Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.
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Il governo portoghese, nella morsa dell'austerità, abbandona il faraonico progetto ferroviario dentro il quale è progettata la Torino-Lione. Che fine fa il Tav su scala europea?
Addio portoghese all’Alta velocità tra Lisbona e Madrid. E forse al famoso corridoio Kiev-Lisbona di cui fa parte anche la Torino-Lione. Il progetto era già stato sospeso nel giugno di un anno fa ma ieri la Corte dei Conti lusitana ha messo la parola fine alla grande opera annullando il contratto per la tratta principale, 150 km tra Poceirao e la frontiera con la città spagnola di Badajoz. Un appalto per 1,4 miliardi di euro, aggiudicato nel 2010 dal precedente esecutivo socialista. Il ministero di Economia ha confermato la priorità data alla realizzazione di reti ferroviarie transeuropee per i trasporti merci dai porti di Dines e Aveiro, per stimolare la competitività delle esportazioni portoghesi. La parte spagnola, fra Madrid e Badajoz, alla frontiera con il Portogallo, è già in corso di realizzazione. Madrid e la Ue hanno fatto molte pressioni su Lisbona perché su quel versante sono a rischio 133 milioni di euro di fondi europei.
«Lo sapevamo da un po’ che in Portogallo tirava un’aria pessima per quel progetto, e per la popolazione sotto l’austerity. Sapevamo anche che non c’era un progetto preciso. Anche a Kiev, l’altro capolinea, d’altronde, non ne sanno quasi nulla. E’ più l’Ue che premeva sul progetto. Sono infinite le prove che non serve a nulla quel corridoio», dice da una Valsusa ormai militarizzata, Nicoletta Dosio.
Ora sarà interessante capire non solo quali saranno le conseguenze sull’erario dell’annullamento, ossia eventuali penali. Ma soprattutto le ricadute sulla compagine europea dove la decisione portoghese è considerata un «problema politico». Anche in Portogallo il progetto Tgv aveva scatenato polemiche sull’utilità di una linea che avrebbe tagliato fuori pezzi di territorio dalle comunicazioni.
Tutto ciò accade proprio mentre i trasporti pubblici in Portogallo sono praticamente paralizzati dal secondo sciopero generale - con manifestazioni di protesta nelle principali città -contro l’austerità del cosiddetto piano di salvataggio da 78 miliardi concordato con Ue e Fmi l’anno scorso. La metropolitana di Lisbona e i traghetti sul Tago sono fermi da questa notte, treni e autobus circolano solo in servizio minimo. Lo sciopero è stato deciso dal principale sindacato del paese, la Cgtp, senza l’appoggio questa volta del secondo sindacato, l’Ugt, che ha invece aderito in gennaio ad un accordo con il governo del premier conservatore Pedro Passos Coelho sulla riforma del lavoro.
In tutto tre notizie, due ottime e una (per par condicio) pessima. Famose per la neve, le donne, le aurore boreali e gli orsi, Svezia, Danimarca e Finlandia sono alla ribalta per notizie che alle nostre latitudini sono fantascenza. Inizio con la brutta notizia cosi' poi si va' alla grande con le altre due: Svezia: da TecnoZoom
è uno dei paesi europei tecnologicamente più avanzati, ed in cui l’alfabetizzazione informatica della popolazione è altissima. Nonostante ciò, un problema ad un aggiornamento di un software, durante una normale operazione di manutenzione, ha portato un black-out completo di tutti domini .se esistenti al mondo (circa 900.000 in totale). Per alcuni il problema è rientrato in breve tempo, mentre altri hanno visto le tempistiche allungarsi anche ad alcune ore, a causa dell’aggiornamento della cache dei nameserver. Il problema, infatti, è stato individuato proprio nei Domain Name Server (DNS).
Danimarca: da La Stamapa
Il governo intende sperimentare un nuovo sistema, che premierà gli studenti migliori con l'accesso alla Rete durante le prove scritte. Internet è in procinto di entrare nelle scuole danesi non solo come aiuto allo studio, ma anche come strumento accessibile durante gli esami. La notizia è apparsa online sul quotidiano Politiken ed è stata ripresa dal Guardian. Per ora solo in via sperimentale, agli studenti con i voti migliori verrebbe data la possibilità di utilizzare pc connessi alla Rete, con la motivazione, dicono i responsabili, che non è necessario inibire l'utilizzo di accessori che hanno contribuito alla loro preparazione. Come precauzione contro i plagi, sono previsti controlli da parte degli insegnanti, per rintracciare le pagine Web consultate dagli allievi durante le prove scritte. Uno dei rischi probabili è che i più disinvolti con le tecnologie riescano a trovare il modo di bucare le protezioni e mettersi in comunicazione tra loro, o con persone esterne, tramite la Rete. Sorge spontaneo chiedersi come se la caverebbero nel ruolo di supervisori tecnologici i professori italiani. Per il momento, attendiamo di conoscere gli esiti dei test danesi, che cominceranno nelle scuole già dal prossimo autunno.
Ed ora veniamo ora alla vera notizia BOMBA ...... Finlandia : da Ilsole24Ore
La Finlandia rende l'accesso a internet veloce un dirittoI blog per appassionati di internet, come Techcrunch, brindano titolando: «Applausi alla Finlandia». Su Twitter, Finland è salita rapidamente tra le parole più discusse della giornata. La rete guarda alla penisola scandinava perché la Finlandia ha raggiunto un primato: è il primo Paese al mondo a rendere l'accesso a internet veloce un diritto. Il ministro dei tra sporti e della comunicazione ha fortemente voluto la legge che obbligherà le telecom a offrire la banda larga a tutti i 5,3 milioni di cittadini finlandesi. Dal prossimo primo luglio anche i residenti nelle aree più remote potranno fare conto su un megabit al secondo. Il Paese, già oggi, connette il 96% dei cittadini. In quanto a penetrazione della banda larga Danimarca, Olanda e Svezia fanno meglio. L'Italia è sedicesima, tra Spagna e Cipro (dati European competitive telecom association). L'obiettivo del provvedimento finlandese è migliorare la qualità della vita delle popolazioni remote, incoraggiare l'e-commerce e il banking online. Non finisce qui. La visione di lungo periodo è molto più ambiziosa: portare a tutti i finlandesi la connettività a 100 megabit al secondo entro il 2015. Cento volte più veloce di quella che oggi, per i cittadini finlandesi, è diventata un diritto.
In mezzo all’incredibile numero di tools introdotti con l’avvento del web 2.0 Fake Name Generator merita sicuramente una citazione. Si tratta di una semplice maschera in cui scegliere genere, nazionalità e paese di residenza per ottenere una nuova identità completa, si va da nome e cognome ed indirizzo di residenza all’indirizzo email (che verrà creato all’occorrenza), numero di telefono e carta di credito nonchè ovviamente la data di nascita. Queste false credenziali potrebbero essere usate da qualche falsificatore per creare documenti contraffatti ma molto più semplicemente per l’iscrizione a servizi online cui non vogliamo fornire i nostri veri dati. Ma i pregi del servizio non finiscono qui dato che l’identità falsa può anche essere esportata come file xml (da usarsi in Fireform, comodo plugin per Firefox che completa i form d’iscrizione a servizi in automatico) o in formato vCard (Outlook e similari).
