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Il linguaggio politico e' concepito in modo che le menzogne suonino sincere e l'omicidio rispettabile, e per dare una parvenza di solidita' all'aria

George Orwell
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Muso (del 02/12/2008 @ 14:45:59, in Informatica, linkato 4620 volte)

Con l'uscita della versione 6.0 beta di NetBeans, si fa più stretto il legame tra i siti ufficiali Sun Microsystems e NetBeans, e diventano sempre più attuali alcuni articoli che fanno riferimento alle nuove caratteristiche introdotte dall'IDE open source per Java e non solo.

Tra questi, un contributo scritto in agosto da Winston Prakash e aggiornato poi da Beth Stearns mostra come usare NetBeans 6.0 e i Visual Web tool per la scrittura di applicazioni che si connettono a tabelle di database con i componenti visuali data provider, e poi utilizzare l' API Java Persistence (JPA) per effettuare operazioni CRUD, acronimo di Create, Read, Update, e Delete.

Il tutorial è diviso in due parti: la prima arriva fino alla connessione con tabelle del database, mentre la seconda, ancora non disponibile, approfondirà le operazioni di aggiornamento delle tabelle (add, update, e delete); non mancano i consigli utili per sfruttare al meglio le caratteristiche di NetBeans e dei suoi componenti dedicati al Web.

Per chi necessita di un'introduzione allo sviluppo visuale per il Web, esiste un altro tutorial intitolato Developing a Web application, che, in una mezz'ora circa di esercitazione guidata, porta a creare l'applicazione ed aggiungere qualche funzionalità come l'uso di una casella combinata in sostituzione di una casella di testo.

Gli argomenti correlati non finiscono qui, la piccola Knowledge Base di NetBeans deve ancora crescere, ma già adesso gli argomenti non mancano. Oltre ai database, si affrontano tematiche come lo sviluppo per dispositivi mobili, quello per Java EE, e l'ormai immancabile Ruby.

Tratto da  Programmazione.it  --  Scritto da Davide Panceri il 26-09-2007

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Di Muso (del 02/12/2008 @ 14:25:55, in Tecnologia, linkato 2557 volte)

Vi consiglio di fare una visitina al sito di Crunchvision . . . . . . . . . . . cosa fanno?????

Il sottotitolo spiega tutto "DataBase Of Technology Companies" , sono censite tutte (o quasi) le start-up mondiali. Certo l'Italia non e' messa benissimo, pero' a colpi di ZOOM arrivi a vedere qualche cosina!!!

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Di Muso (del 02/12/2008 @ 13:01:37, in società, linkato 1633 volte)
Ieri stavo comodamente seduto in poltrona dopo sole 14 ore di lavoro e . . . . . . . . . . . BOOOM!!!
Mi becco questo spot / tranvata e senza entrare nel merito di chi ha torto o ragione
voglio solo sottilinare come e' stato impacchettato lo spot,
come mai niente di simile per altre belle iniziative di questo governo????
Certo che si sono proprio incazzati quelli di sky!!
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Di Muso (del 29/11/2008 @ 18:21:50, in Informatica, linkato 6452 volte)

Ovvero: ma cos'è sto Spring, che ne parlano tutti?!?

A volte, si sente dire che:
  • Spring è un altro MVC (stile Struts), 
  • oppure che è una implementazione di AOP.
  • o ancora, si liquida dicendo che è una libreria, senza specifiicare che fa.

Queste cose sono vere ma non danno il quadro completo della situazione.

Vediamo di capire, in breve, di cosa si tratta veramente.

Il Framework Spring viene aescritto per la prima volta dal libro di Rod Johnson:
"J2EE Expert One-on-One J2EE Development without EJB".
Il libro è il seguito di un altro libro ("Expert One-on-One J2EE Design and Development") in cui si cerca di aiutare gli sviluppatori Java a gestire correttamente lo sviluppo utilizzando J2EE.

La Java2 Enterprise Edition è, come è noto, la piattaforma definita da Sun per la realizzazione di applicazioni Java di classe Enterprise.

I punti cardine sono:
  • uno strato Web, composto da JSP e Servlet, per il front-end,
  • e uno strato EJB, di back-office, che contiene i cosiddetti "business object"
In teoria, separare la logica di business  dalla presentazione, è una buona idea.
L'avere un contenitore, che fornisce dei servizi come le transazioni, e ne gestisce il ciclo di vita, è una ottima idea.

Gli EJB soffrono però di una grande complessità. Sono difficili da capire, e pesanti da implementare.

Nella pratica, molti progetti hanno avuto problemi a causa di un uso scorretto degli EJB.

Nel suo primo libro, Johnson ha cercato di spiegare come sviluppare applicazioni
utilizzando correttamenet il J2EE
(EJB compresi).

