogni due anni, con esame di guida e psicoattitudinale. Perche' NESSUNO pensa a denunciare queste cose? Patentiamo migliaia di ragazzi (come lo sono stato io) che non hanno nessuna idea di come affrontare problemi e inconvenienti che posso accadere alla guida di un autoveicolo. Poi la pubblicita', anima del commercio, vogliamo vendere il prodotto sicurezza? ok facciamo un minimo di pubblicita', voi avete visto qualche cosa? Io ninte!!!!! Pero' ecco la vera pubblicita' la Bibita Antisbronza! Cosi' uno rientra nei parametri ma si ammazza comunque. Cosa dire dei colpi di sonno dei camionisti e non, ci sara' un test anche per quello? Oppure gireremo per le citta' con una tabellina dove c'e' scritto quanto tempo abbiamo dormito o un dischetto come quello dei camion? Lo ripeto SERVONO PIU' CONTROLLI e PENE CERTE non clamorose!!!

Questo articolo mi ha suggerito altre domande tra le quali: chi ha stabilito che con 0,5 grammi di alcool per litro di sangue, non si e' in grado di guidare? Ovunque troviamo sempre e solo scritto "come dimostrato scientificamente" ec... ec... Bene ho iniziato le ricerche di queste dimostrazioni e . . . . non credereste mai a quello che sto trovando. Vi rimano ai prossimi post (un grazie al Pelo che mi sta dando una mano).

 

 
Di Muso (del 29/07/2008 @ 12:30:00 in Informatica, linkato 2134 volte)

tratto da IL Disinformatico:

Cospirazioni reali: la falla nel DNS turata segretamente



L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sei mesi fa, un ricercatore, Dan Kaminski della società di sicurezza informatica IOActive, ha scoperto un difetto nel funzionamento del DNS o Domain Name System: il sistema distribuito che, in estrema sintesi, smista il traffico di Internet e che quando digitate un nome di un sito lo traduce in una coordinata numerica (l'indirizzo IP) che indica dove si trova su Internet quel sito e permette quindi di raggiungerlo.

Il difetto permetteva di alterare il funzionamento del DNS in modo da fornire agli utenti delle "traduzioni" sbagliate e quindi far credere agli utenti di star visitando un sito fidato, per esempio la propria banca, mentre in realtà stavano visitando il sito-trappola, visivamente identico, di un aggressore.

La falla era potenzialmente devastante: minava alla base la fiducia nei sistemi di Internet e, come dice Kaminski, permetterebbe di prendere il controllo di Internet in dieci secondi. E' stato quindi compiuto in gran segreto uno sforzo coordinato fra i più grandi nomi del mercato informatico per turarla prima che diventasse di dominio pubblico e ne approfittassero i vandali e i criminali della Rete.

Non si tratta di un errore di programmazione di uno specifico programma, ma di una vulnerabilità insita nelle specifiche di funzionamento del DNS: praticamente tutti i programmi di gestione del DNS hanno (o avevano) questa stessa falla proprio perché seguono le specifiche tecniche. Tutti i più diffusi sistemi operativi e quasi tutti i provider erano vulnerabili: l'elenco stilato dal CERT per descrivere il problema è sterminato e contiene i nomi più in vista del settore: 3com, Alcatel-Lucent, Apple, AT&T, Belkin, Cisco, D-Link, Debian, FreeBSD, Fujitsu, Gentoo, Hewlett-Packard, IBM, Internet Systems Consortium, Mandriva, Microsoft, Novell, OpenBSD, Red Hat, Slackware, Sun Microsystems, SUSE, Ubuntu, ZyXEL, giusto per citarne qualcuno.

La vulnerabilità, oltretutto, era gravissima: permetteva a un aggressore di sostituirsi perfettamente a un sito fidato, assumendone in tutto e per tutto l'identità, beffando antivirus, antispyware, firewall e ogni altra misura di sicurezza tradizionale. Roba da mettere in ginocchio il mercato del commercio elettronico e paralizzare le aziende che dipendono sempre più dai servizi di Internet.

Il 31 marzo scorso, sedici esperti di sicurezza da tutto il mondo si sono radunati in gran segreto presso il campus di Microsoft, a Redmond, per decidere la strategia da adottare per evitare un vero e proprio disastro informatico: tenere segreta la natura della falla e coordinarsi (anche fra concorrenti) per distribuire simultaneamente la patch che correggeva il problema.