FONTE: Download Squad
Di Muso (del 03/07/2007 @ 20:00:00 in Sport, linkato 1954 volte)
Torno a scrivervi per un evento raro che si sta trasformando in appuntamento settimanale. Superata una diffidenza ingiustificata, devo dire che mi sto divertendo molto e sto' scoprendo una motivazione e qualita' inaspettata nel calcetto al femminile.
Ricapitolando: un gruppo di ragazze e' in cerca di un allenatore per il torneo aziendale che si svolgera' a settembre a Madrid. Nella ricerca incappano anche in Charly che, capendo la nostra difficolta' estiva,di raggiungere il numero legale per fare una partita a calcetto, ci propone un allenamento con le ragazze. Effettivamente loro giocheranno il troneo a 7, mentre noi per ora giochiamo a 5, cmq anche per loro, fare allenamenti regolari non sembrano una brutta idea. Ci si accorda e . . . . . . . . . ecco le foto del primo incontro. Tutte le foto qui'
Di Muso (del 28/10/2007 @ 20:00:00 in Politica, linkato 1943 volte)
Tratto dal blog di Beppe
Allo stadio San Paolo i consiglieri e gli assessori comunali di Napoli hanno vita grama. Dispongono, è vero, di 120 biglietti anche se sono solo in 60, ma gli addetti al controllo d'ingresso non portano rispetto e li identificano ogni volta con scarso riguardo. Dopo l'accesso ai cancelli, la loro via crucis continua. All'interno dello stadio sono sottoposti alle "rudi maniere" del personale di controllo e dileggiati dagli spettatori e frequentatori "non politici". I posti che gli vengono assegnati in tribuna sono sempre di "valenza secondaria" mentre la Regione, la Provincia e altri scrocconi "spadroneggiano". Il Consiglio comunale a tutela della propria immagine ha votato un ordine del giorno. La Società Calcio Napoli dovrà assegnare ai consiglieri comunali "prioritariamente" i posti centrali in tribuna e identificarli tramite un semplice tesserino. L'ordine del giorno sottolinea in particolare che i consiglieri comunali "onorano con la propria presenza gli eventi sportivi". La concessione dei 120 biglietti fa parte del contratto di affidamento dello stadio . Perchè allora non distribuirli a sorte ai cittadini napoletani? Il San Paolo è dei napoletani non dei loro dipendenti.
Di Muso (del 17/12/2007 @ 20:00:00 in Eventi, linkato 2239 volte)
Come giudicheresti una persona ce nel 2007 gioca a FARE LA GUERRA ?
Io ho un amico che e' alla sua seconda esperienza e ce la racconta sul suo blog (OIRAD). Ho letto il suo articolo e vi riporto la sua ultima frase e il mio musopensiero. OIRAD:"...siamo solo dei ragazzi/e che non fanno altro che giocare nei boschi di casa la domenica mattina" Questa frase mi suona un po' semplicistica, come ho ribadito piu' volte sono stanco della NORMALIZZAZIONE a cui devono essere sottoposti tutti i comportamenti. Esprimo, ovviamente, solo un mio personalissimo pensiero e non una verita' assuluta. Ribadisco che non trovo NORMALE giocare alla guerrra, come non trovo normale travestirsi o (per quanto mi riguarda) fare uno sport come Kick-Boxing o correre in pista con la moto o tenere un blog . . . . . . Questo non significa che chi lo fa' e' stupido o gurrafondaio, il principio deve essere la liberta', il poter fare cio' che si vuole senza arrecare danno al prossimo e nel rispetto della legge. Quindi non siete dei ragazzi che giocano nei boschi, ma non siete nemmeno macchine da guerra, soprattutto DOVETE ESSERE LIBERI di praticare il gioco che piu' vi piace, anche se c'e' chi non e' d'accordo con voi. Successivamete si puo' parlare, ma siamo su un'altro livello, del messaggio educativo del gioco o dello sport. Messaggio e valori che ognuno di noi puo' condividere o meno, ma che nessuno puo' PROIBIRE.
Sono completamente in accordo quando si dice che i veri violenti non partecipano a questi giochi/sport, perche' la violenza gratuita, in questi casi, e' condannata dal gruppo e dall'arbitro. Molto piu' facile trovarli nei tumulti allo stadio, nell'incendiare mezzi di polizia o assaltare commissariati, dove il gruppo li incita e l'arbitro non sanziona.
In fine, quello che dieri io alle madri di chi ha perso un figlio in guerra, e' di soffermarsi sul significato di due parole: FINZIONE e REALTA'. Ricordandogli che i loro figli sono andati a FARE LA GUERRA, quella vera, la cosa piu' INSENSATA della VITA, mentre i partecipanti al SoftAir ci GIOCANO e BASTA!!
Detto cio' non vedo l'ora che il mio amico OIRAD mi inviti ad una sessione di gioco in modo da poter vedere la cosa anche dall'interno ed eventualmente poter criticare con cognizione, in fondo se non si prova come si fa' a valutare correttamente??