Nel suo secondo libro, invece Johnson va più avanti e propone lo sviluppo J2EE ma senza utilizzare gli EJB.

O meglio, più correttamente, senza forzatamente incapsulare la business logic negli EJB.

Gli EJB rimangono utili, ma sono per certi scopi.

Invece, per i Business Object, Johnson, riprendendo una scuola di pensioro diffusa, propone di usare dei POJO.

POJO è un termine terribile e suggestivo nello stesso tempo.

Terribile perchè è un "non termine": un POJO è una classe java semplice, senza ammennicoli.

POJO significa infatti Plain Old Java Object (Vecchio Semplice Oggetto Java).

E' suggestivo  però, perchè evoca la semplicità come un qualcosa in più.

Non era infatti "less is more" il motto di Java (1.0)? Ho ancora il whitepaper di Java, da qualche parte, che fa una grandissima sviolinata al riguardo.

I POJO però sono troppo semplici, e per essere gestiti correttamente,
hanno bisogno di inizializzazione, gestione dipendenze e altri aspetti.

Per gestire i POJO, Johnson propone il framework Spring, fresco e leggero come l'aria primaverile  (anche se a mio avviso, nella versione 2.0 quest'aria diventando un po' afosa...).

In pratica Spring è un framework che permette di sostituire il contentitore di EJB J2EE, e di fornire a dei POJO servizi similari a quelli offerti dal J2EE, ma senza EJB.

In realtà, ci sono molte altre idee innovative in Spring , come l'Inversione del Controllo, l'uso intensivo di Unit Test eccetera.

Tra le numerose funzioni offerte, c'è anche un semplice framework MVC, l'Aspect Oriented Programming, l'integrazione con una gran quantità di tecnologie (Hibernate per esempio viene usato spesso insieme a Spring).

In tutto sempre condito da una grande semplicità di gestione.
tratto da JavaJournal

Quindi vi consiglio anche di legervi questoi "Spring MVC, Inversione del Controllo e Dependency" Prima Parte e Seconda Parte su Java Italian Portal
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Di Muso (del 27/11/2008 @ 19:19:57, in Lo sapevi che , linkato 1616 volte)
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Di Muso (del 26/11/2008 @ 20:30:00, in Lo sapevi che , linkato 4304 volte)

Il titolo sembrerebbe ironico, invece vuole solo mettere in evidenza la forma sferica della biowashball  e rimando al prossimo se si tratta di bufala o meno.
Iniziamo con l analizzare il nome, che ci dira' piu' o meno di cosa si tratta:
  BIO-WASH-BALL
  BIO = biologica
  WASH = che lava
  BALL = palla
 
  PALLA-BIOLOGICA-PER-LAVARE . . . . . . semba interessante!!!

Vediamo prima di tutto a cosa serve : biowashball e' un sostiuto del tradizionale detersivo.

Detto cosi' non sembra nulla di particolare, abbiamo avuto il Bolt, il Vanish e un'altra mezza dozzina di ultrainquinanti alternativi al primo e unico amore Dash.
Proprio qui' sta il punto, l'inquinamento!!!!
Per questo la biowashball e' GRANDE, non inquina e fa' lo stesso lavoro del detersivo.
Incredibile??? Effettivamente si'!!! Pero' questo e' quello che prometto sul loro sito !
Quindi bando alle ciance e descriviamo il prodotto, prima di tutto il principio di funzionamento, spero di non essere l'unico che dopo le prime 3 righe di questo post si e' chiesto "Ma come diavolo funziona?", vediamo cosa ci dice il sito della casa madre :

Funzionamento della Biowashball : ..... Sono i potenti raggi infrarossi emessi dalle ceramiche della Biowashball che disgregano le molecole d'idrogeno dell'acqua per aumentare il movimento molecolare. Questa azione dona all’acqua una grande capacità di penetrazione e aumenta il suo potere lavante. La Biowashball emette ioni negativi che indeboliscono l'aderenza dello sporco ai tessuti, rendendone facile la rimozione senza ricorrere ai detersivi. La Biowashball ha un pH di circa 10 che è equivalente a quello di un normale detersivo chimico. Questo permette un efficace trattamento di macchie grasse, organiche o chimiche. La Biowashball elimina i composti cloridrici nell'acqua e diminuisce la sua pressione superficiale, aumentando così il suo potere pulente. In ultimo, la Biowashball elimina i germi patogeni nell'acqua della vostra lavatrice, dandovi tessuti puliti e salubri. Biowashball ha un effetto antibatterico ed elimina i cattivi odori.