Praticamente tutti i sistemi operativi, e quindi tutti gli utenti e tutti i provider di accesso a Internet, devono applicare una o più patch al proprio software di gestione del DNS o passare a una versione aggiornata.

La segretezza non è durata a lungo, nonostante il numero ristrettissimo di persone a conoscenza del problema (complottisti, prendete nota): una delle società di sicurezza coinvolte, la Matasano Security, ha pubblicato per errore lo spiegone, che trovate in copia qui, il 21 luglio, tredici giorni dopo l'annuncio pubblico dell'esistenza della falla, dato senza dettagli e con preghiera di non discuterne pubblicamente. L'ha ritirato subito, con tante scuse, ma ormai il danno è fatto (complottisti, prendete nota anche di questo).

Ai primi di luglio, praticamente tutti i principali produttori di software (tranne Apple per OS X Server) hanno distribuito un aggiornamento dei propri prodotti che risolve la falla, per cui se avete l'aggiornamento automatico del vostro Windows, Mac o Linux, avete già fatto il vostro dovere per blindarvi. Il problema sta principalmente nelle aziende e nei provider di accesso a Internet, che per ragioni tecniche talvolta hanno esitato a installare un aggiornamento così radicale, ma chiunque abbia o gestisca un domain name server deve mettersi a posto. Presso Doxpara trovate un test (basta cliccare su Check My DNS) per sapere se il vostro provider è già a posto. Se non lo è, potete ricorrere a OpenDNS.

Nel frattempo sono già spuntate le prime forme di attacco basate su questa falla, per cui non c'è tempo da perdere. I più curiosi possono godersi Evilgrade, il video dimostrativo pubblicato da Infobyte che usa questa falla per spacciare falsi aggiornamenti dei programmi più diffusi.
 
Di Muso (del 07/09/2012 @ 12:08:49 in Lo sapevi che , linkato 7105 volte)
Scalcinet è un sito web con una semplice finalità: permettere agli utenti di offrire oggetti di loro proprietà o ricercare oggetti offerti da altri utenti.
Il tutto si svolge nello spirito di piena collaborazione della comunità, dove si spera che le reciproche necessità possano venire soddisfatte: chi non ha più bisogno di un oggetto, invece di buttarlo, può trovare qualche persona interessata ad esso e, viceversa, chi ha bisogno di qualche oggetto può sperare di trovare qualcuno che lo offra gratuitamente.

Lo spirito principale del sito è la totale assenza di fini di lucro.
La registrazione e l'utilizzo del sito sono completamente gratuiti, e anche gli annunci inseriti dagli utenti non devono prevedere nessun corrispettivo in denaro.
Gli oggetti trattati possono essere di ogni genere, ovviamente non devono trattarsi di oggetti considerati illegali dalle leggi del paese di appartenenza.

Scalcinet è un sito molto giovane e per questo, al momento, non presenta ancora una grande quantità di oggetti messi a disposizione, ma speriamo che in futuro possa crescere gradualmente e diventare un valido supporto e un punto di riferimento per chi è interessato a operazioni di questo genere.
Ovviamente gli annunci, visto il loro carattere gratuito, sono sfruttabili solo localmente, quando gli utenti interessati possono incontrarsi di persona per effettuare l'operazione. Se le distanze sono troppo elevate e il costo per effettuare il passaggio diventa maggiore del valore dell'oggetto, l'utilizzo del sito diventa pressochè inutile, sebbene gli utenti sono comunque liberi di scegliere ogni modalità per concludere la trattativa.
Il sito è, però, utilizzabile indistintamente da ogni parte del mondo, questo comporta che ogni utente interessato, anche se al momento non trova nessun annuncio nelle vicinanze, può provare a costituire la propria comunità locale per lo scambio gratuito di oggetti, invitando i propri amici e conoscenti e facendo in modo che il sito sia il più possibile conosciuto nella sua zona.
Scalcinet, in questo senso, è solo lo strumento tecnologico che vi viene messo a disposizione. Costruire una rete di utenti a distanza accettabile dipende anche da voi.

Sempre per facilitarne l'utilizzo da più parti del mondo, Scalcinet è un sito multilingua. Al momento è tradotto in inglese, italiano e francese ma altre lingue possono essere aggiunte con poco sforzo, a patto di possedere le traduzioni necessarie.
Anche in questo caso, se siete interessati ad avere il sito in una nuova lingua, potete contribuire direttamente, contattando gli amministratori del sito che vi forniranno tutte le parti da tradurre.