Questo e' un video di uno dei gruppi indicati nel suo articolo:
Di Muso (del 28/05/2009 @ 20:00:00 in Politica, linkato 2022 volte)
da voglioscendere: da espresso.repubblica.itDal ruolo dell'avvocato Mills alla social card. Dai proclami sulla sicurezza a quelli su Malpensa. Dalla crisi economica a Noemi. Così Berlusconi ha fatto della menzogna un metodo politico. Dimenticate Capodichino. Dimenticate la vicinissima Villa Santa Chiara, la sala da ballo sulla circonvallazione di Casoria, dove domenica 26 aprile il presidente del Consiglio ha festeggiato il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia. Scordatevi le incongruenze, i silenzi, le domande rimaste senza risposta e le bugie vere e proprie utilizzate dal Cavaliere per respingere le accuse mosse contro di lui da sua moglie Veronica ("Frequenta minorenni") e per giustificare l'amicizia con la giovane favorita. Per raccontare Silvio Berlusconi basta il resto. Bastano vent'anni di dichiarazioni, poi puntualmente smentite, di promesse mancate, di giudizi rivisti nel giro di due giorni. 'L'espresso' li ha esaminati tutti ad uno ad uno. E certo non si fatica a capire come mai Indro Montanelli, uno che lo conosceva bene, scrivesse: "Berlusconi è allergico alla verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla menzogna". Per poi aggiungere quasi profetico: "'Chiagne e fotte' dicono a Napoli dei tipi come lui". Ecco dunque una guida ragionata (e necessariamente sintetica) alle migliori bugie del Cavaliere. Cominciando dalle più recenti. Sentenza Mills "È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà. Se c'è un fatto indiscutibile è che non c'è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills" (19 maggio 2009). Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il versamento, prima di ritrattare, l'avvocato David Mills, lo ammette almeno due volte. "Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari". (da una lettera di Mills del 2 febbraio 2004) "Nell'autunno del '99 Carlo Bernasconi (responsabile dell'acquisto dei diritti tv, morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro". (interrogatorio di Mills, 18 luglio 2004) Malpensa, Italia "Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di perdite per Alitalia l'abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre un miliardo di euro" (4-18 marzo, 2008). "Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di Malpensa e Fiumicino" (programma del Pdl: sette missioni per l'Italia, 2008). Nell'aprile del 2009 la cordata italiana della Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa, Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati dello scalo, considerando l'indotto, sono 2.500. Sicurezza "Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza. Maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine" (programma Pdl). Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario del Siulp dichiara: "Le auto sono usurate, mancano gli uomini, gli organici sono ridotti all'osso, gli agenti che vanno in pensione non vengono sostituiti". Nella manovra finanziaria triennale sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e mezzo di euro. E quest'anno il taglio è di 931 milioni di euro. Giustizia "Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell'allocazione delle risorse" (programma Pdl). La manovra finanziaria, spiega l'associazione nazionale magistrati, prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio per mancanza dei cancellieri. Intercettazioni "Volevo un disegno di legge che limitasse le intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica amministrazione e pure degli altri reati" ('la Repubblica', 16 luglio 2008) "Auspico che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni criminali come mafia, 'ndrangheta e via di seguito, oppure che riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento esca la legge che auspico" (Intervista al Tg4, 1 agosto 2008) "Io non ho mai pensato di vietare questo strumento d'indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica amministrazione" (11 gennaio 2009, intervento telefonico a Neveazzurra) Cimici e spie "Ho trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l'immunità parlamentare!". È l'11 ottobre '96 quando Berlusconi mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo. Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria. Buttiglione parla di "uno scandalo peggiore del Watergate". Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni. Solo Bobo Maroni dice: "Più che una cimice a me pare una mozzarella, anzi una bufala". Mesi dopo si scopre che il microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali. Arriva l'onda "Avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine. L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato" (22 ottobre 2008). "Mai detto né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole" (23 ottobre 2008). Immunità per tutti "Voglio una riforma radicale. Immunità parlamentare come a Bruxelles, priorità nell'azione penale invece dell'obbligatorietà, nuovo ordinamento giudiziario con la separazione delle carriere, riforma del Csm, sezione disciplinare autonoma per giudicare i magistrati" (16 luglio 2008 di fronte agli europarlamentari). "Sull'immunità non ho mai detto niente. State facendo dei titoli incredibili". (18 luglio) Rifiuti "È una data storica per la Campania e per Napoli. Da oggi si entra in una fase di smaltimento dei rifiuti che possiamo definire industriale. Io (il termovalorizzatore) l'ho voluto fortissimamente e alla fine siamo riusciti a vararlo e farlo operare". (26 marzo 2009, Panorama del Giorno, Canale 5) Ma l'inaugurazione è solo di facciata. Quello che è partito è invece il collaudo della linea 1 che, oltretutto, il giorno successivo verrà spenta per un mese, come testimoniano le webcam puntate sull'impianto. Poi, quando il 27 aprile il caso comincia a spuntare sui giornali, Berlusconi dice: "Acerra funziona benissimo, l'inquinamento è vicino allo zero". Anche perché, come si leggerà in un comunicato del Commissariato rifiuti datato 2 maggio, solo quel giorno "inizia la prima fase dell'avviamento della seconda linea". Per la terza bisogna invece aspettare. E in ogni caso tutto il collaudo, a base di stop e go, terminerà a dicembre. Acerra, insomma, se tutto andrà bene sarà realmente in funzione nel 2010. Ville e terremoto "Sì, metto a disposizione della Protezione civile tre case per fare quello che già hanno fatto molti italiani, i quali hanno offerto 1.600 abitazioni, soprattutto case di vacanza, a disposizione delle famiglie dei terremotati" (10 aprile 2009) La Protezione civile, interpellata da 'L'espresso', non ha notizie su eventuali sfollati ospiti di Berlusconi. E anche l'ufficio stampa di Palazzo Chigi, contattato nel pomeriggio di martedì 19 maggio, non sa dire nulla. Sul terremoto e sui tempi della ricostruzione, garantiti dal Cavaliere prima per settembre e poi novembre. Social card "Ne abbiamo date più di un milione e 300 mila ed è stato un gran successo. Sono anonime e quindi non toccano la dignità di nessuno. Infatti le Poste sono state invase da un gran numero di persone che ne hanno fatto richiesta" (18 dicembre 2008) I dati aggiornati al 31 dicembre dicono però che le social card consegnate (contenenti 40 euro) erano 520 mila e che 190 mila erano prive di fondi. Con conseguente umiliazione di molti indigenti costretti a lasciare la spesa alle casse dei supermercati. Bonus bebè "Reintroduzione del bonus bebè per sostenere la natalità. Graduale e progressiva riduzione dell'Iva sul latte, alimenti e prodotti per l'infanzia" (programma Pdl). Non pervenuti. Lo ammette anche il sottosegretario, Carlo Giovanardi, che il 15 maggio spiega: "Le risorse non ci sono". I figli di Eluana "Eluana Englaro è una persona viva, le cui cellule cerebrali