 Cavolo!!!! Tutto con una pallina? Sono impressionato!! Sopratutto dai raggi infrarossi emessi dalle ceramiche, neanche fosse un pezzo dell'occhio di Mazzinga. Poi mi attrezzo e penso che sul WWW trovo sicuramente qualche info in merito. Infatti ecco cosa trovo a questo link  La Bio-Ceramica, o melgio, l’amalgama di questi materiali emette FIR (Raggi infrarossi a distanza). Vi consiglio di leggerlo tutto e' molto interessante, sembra un trattato di esoterismo ma confortato da prove scentifiche . . . tutti emettiamo onde FIR.
Cmq la sostanza e' che molte cose vengono prodotte con brevetto FIR e da studi effettuati fanno tutte bene o aiutano a stare bene, tra queste cose troviamo appunto le Bio-Ceramiche che si trovano dentro la pallina magica e che fanno effettivamente tutte quelle reazioni chimiche che vengono descrtte dal produttore.
Proseguo con un elenco (sempre dal sito) delle mirabolanti qualita' della pallina targata CH, . . . . . . . .non lo avevo detto??? Ebbene si' e' svizzera!!

Durata : Può essere usata per 3 anni su una media di un lavaggio con 4kg di carico al giorno. Per preservarne l'efficacia, basta posizionare la Biowashball al sole per un'ora al mese, per rigenerarne le microsfere di ceramica.

Antiallergica: eliminiamo infatti i residui dei detersivi che rimangono nei vestiti

Antibatterica: la sfera elimina i germi patogeni.

Ecologica: non utilizzando tensioattivi eliminiamo le conseguenze di questi nelle acque...non mi voglio dilungare su questo argomento (sterilità dei pesci, schiuma, abbassamento della tensione superficiale dell'acqua con conseguente morte degli organismi che si muovono in superficie, ecc ecc).

Economica: costa solo 35 euro e dura circa tre anni...dimenticavo!! I vestiti si lavano al massimo a 50 °C...diminuisce anche la bolletta!! Salvaguardia dei colori: lo sbiancamento dei tessuti è causato dal cloro presente nei detergenti.

Questo il video di presentazione:

C'e' anche un video comparativo con un prodotto simile ma definito "FAKE" interessante vedere la reazione chimica dovuta alla bio ceramica.
Alla fine di tutto cio' ci danno anche un piccolo suggerimento

Suggerimento : La Biowashball può anche essere posta nel frigorifero, aiuterà a mantenere freschi frutta, verdura, carne e pesce.

Ci manca solo che sia commestibile!!!!!!
Una sola domanda . . . . . . . . . ma e' fatta di plastica? La risposta e' SI !!!
Questa e' la pecca!! Per la precisione e' fatta di "ADFLEX X 100 G"  cioe' polipropilene che ha un indice di reciclabilita' pari a 5 (per essere chiari il PET e' a 1), quindi non molto BIO . . . . ..  pero', se mettiamo sul piatto della bilancia che per 3 anni eviti di inquinare sia con detersivo che con i contenitori del detersivo stesso, possiamo promuovere l'iniziativa.

Dimenticavo dopo tutta questa filippica di dirvi il prezzo, che poi e' il banco di prova di tutti i prodotti.
Viene venduta a 69.00 CHF franchi svizzeri che al cambio odierno sono piu' o meno 47 euro, pero' su HAO PI la vendono a 35. La potete comprare su "HAO-PI" per i fuori svizzera e su "Au Panier Vert"  per la svizzera.
Dulcis in fundo un sito dove l'hanno provata e dicono essere una bufula proomiseland .
Detto questo non mi resta che investire 35 euro e provare con mano la bio-wash-ball nel frattempo seguo il consiglio dello scetticoforum e piazzo due belle palline da tennis nella lavatrice.

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Di Muso (del 01/10/2008 @ 12:02:22, in Personali, linkato 1607 volte)

Finalmente sono tornato!!! Non ancora capito bene dove si cela il problema ma l'informazione sicura e' che non riesco piu' a fare le ferie come le intendevo qualche anno fa'.
E' bastato fermarsi un paio di anni (cioe' non fare ferie per 2 anni) e alla ripresa e' tutto diverso.
Oggi non voglio dilungarmi nel racconto delle mie ferie (che non vi risparmio ma rimando ai prossimi giorni), vorrei solo dirvi che non sono sparito, il lavoro e' un po' piu' pressante, Alberto e' un po' piu' esigente e i tempi si restringono in maniera incredibile!!!!!¨

Provero' cmq a postare almeno un paio di volte a settimana, avrei in canna un paio di racconti e articoli carini, appena li finisco sarete i primi a scoprirlo.

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Di Muso (del 26/08/2008 @ 17:00:29, in Politica, linkato 3390 volte)

da Pandemia:



E' stato un piccolo shock, lo ammetto, sentire il discorso del Primo Ministro di Singapore al National Day Rally - una sorta di festa nazionale - del 17 agosto scorso e non sono l'unico ad aver avuto questa reazione.