L'utilizzo del sito è molto semplice e immediato, nonostante ciò sono presenti molte funzionalià e caratteristiche per coprire ogni possibile esigenza da parte degli utenti.
In fondo potete trovare una lista completa divisa per attività.

Riteniamo che Scalcinet, visto il suo spirito e la sua finalità, non richieda notevoli misure di sicurezza e di privacy.
Ciò nonostante le regole basilari per l'esistenza in internet vengono rispettate.
La navigazione del sito e la ricerca e consultazione degli annunci è accessibile a tutti gli utenti, se invece si vogliono inserire degli annunci propri, allora bisogna registrarsi.
La registrazione è comunque molto semplice e veloce, e l'unico dato personale che vi verrà richiesto è un indirizzo di posta valido.
Agli altri utenti del sito sarete noti solo tramite lo username che darete durante la registrazione.
La vostra password sarà salvata in modo criptato sul nostro server, questo significa che nemmeno gli amministratori potranno leggerla.
Un discorso particolare merita l'indicazione esatta della posizione geografica in cui sono situati gli oggetti che inserite. Questa indicazione può rivelare agli altri utenti il vostro indirizzo e, con opportune ricerche in internet, il vostro nome reale.
Indicare dove sono situati i vostri oggetti non è obbligatorio per Scalcinet, è solo un'opzione che avete a disposizione, anche se, secondo noi, non avrebbe molto senso non utilizzarla.
Il sito perderebbe quasi completamente la sua utilità se fosse possibile trovare gli oggetti che stiamo cercando, ma non avessimo la minima idea di dove fossero situati.
Se proprio tenete alla vostra privacy, e non volete rivelare il vostro indirizzo, il nostro consiglio è quello di indicare in Scalcinet un luogo approssimativo, spostato di qualche chilometro da quello reale.
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Se l'utente non specifica la propria posizione, quest'ultima viene ricavata molto approssimativamente utilizzando il servizio di geolocalizzazione di MaxMind.
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Di Muso (del 04/07/2007 @ 08:47:46 in Personali, linkato 6135 volte)

Ho ricevuto questa mattina una mail molto simpatica a proposito di bambini e pannolini, non potevo esimermi dal pubblicarla. Vorrei sapere dai neo-papa' che conosco se corrisponde al vero. Cmq GRAZIE MADDA ! ! ! !

Per chi ha già figli: vi riconoscete (anche se siete mamme)?
Per chi ci sta pensando: è esattamente quello che vi succederà!
Per chi è in coppia e non ne vuole sapere o per chi è single: decidete con
calma prima di cambiare idea!

Cose che accadono quando si cambia un pannolino:
Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
a)         perché lo dice la mamma;
b)         perché lo dice la suocera;
c)         perché il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità.
Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda.
Di solito accade così:
La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina:
'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino: cosa ha fatto l'angioletto?'.
Poi la mamma va di là e vomita.
A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata.
Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.
Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.
Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino.
E' fondamentale non distrarsi mai.
Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso".
E' il momento della verità.
Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante.
E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio.
Ma tant'è: non c'è niente da fare.
O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.
Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt.
Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna.
Se guardate è più difficile.
Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.

Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina.
Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una.
Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette.
A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate.
Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino.
Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio.
Nella mano destra, una bomba chimica.

NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra.
Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria.
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio.
Ve ne versate alcune gocce sulla mano.
Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti.
La sera ne troverete traccia nei calzini.
Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido. Ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc.
A quel punto avete praticamente finito.
A quel punto il bambino fa pipì.

Il bambino non fa pipì a caso.
La fa sul vostro maglione.
Voi fate un istintivo salto indietro.
Errore.
La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio.
Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.

Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).
Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere.
Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude.
Si, ma quanto si chiude?
Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto,così è troppo largo.
Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi.
E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino.
E' questo il momento dei poussoir.
Quando Dio caccio gli uomini dal paradiso terrestre disse:
partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir.
Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna.
Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.

Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito.
Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si rrossirà.
Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai?
Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma.
Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'.
Voi direte: 'Sì'.
Con convinzione.

Ripercussioni fisiche e psichiche.
Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso.
Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.
Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori.
Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù.
Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.
In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

Un anonimo neo-papà

 

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