sono vive e mandano segnali elettrici, una persona che potrebbe anche in ipotesi generare un figlio" (6 febbraio 2009). Senza parole. La crisi psicologica "La crisi è in gran parte psicologica" (intervista al Gr Rai, 6 maggio 2009). Una settima dopo l'Istat segnala un calo del Pil record del 5,9 per cento. Da trent'anni non si vedeva niente del genere. Barack Obama "Obama ha debuttato molto bene, con grande capacità di rapporti umani. Com'è che diceva Proietti? Ah, ecco, lo sguardo 'acchiapponico'. Obama ha lo sguardo acchiapponico..." (2 aprile 2009, Ansa ore 19.05). "Berlusconi non ha mai detto quello che gli viene attribuito dalle agenzie di stampa in riferimento al presidente Obama, poiché si stava rivolgendo all'inviato di 'Repubblica', come tutti presenti hanno potuto vedere" (2 aprile, nota di Palazzo Chigi, ore 20.48). Bush pacifista "La crisi irachena avrà sicuramente uno sbocco pacifico. Se c'è qualcuno che non vuole la guerra in Iraq, questo è il signor Bush". È il 13 marzo 2003. Sette giorni dopo gli angloamericani attaccano l'Iraq. Poi arrivano gli italiani. Intanto, la guerra fa 100 mila morti in due anni, fra torture, bombe al fosforo, resistenza, terrorismo, guerra civile. Ma per Berlusconi tutto fila liscio come l'olio, a parte un piccolo problemino a Baghdad: "Ormai in Iraq c'è una vita regolare, ci sono le scuole, eccetera. Poi, certo, ci sono le cose che non funzionano: ad esempio, i semafori a Baghdad non funzionano. Ogni tanto scende uno dalla macchina e si mette a dirigere il traffico" (30 settembre 2004). Sua Altezza "L'ho detto anche a pranzo ai miei colleghi ministri, è falso come leggo oggi su alcuni giornali come 'L'espresso' che metto i tacchi: guardate!" (levandosi le scarpe davanti ai giornalisti, al vertice di Caceres, del 2002). Ma a smentirlo ci pensa uno dei suoi migliori amici: "Chi è più alto tra me e Berlusconi? Senza tacchi, io". (Mariano Apicella, La Stampa, 30 ottobre del 2003) Grandi opere "Sto trattando col mio amico Putin per aprire un corridoio negli Urali e collegarci all'oceano Pacifico" ('Porta a Porta', 11 gennaio 2006). Altro che Tav: praticamente le grandi opere sono in fase così avanzata che ormai stiamo lavorando alla Transiberiana. Lavoro, che fatica! "Guarda quanto mi fanno lavorare! Guarda quanti impegni ho!" (1 agosto 2008). Al termine di una conferenza stampa Berlusconi mostra al ministro Giorgia Meloni la sua agenda. I fotografi la riprendono e così diventano pubblici gli impegni del 30 luglio: 9.40 uscita di casa; 10 Enel Civitavecchia (ma Berlusconi non si presenta all'inaugurazione della centrale); 12 Yushchak (aggiunto a mano, secondo 'Novella 2000' si tratterebbe di una modella ucraina ventunenne); 13 Masi, allora segretario di Palazzo Chigi; 13.30 colazione per gli 80 anni di Cossiga (che però salta); 16 Previti (Cesare, pregiudicato) e telefonata a Bossi. Poi a penna sono aggiunti i nomi Manna (forse Evelina, una delle starlette del caso Saccà), Troise (probabilmente Antonella, attrice), Staderini (Marco, cda Rai); 19 Di Girolamo (Nunzia, una delle parlamentari Pdl più carine;) 19.30 Bossetti (o Bassetti); 20.30 Selvaggia; infine: "Sardegna compleanno Barbara (la figlia)". E ancora una nota a penna (per aumentare l'autostima?): "Al presidente n 1. Al presidente più vittorioso nella storia del calcio. N 1 nella storia del calcio...". Il patto con Confalonieri "Fra me e Fedele Confalonieri c'è un patto: quello di avvisarci reciprocamente qualora uno dei due rincoglionisse. E Fedele non mi ha ancora detto niente". Questa era del 29 novembre 1993. Arrivati a questo punto, forse è venuto il momento che Fedele gli dica qualcosa.
Di Pelo (del 04/08/2008 @ 18:19:47 in società, linkato 3528 volte)
In una società che sembra andare al contrario, esistono ancora persone in grado di dare una speranza, capaci di migliorare con il loro semplice esempio, la vita di tutti noi.
L’antefatto è il seguente: giovedì scorso (31 Luglio 2008) mi godevo il meritato riposo sulla spiaggia di Sottomarina di Chioggia (Ve) e precisamente nei pressi della concessione “Da Gigetto”. Erano circa le 11:00 del mattino ed approfittando della poca gente presente ,a seguito di un temporale, il gestore del bagno puliva la spiaggia con il trattore e l’apparecchiatura del setaccio a rimorchio. Lo sporco “trattenuto” dal setaccio veniva poi depositato sul bagnasciuga. Alcuni bagnanti fermavano lo zelante gestore protestando per l’uso del trattore ed il disturbo che a loro dava; nello stesso momento un altro gruppo di persone sottolineava il fatto che la sporcizia della spiaggia andava raccolta e non depositata a portata delle onde. Il nostro uomo delle pulizie da spiaggia imperterrito non batteva ciglio, sostenendo che il suo setaccio puliva la spiaggia solo da conchiglie ed alghe noiose per i piedi dei turisti e che era tutta “roba” che il mare produceva, di conseguenza poteva anche riprendersi. In una telefonata ascoltata giorni dopo nel bar dello stesso bagno, il nostro uomo delle pulizie sosteneva che erano conchiglie: solo carbonato di calcio che non si può buttare nei normali rifiuti perchè non brucia “...a zè un casino poi...al sà anca lu come èl và...” chi fosse il lui e come vada realmente non lo sappiamo neanche noi, però abbiamo capito cosa significa il cartello all’ingesso dei bagni.
"Cucina da Gigetto porkeria mista"
A questo punto, il “pulitore” si allontana e nei mucchietti di “carbonato di calcio” lasciati sulla battigia spuntano resti di sacchetti di plastica, flotte di mozziconi di sigarette qualche vetro e tra altre cose anche dei resti gommosi di un amore consumato da qualche coppia tempo prima. Nel constatare il classico degrado all’italiana, vedo che un gruppo di ragazzini che guidati da due signore, iniziano a “recuperare” tutto quello che non era proprio del mare e nel giro di pochi minuti raccoglie un sacchetto (nel luogo si chiama “sporta”) di rifuti che non sono propriamente marini.
La prontezza e la semplicità con cui questi ragazzi si sono dati da fare in un gesto così spontaneo per le coscienze di tutti ma maledettamente prigro per i più mi ha veramente colpito. Le persone che li hanno indirizzati in questa attività, anche con la giusta vena di gioco, hanno lasciato un segno in me e penso abbiano dato un grande insegnamento anche aglii stessi ragazzi. Mi rimprovero di non aver chiesto i nominativi di queste persone, sperando che si riconoscano in questa foto e mi segnalino i loro nomi per poterveli presentare “ufficialmente”.
I rifiuti raccolto sono stati, poi, riconsegnati al paladino dell’ambiente che aveva pulito la spiaggia.
Voglio ringraziare queste persone ed invitarvi ad unirvi a me, per la semplicità e la spontanetà con cui hanno : sottolineato, ripreso e riparato ad un gesto di maleducazione e di inciviltà sociale ed ambientale come quello di abbandonare rifuti al mare. Il tutto ricordandoci che bisogna salvaguardare il pianeta che abbiamo non soltanto sapendo cos’è il trattato di Kyoto o comprando i quaderni del WWF ma con piccoli gesti concreti che devono essere fatti ogni giorno.
Ringrazio ancora questi giovani eroi della nostra società, per l’ottimismo e la fiducia nel futuro che mi hanno regalato, sono loro che”governeranno” la società nei prossimi anni e anche grazie a loro che posso pensare di invecchiare in futuro sicuramente migliore del presente.
"La terra non l'abbiamo ereditata dai nostri padri, l'abbiamo avuta in prestito dai nostri figli"
questo articolo è presente anche su questi siti: www.spaziodil.eu www.oirad.com
Provengono tutti dal sito ictblog e non potro' fare a meno di comprarli :
la prima fiaba che metto Online, speriamo accolga il vostro gradimento, ed anche quello di Ste che mi ospita nel suo blog.Come tutte le fiabe che si rispettino anche questa incomincia con.....C'era una volta....