Singapore è un regime in cui la libertà di espressione (e altre libertà) non è garantita e se ne potrebbe discutere ore. Non è questo l'argomento di questo post.

Confrontata con l'Italia la politica di Singapore sembra avanti anni luce. Le ragioni sono molteplici, ma ne cito solo alcune riferite al campo della comunicazione e della partecipazione rese possibili dai nuovi media e da Internet.

Nel suo discorso il Primo Ministro, in ordine sparso:

  • effettua una dimostrazione della tecnologia di Qik per la trasmissione di video live dal telefonino;
  • cita Singapore come paese che usa attivamente Facebook per comunicare con i cittadini;
  • cita buone pratiche di altri paesi nel mondo, in Asia, da cui prendere esempio;
  • afferma che alcuni servizi sono e devono essere 24/7, come aprire una impresa (in 20 minuti), pagare le tasse online con facilità, avere il rinnovo del passaporto subito o quasi;
  • Internet cambia il rapporto tra politica e cittadino e il Governo ha il dovere di educare i cittadini ad un uso consapevole e corretto della rete.
Prendiamo ora la prima e la seconda linea di tutti i partiti italiani, al governo e all'opposizione, in Parlamento e fuori. Non mi viene in mente un solo nome di politico capace di fare, nel nostro piccolo, un discorso simile in un incontro politico nazionale pubblico, con tale visione e tale dimestichezza con la tecnologia.

Dico però che coltivare l'idea di un paese che possa sfruttare Internet per ridurre il divario tra cittadini e vita pubblica, tra cittadini e politica, non è utopia se all'estero queste cose succedono. Siamo sulla stessa Terra dopo tutto, no?

Voglio essere ottimista e mi limito a dire che abbiamo tanto da imparare.

Questo è il primo passaggio della parte del discorso sui nuovi media sintetizzata in un PDF e completamente online in video (12 minuti circa).

Our children will grow up in a completely different world and we have to prepare them and prepare Singapore society for this world. One of the biggest changes that would affect us is the Internet. And new media is pervasive and fast-moving. Everyone is plugged in and connected. People are blogging, engaging one another, organising themselves online, doing politics online. We used to talk about grassroots. Now we have to think about net roots, people on the Internet.

Via Media Futurist e FriendFeed.
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Di Muso (del 21/08/2008 @ 19:32:24, in Tecnologia, linkato 1968 volte)

Ormai in Rete esiste proprio di tutto… Ma questa veramente non me la sarei mai aspettata… Ormai si sente spesso parlare di energia solare, eolica e altri tipi di fonte di energia rinnovabile e piano piano, sopratutto l’energia solare, sta prendendo piede nelle case dei cittadini privati. Prima di poter installare un impianto di pannelli solari è bene calcolare quanta sarà la resa energetica nel corso degli anni e se quindi conviene spendere una cifra abbastanza alta per questo tipo di impianto Da oggi potrete calcolare il vostro potenziale energetico anche on-line!

Il servizio che fa tutto ciò si chiama RoofRay e si basa su Google Maps.
Basterò inserire il vostro indirizzo di casa e realizzare un quadrato intorno alla vostra abitazione per avere in pochi secondi l’analisi completa del rendimento solare delle vostra zona!
Dopo aver analizzato le prestazioni della vostra zona potere inoltre effettuare un calcolo on-line sul rendimento e la spesa per l’installazione di un impianto ad energia solare.
 
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Di Muso (del 21/08/2008 @ 18:54:00, in Informatica, linkato 2151 volte)

Da geekissimo:

La cosa che mi da più fastidio delle registrazioni on-line è la necessità di dover inserire il mio indirizzo e-mail per poi confermare, attraverso un link, la mia registrazione.
Fortunatamente ho trovato di risolvere il problema: un servizio on-line che mi permette di creare in 2-3 secondi il mio indirizzo e-mail personalizzato.
Il servizio si chiama FilzMail ed usarlo e una cosa veramente banale.
Tutto ciò che bisogna fare è scegliere un nome utente e premere sul tasto “create filzmail”.
Fatto ciò avremmo la nostra nuovissima casella di posta che sarà composta da: nomescelto@filzmail.com!!! Quanto ci avremmo messo? 5 secondi al massimo!!!
Ogni casella e-mail ha una durata di 24 ore… Dopo questo periodo tutto il contenuto e lo stesso indirizzo si distruggeranno in maniera completamente automatica.
Possiamo estendere la durata del nostro indirizzo e preservane il contenuto per altre 24 ore in maniera completamente gratuita utilizzato l’apposito tasto.
In qualsiasi momento è possibile cancellare l’indirizzo e-mail e il contenuto semplicemente utilizzando il tasto delete.
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