C’era una volta un piccolo paesino affacciato sul mare. In questo paesino lontano circondato dal verde e ricco di prati e alberi in fiore viveva una bambina. A causa di un malefico sortilegio, la sua vita era molto diversa da quella di tutti gli altri bambini del posto. I suoi occhi erano sempre tristi e non riuscivano in alcun modo a cogliere la bellezza delle cose e tutto ciò che osservava finiva per apparirle cupo. Così guardando il mare riusciva a coglierne soltanto l’oscurità dell’abisso oppure osservando un essere umano ne coglieva soltanto la malvagità e la crudeltà . I suoi giorni trascorrevano sempre uguali e monotoni. Raramente usciva di casa e così passava sempre le giornate rinchiusa nella sua camera stretta nella morsa della solitudine. La bambina però non era completamente sola ,viveva con il suo caro babbo che l’amava più di ogni altra cosa al mondo e non passava giorno in cui osservandola non si struggesse di dolore per lei:” Povera figlia mia!” soleva dire ”Non posso più vederla così triste, devo fare assolutamente qualcosa per lei!… Ma nulla si trovava da fare finché un bel giorno………… Un giorno il padre ,mentre era a pesca con altri uomini del villaggio, sentì parlare di un vecchio saggio che viveva sulle montagne: ”Orbeh! Non ne sapevo nulla!” pensò il padre “Potrebbe fare al caso mio, forse lui potrà aiutarmi a far ricomparire il sorriso sul viso della mia piccina!”. Detto ciò decise di andare alla ricerca del vecchio . L’indomani mattina si alzò molto presto , salutò la bambina ed intraprese il suo lungo viaggio. Fu un percorso duro e faticoso. Passarono settimane e poi mesi ma finalmente un bel dì giunse al cospetto della capanna in cui abitava il saggio e bussò alla sua porta. Il vecchio ,d’aspetto assai gentile, lo accolse con ospitalità lo rifocillò ed ascoltò attentamente il suo racconto in silenzio ed infine disse: ”Non so davvero se sono in grado di aiutarti, molto dipenderà da tua figlia,io le tenderò una mano e se lei l’afferrerà allora sarà salva e il maleficio scomparirà! Il padre fu felice delle parole e pregò il vecchio saggio di fare tutto ciò che poteva per aiutarlo. Il vecchio diede allora al padre tre scatole da portare come doni alla figlia e gli disse inoltre: ”Dovrà aprirne una alla volta ed ogni volta che l’aprirà dovrà pronunciare la parola VOLA se dopo aver aperto queste tre scatole, tua figlia non verrà spontaneamente da me, allora per lei non ci sarà più alcuna salvezza!” “Va bene ho compreso” disse il padre e dopo aver ringraziato il saggio s’incamminò verso casa con una nuova speranza nel cuore. Giunto a casa, dopo la lunga assenza, trovò la piccola rintanata nella sua stanza, la guardò e il suo cuore pianse nel vederla così triste e sola. “Povera piccola mia!” penso’ fra sé e sé il padre, andò da lei l’abbracciò ma a nulla valse il suo contatto. La piccola vedendolo disse:” Mi sei mancato papà!” ma i suoi occhi erano spenti e poco era il suo entusiasmo. Il padre allora diede alla figlia il primo dono, spiegandole esattamente quello che aveva udito dal vecchio. La bambina aprì la scatola e quand’ebbe pronunciato la parola” VOLA” davanti a lei comparve un bellissimo gabbiano ed al suo battito d’ali, si formò una scia dorata che avvolse la bambina addormentandola dolcemente e trascinandola via con sé. “Dove sono?” domandò la bambina quando si riebbe dal suo sonno . “Sei sul mare” disse il gabbiano. La bambina riconobbe il suono delle onde ma non riusciva in alcun modo a credere ai suoi occhi. Non stava vedendo l’abisso infernale, ma una limpida immensità che si cullava dolcemente scintillando nel blu e nel verde a seconda di come i raggi del sole la colpivano. ” Sembra tempestata da milioni di pietre preziose” disse la bambina incredula e si mise ad ascoltare il mare fino a cadere di nuovo in un sonno profondo. Quando si risvegliò si trovò di nuovo nella sua stanza. Il mare era sparito e la bambina corse alla finestra per guardare fuori, tutto era come prima, nessuno splendido colore solo nero e buio. Gli occhi della bambina si rattristarono nuovamente. Il padre vedendola cosi’ giù decise di mostrarle il secondo dono:” Ecco, questo é per te” disse porgendole la seconda scatola. La piccina prima si mostrò un po’ dubbiosa, poi la curiosità l’avvinse, afferrò la seconda scatola ed aprendola esclamò:” VOLA!” Subito d’ innanzi a lei si materializzò una bellissima farfalla bianca, che sbattendo le ali produsse una magnifica scia argentata ed avvolse la bimba come in un manto tra sportandola lontano come in un magnifico sogno. La bambina si trovò adagiata su di un morbido tappeto verde:” Che bello” disse accarezzando i soffici steli d’erba che le solleticavano la pelle. La farfalla le si avvicinò e disse:” Questo, piccola, é un prato; quelli colorati sono dei fiori, avvicinati e prova ad annusarli”. La piccola fece come la farfalla le aveva detto;” Oh, che profumo meraviglioso! Io non avevo mai visto l’erba così verde e luminosa, l’ho sempre vista avvizzita ed arida, é bellissima “. La bambina continuando a ripensare a quella meraviglia, si addormentò cullata dal vento e accarezzata dal profumo del prato e dai petali dei fiori. Quando si risvegliò era ancora nella sua camera ,come la volta precedente andò di corsa alla finestra e ……Tutto era ancora buio e spento. La bimba iniziò a piangere ed a nulla valsero gli sforzi del padre per farle tornare il sorriso. “Piccola mia, hai ancora un dono” ma la bambina a queste parole s’infuriò “ No!!! ”disse “Non voglio più alcun dono, tutto é magnifico quando apro le scatole, ma quando ritorno nella mia stanza tutto é uguale a prima, cosa cambia? No! Non voglio risvegliarmi e soffrire di nuovo!”. Il padre allora la baciò dolcemente e carezzandole la nuca disse:” Piccina mia, so che é difficile e che hai paura, però devi superare il tuo dolore ed andare avanti, solo così tutto sarà più bello!.” La bambina annuì ed asciugandosi le lacrime decise di aprire il terzo dono. Appena l’ebbe aperto e pronunciata la solita parola VOLA d’ innanzi a lei apparve una maestosa aquila reale, circondata da un bellissimo alone rosso fuoco, che avvolse la bambina in un abbraccio sicuro ed addormentandola la trascinò nuovamente via. Quando si risvegliò la bambina volava libera in un’immensità azzurra, tutto era leggero, sfiorava con le braccia dei morbidi batuffoli bianchi e rise, rise di gioia. L’aquila le si avvicinò e le disse:” Questo é il cielo, queste sono le nuvole”. “ C I E L O! “ Ripeté la bambina estasiata ed intanto volava. “ Oh! Guarda il mare, il prato, li riconosco…e quell’immensa macchia gialla laggiù cos’é ? ” “ E’ un campo di grano” “ E quell’ammasso grigio cos’è ? “ Domandò la bambina sempre più curiosa. “ E’ una montagna” rispose l’aquila. “ Voglio avvicinarmi” e così fece, fino a toccarne la cima più alta “brrr che freddo! Cos’é questa cosa tanto fredda e tanto lucente che abbaglia la mia vista?” “ E’ la neve “ rispose l’aquila. La bambina era senza fiato, voleva volare e volare ancora, voleva vedere e scoprire tutte le meraviglie del mondo, poi si buttò in picchiata e l’aquila per un attimo la perse di vista per poi ritrovarla che passeggiava tra un filare di cipressi. “ Gli alberi sono verdi, hanno folte chiome, io non lo sapevo, avevo paura di loro li vedevo come brutti spettri pronti a prendermi e a portarmi via “ disse la bambina all’aquila quando questa l’ebbe raggiunta. L’aquila si commosse alle parole della piccola e sbattendo le ali le disse:”Guarda!”… Il cielo da prima azzurro divenne poi una tonalità infinita di colori: giallo, rosso, rosa e poi giù, più giù fino a divenire una immensità blu cobalto senza fine. La bambina era estasiata, mai nella sua vita aveva visto qualcosa di così bello. “ Hai visto il tramonto piccola, il sole che ci lascia per riposare ed ora quella che vedi é la luna la signora della notte con le sue ancelle, le stelle”. La bambina guardava il cielo e le sue luci e se ne stava con il naso all’insù quando……Improvvisamente si ritrovò nella sua camera. Questa volta si avvicinò lentamente alla finestra, chiuse gli occhi per un attimo e fece un profondo sospiro…intanto a suo padre parve di vederla sorridere. La bambina si accostò a suo padre lo abbracciò e gli disse:”Papà voglio andare a trovare il vecchio saggio che ti ha donato le tre scatole, voglio ringraziarlo per avermi permesso di vedere il mondo come ogni altro bambino lo vede. Ora infatti guardando fuori dalla mia finestra e chiudendo gli occhi, con il mio ricordo posso vedere ogni sorta di colore: il verde, il blu, il bianco…e la mia giornata ora é più viva e più bella!”. Il padre ricordando le parole del vecchio “<….Tua figlia dovrà venire spontaneamente da me e solo allora per lei ci sarà salvezza>” Si rallegrò ed acconsentì alla partenza della figlia. La bambina s’incamminò alla ricerca del vecchio saggio. Il percorso fu ancora più duro di quanto lo fosse stato per suo padre, tutto le sembrava nemico: gli alberi le parevano enormi fantasmi ed il cielo con le sue scure nubi e le sue tenebre la minacciava di continuo. Ma la bambina non si perdeva d’animo e ogni volta che lo sconforto l’assaliva pensava al gabbiano, alla farfalla, all’aquila e ai suoi viaggi in loro compagnia e tutto appariva all’istante più bello. Cammina, cammina, finalmente giunse alla capanna del vecchio saggio; stava per bussare quando la porta si aprì e una voce gentile le disse:”Vieni pure avanti, ti stavo aspettando, sapevo che prima o poi saresti venuta.” La bambina entrò. Davanti a lei si trovò un anziano signore, sinceramente non se lo aspettava così, il viso emanava calma, semplicità e tanta dolcezza. “ Com’é possibile?” pensò la bambina “ io negli uomini vedo solo la parte peggiore ma in lui colgo solo la bontà”. Il vecchio intuì i suoi pensieri e le disse:” Piccina, piccina é vero che per il tuo maleficio tu vedi solo il male, ma ricorda che tu puoi vedere ciò che vuoi, basta crederci davvero". La bambina non capì di cosa il saggio stesse parlando e lo guardò con aria interrogativa. Egli sorrise e porse un fiore multicolore alla piccola. “Questo é per te” le disse “ tienilo sempre vicino al tuo cuore e lui ti permetterà di vedere ciò che vuoi….tutta la bellezza”. La bambina rispose:” Caro vecchio saggio ti ringrazio per questo dono e per gli altri che tu hai dato a mio padre, sei stato davvero gentile con me e io sono venuta fin qui per conoscerti: ringraziarti e chiederti di sciogliere il mio maleficio…..” “ Oh come t’inganni piccola mia, i doni che ti ho dato erano già tuoi, appartenevano a te e a te soltanto, io non posso scioglierti dal sortilegio, solo tu lo puoi fare e sappi inoltre che tu non sei la sola a vivere così, a tanti altri bambini é toccata la tua stessa sorte”. “ Ma io credevo che….cosa posso fare?” “ Pensa alle mie parole e conserva il fiore vicino a te, tutto si chiarirà vedrai”, La bambina prese il fiore diede un bacio al vecchio e s’incamminò per la sua strada. La via del ritorno fu altrettanto difficile. Incontrò persone false, aride di sentimenti pronte a rubarle anche solo quel poco che possedeva, il suo bellissimo fiore. Una sera la bambina, stanca di camminare si sedette ai piedi di una grande quercia, prese il suo fiore lo strinse a sé e gli disse:” Fiore mio, mostrami il vero aspetto della quercia sotto cui mi sono seduta” e questa divenne maestosa e bella, anziché spettrale come gli occhi della bambina l’avevano vista poc’anzi. Mentre era assorta nella contemplazione della quercia, le sue orecchie sentirono una melodia che pian piano si avvicinava sempre più. Ora vedeva un bambino piccino quanto lei che si avvicinava cantando una simpatica canzoncina. La bambina prese il fiore e disse:” Ti prego mostrami quel bambino com’é veramente, fa che io non veda solo il suo lato peggiore, é piccolo quanto me….oh ti prego fiore!" Il bimbo si avvicinò e le sorrise e lei vide il suo sorriso e i suoi magnifici occhi azzurri con il colore del mare e del cielo che già tanto amava. “ Ciao bambina ti sei persa? “: “ Ciao, no non mi sono persa sto tornando da un viaggio” “ Da un viaggio? Tutta sola?” “ Si “ disse la bambina. “ Cos’é che tieni stretto nelle mani?” Domandò il bambino incuriosito. La bambina non sapeva se fidarsi, in molti avevano provato a portarle via il suo preziosissimo fiore, tuttavia decise di mostrarlo al bambino e gli disse:” E’ un fiore colorato”. “ Che bello! “ Disse il bambino e si sedette ai piedi della quercia e per un attimo rimase ad osservare in silenzio quella bambina ed il suo strano fiore. Poi incominciò a parlare, ma ora nella sua voce c’era un filo di tristezza :“ Sai bambina” disse “ sono contento di averti incontrato, io viaggio sempre solo, non ho una meta e per la prima volta riesco davvero a stare vicino a qualcuno e a parlare. Per la prima volta davvero non mi sento solo”. “ Oh “ pensò la bambina e subito guardò il fiore che teneva nella mano e le venne un’idea. “ Tieni” disse porgendo il fiore al nuovo amico “ non ho nient’altro da poterti donare se non quest’umile fiore che ti potrà rallegrare con i suoi colori e ti potrà accompagnare nel tuo viaggio, così non sarai più solo”. Il bambino non sapeva se accettare il dono, poi guardò gli occhi della bambina e vi vide una luce speciale e così acconsentì e prese con sé il fiore che già tanto gli piaceva e un calore sconosciuto si diffuse nel suo cuore. La bambina si sentì felice come non mai ed improvvisamente si accorse di riuscire a vedere il mondo a colori . Alzò gli occhi al cielo e vide l’azzurro, guardò il prato e vide il verde, vedeva la bellezza anche se il fiore non era più vicino al suo cuore. Allora capì le parole del vecchio, lei doveva imparare a credere in se stessa e negli altri. Il maleficio era davvero svanito perché lei non credeva più nella sua esistenza. Il fiore colpito dai raggi del sole o forse dalla felicità che i due fanciulli emanavano, esplose in una moltitudine di colori che inondarono il cielo, creando un magnifico arcobaleno. I due bambini si presero per mano e s’incamminarono verso quell’arcobaleno che gli avrebbe condotti in un nuovo mondo pieno di colori e di serenità, lo sapevano perché ora ci credevano entrambi davvero.
FINE
Questa Storia è concessa del suo scrittore: Sormani Sabrina Illustrazioni a cura di : Tonicello Valentina Ogni divulgazione anche parziale deve essere autorizzata dagli autori
Di Muso (del 19/03/2008 @ 14:12:54 in Vendesi, linkato 6076 volte)
Postato la prima volta il 14/05/2007 letto 114 volte, lo ripropongo a quasi un anno di distanza (aumentato per portarlo al primo posto tra i piu' letti SONO DISONESTO), con modifica del prezzo e possibilita' di permuta con moto Enduro.
Sono disperato ma devo, dopo 5 anni di onorato servizio, sono costretto a vendere la mia bella bimba, anche perche' ne sta' arrivando uno vero, io e il mio zainetto non potremo circolare su due ruote per un po' di tempo!!
Moto Borsa Tuta Pelle Pioggia Caschi Stivali X2 persone
INCREDIBILE VENDO TUTTO !!!!!!!! MOTO PIU' ACCESSORI PER 2 PERSONE !!!!!! Piu precisamente per una coppia (visto che io e il mio zainetto DOBBIAMO smettere per un po' ! ! ! !) ECCO I NUMERI: 1 Moto 3 Borse 4 Tute 2 Caschi 1 Stivali 2 Guanti 2 Paraschiena 1 Giubbotto VENDO TUTTO IL PACCHETTO A 4800 EURO !!!!!
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Il massimo sarebbe vendere tutto in blocco, alternativamente vendo il pacchetto diviso in due : 1- Moto e accessori moto 3800 euro tratt. 2- Abbigliamento per moto 1200 euro tratt.
Il 9 Febbraio sono stati pubblicati i dati Audipress riguardo i giornali, settimanali, mensili e supplementi piu' letti in Italia nel 2011. Inutile a dirsi ci piace il calcio e basta. Questo un estratto della classifica:
LA GAZZETTA DELLO sport |
|
4.377 |
LA REPUBBLICA |
|
3.523 |
CORRIERE DELLA SERA |
|
3.430 |
LA STAMPA |
|
2.321 |
CORRIERE DELLO sport - STADIO |
|
1.866 |
IL MESSAGGERO |
|
1.607 |
IL RESTO DEL CARLINO |
|
1.333 |
IL SOLE 24 ORE |
|
1.179 |
IL MATTINO |
|
1.109 |
TUTTOsport |
|
1.074 |
LA NAZIONE |
|
936 |
IL GIORNALE |
|
746 |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |
|
703 |
IL GAZZETTINO |
|
604 |
IL TIRRENO |
|
594 |
IL SECOLO XIX |
|
541 |
LA SICILIA |
|
478 |
L'UNIONE SARDA |
|
461 |
GAZZETTA DEL SUD |
|
439 |
LIBERO |
|
422 |
Sinceramente non ho quasi mai comprato la Gazzetta dello sport se non quando sono in ferie dal MONDO. Sara' anche per questo non rientro nella media dell'Italiano . . . . . . e a volte ne sono fiero.
I parenti, dopo ormai un decennio, ancora non comprendono a pieno di cosa mi occupo, diciamo che mi descrivono come "quello che lavora con i computer".
In verita' mi occupo di programmazzione dal 1998, sono passato tra linguaggi e tecnologie differenti (se avete voglia c'e' il curriculum) ed attualmente sono parte di un team che sviluppa soluzioni per Banche. Sono proprio queste, le banche, che ahnno modificato la mia vita. Infatti, subito dopo gli studi, ho intrapreso la mia vita lavorativa in Svizzera, daltronde quando ho detto che le banche mi hanno cambiato la vita..........
Cmq a parte il lavoro sono quasi sposato e quasi padre, gia' . . . . . . . come diceva la mia maestra delle elementari "Non porta mai a termine le cose!!", ma questa volata mi sa' che non ho alternative.
E poi mi piace: stare con gli amici, la cucina e cucinare, bere del buon vino, ridere, Elisa e le donne, i concerti rock, il PC, il viaggio, gli indovinelli, rischiare, fotografare con la digitale, i fumetti, il calcetto, le nuove idee, i rustici in campagna, il mio lavoro, un avversario più forte, il gelato alla frutta, le mani curate, il treno, le scarpe da tennis, il cinema, le vecchie foto, organizzare le cose, la lealtà su tutto, Milano, i prezzi d'affare, le moto, la famiglia, le divagazioni, i vecchi.
Invece non mi piace: lo sport guardato, l'orologio da polso, i viscidi, mangiare con le mani, le punture di insetti, veder piangere, perdere, le fregature, l'ipocrisia, la maleducazione e i soprusi, buttare la spazzatura, le cose fatte male, gli obblighi in generale, i film horror, la noia, l'ingiustizia.
Di Muso (del 24/05/2007 @ 11:23:19 in Sport, linkato 1871 volte)
MILAN CAMPIONE
E SONO 7
A parte fare i complimenti alla squadra ed essere molto contento per il risultato, rimango sempre della mia idea riguardo al calcio. Cmq non e' su questo che volevo scrivere, onore ai campioni ma vorrei far notare a tutti questa foto ed avere magari dei commenti:
"IO APPRTENGO A JESUS"
Io credo che a sto giro Kakaà ha esagerato un attimino. Per essere in una finale di champions, vinta, credo che il messaggio sia un po' forte e anche ambinguo, cosa voleva trasmettere realmente?
A parte che tutti quelli che ci credono appartengono a Gesu' e, per loro, anche quelli che non ci credono gli appartengono. Io pero' la vedo piu' una maglietta tipo kamikaze che si sta facendo saltare in aria con scritto "Io appartengo ad Allha". Ma da un giocatore di calcio come lui mi sarei aspettato un piu' generico "Io appartengo allo sport" oppure al Milan addirittura potrei capire Galliani o Berlusconi ma cosi' in alto NO!
Ho preso una decisione, anche io da oggi giochero' con una magliettina sotto che esprime quello in cui credo veramente e che recitera':
"IO CREDO IN ME STESSO"
Di Admin (del 11/05/2007 @ 11:21:46 in Sport, linkato 2018 volte)
Vi consiglio la seguente lettura:
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/sport/calcio/capobianco-accusa/capobianco-accusa/capobianco-accusa.html
MOLTO, MOLTO interessante.
Come al solito il marcio non e' solo in superficie, se si scava un pochino e si ha la pazienza di aspettare sulla riva del fosso, prima o poi i cadaveri passano. Ecco cosa e' successo oggi grazie a Repubblica.
Contrariamente a quanto pensate, non voglio sparare sulla JUVE, è diventato troppo facile. Vorrei esporre un mio pensiero per vedere cosa ne pensano gli altri, cioè voi.
Pensate che si possa continuare a giocare un campionato con le regole attuali? E se la risposta e' no, che cosa cambiereste?
Io ho un paio di proposte:
1. Ridurre il tempo a 30 min. effettivi di gioco
2. Uscita dal campo per un tempo stabilito di un giocatore in caso di cartellino
3. Cartellino giallo dopo 3 falli o diretto per falli “pesanti” dopo 2 gialli sostituzione obbligatoria
4. MOVIOLONE in campo con il quarto uomo
5. In caso di simulazione o violenza o reazione, rosso diretto 6. Il calcio e' uno sport quindi nessuna squadra puo' essere a scopo di lucro e quindi quotata in borsa
OK avevo detto un paio e mi sono fatto prendere la mano.
Dimenticavo di dire che un bel annetto di STOP per il campionato di A e B sarebbe anche un toccasana.
from jugsalerno
Per Linux: Nel file startup.sh sostituire la seguente riga : exec “$PRGDIR”/”$EXECUTABLE” start “$@”
con:
JPDA_TRANsport=”dt_socket” JPDA_ADDRESS=8000 exec “$PRGDIR”/”$EXECUTABLE” jpda start “$@”
Per Windows: Nel file startub.bat sostituire la riga: call “%EXECUTABLE%” start %CMD_LINE_ARGS%
con:
SET JPDA_TRANsport=”dt_socket” SET JPDA_ADDRESS=8000 call “%EXECUTABLE%” jpda start %CMD_LINE_ARGS%
Per entrambi i sistemi operativi non sono necessarie le prime due righe, ma vanno inserite se non si vuole che vengano considerati i valori di default che sono quelli usati nell’esempio.
Per entrambi i sistemi operativi per utilizzare Eclipse in debug bisogna:
1) Aprire Eclipse (e questo mi sembra il minimo ) 2) cliccare sul menù RUN, poi su DEBUG 3) Selezionare la voce REMOTE JAVA APPLICATION, cliccare col pulsante destro su di essa e selezionare NEW 4) Nella prima scheda (CONNECT) si deve selezionare un progetto, assegnare un nome ed assegnare le proprietà della connessione che sono l’indirizzo e la porta dell’applicazione, che può essere anche localhost nel caso in cui si voglia testare applicazioni web in locale. 5) Mentre nella seconda scheda (SOURCE) inserire i sorgenti di cui si vuole eseguire il debug. Il progetto selezionato nella prima scheda viene incluso in automatico e lo trovato espandendo la cartella Default nell’albero presente nella scheda. 6) Premere su APPLY. 7) Premere DEBUG per iniziare. Ora possiamo utilizzare normalmente le funzionalità di debug (inspect, breackpoint, evalutate, etc…) di Eclipse come se la nostra applicazione fosse in locale.
Di Muso (del 11/02/2009 @ 10:37:06 in Tecnologia, linkato 13661 volte)
E' un po' di tempo che volevo scrivere questo articolo e oggi finalmente ne trovo il tempo. Sono passati diversi mesi dall'apertura del Bertola Outlet ad Ossona, pubblicizzato come l'outlet dell'elettronica. Ovviamente essendo un outlet ed essendo vicino a casa e trattandosi di elettronica (dai televisori ai frigo passando da cellulari, computer e piani cottura) non ho potuto esimermi da farci un accurato sopralluogo. Da all'ora le mie visite sono state tanto sporadiche quanto minuziose nei controlli. Da subito la cosa mi sembrava poco chiara, sopratto i prezzi non avevano nulla dell'outlet, anzi sembravano piu' alti, anche il personale era poco competente, soprattutto nel reparto tv. Cmq non volendomi far prendere dalla prima impressione, faccio appunto visita al Bertola piu' volte, per la precisione ogni volta che devo comprare qualche cosa di inerente, tanto per avere una campana in piu', un dato in piu' per valutare. Arriviamo per questo ad oggi, quando veramente sono letteralmente esploso!!!! Da tempo cercavo un cellulare dual sim, ed ecco finalmente un'offerta ghiotta, il Samsung SGH-D880 ( qui' la recensione), in offerta nei negozi Iper a 169euro. Sbirciatina su internet, prezzo piu' basso 159euro. Bhe per 10 euro non avere gli sbattimenti di spedizione ed eventuali problemi nel rifutare merce bacata, decido per l'acquisto. . . . . ma . . . . . mi dico, "perche' non fare un salto al Bertola?". Ovviamente entro spedito e mi dirigo velocemente al reparto cellulari, non voglio perdere tempo, arrivo al bancone, cerco il ripiano dei samsung e. .. .. . . .eccolo!!!! Trovato!!! Samsung D880 dual-sima al singolare prezzo outlet diiiiii...... 260 EURO !!!!!!! HA HA HA HA !!!!! Esplodo in una risata fragorosa che attira l'attenzione del commesso, mi guarda con aria interrogativa e non posso fare a meno di dirlo, questo e' il prezzo outlet? 100 euro di differneza con un supermercato?? Se va bene potro' recarmi al Bertola per far giocare mio figlio sulle scale mobili!!!! Cmq ho capito che il prezzo outlet non e' su tutto, ma solo sugli articoli con il logo Bertola in BLU!! Quindi il negozio e' un normalissimo negozio di elettronica che effettua degli sconti su alcune merci, solitamente di seconda scelta. Facendo un'analisi del tutto personale, scopro perche' Bertola, da deposito, magazzino di smistamento verso milano e' diventato anche un negozio di elettronica. Da tempo vedevo i camioncini di quella famosa catena la Darty, che facevano la spola dal Bertola ai negozi ufficiali. Da qui' il passo e' veramente breve, i tir arrivano al magazzino, scaricano per i furgoni Darty che portano la merce al negozio per esempio di milano, quindi perche' non sballare il materiale e venderlo direttamente al Bertola? Magari lo chiamiamo outlet cosi' involgiamo la gente e il gioco e' fatto. La domanda che sorge spontanea e' la seguente, se il materiale venduto dal Bertola non ha i costi di tra sporto dal Bertola stesso al negozio finale, essendo diventato negozio il magazzino, perche' gli articoli in vendita, nella migliore delle ipotesi, costano come dalle altri parti???? Risposta aperta e specifico che a parte il confronto prezzi, il resto della storia sono mie deduzioni. Voto globale al Bertola Outlet .....gravemente insuff!!!
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