Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Muso (del 15/10/2010 @ 11:43:00, in società, linkato 2180 volte)
Cara Allieva, Caro Allievo, In questi ultimi due anni stiamo assistendo a una campagna denigratoria, sempre più intensa e aggressiva, nei riguardi dell’Università italiana e di tutti coloro che onestamente vi operano. E’ una campagna che rischia di demotivare profondamente tutti noi e soprattutto quei giovani che vi sono entrati da poco o che desiderano entrarvi. E’ una campagna che può indurre legittimi dubbi in Voi e nelle Vostre famiglie. Spesso le persone che incontro mi chiedono se è reale il quadro che viene rappresentato dai molti interventi riportati dai media, oppure se stiamo assistendo, forse senza rendercene conto, a un attacco teso a sfiduciare le università statali. Appare legittimo il dubbio che vi sia il desiderio di sostituire l’ università pubblica con un sistema privato, devastando le aspettative di più di un milione e mezzo di famiglie italiane. Noi, che siamo allo stesso tempo insegnanti e ricercatori, ci sentiamo profondamente offesi perché ci si vuole delegittimare proprio di fronte alla comunità che abbiamo scelto di servire col nostro lavoro e con i nostri sacrifici. Questi tentativi di delegittimazione fanno male a tutti noi che crediamo nell’università, che vi lavoriamo per formare e per traghettare Voi giovani dalla scuola secondaria al mondo del lavoro, per fare ricerca e servire il nostro Paese in cui ancora crediamo. Ci fanno perdere l’entusiasmo, ci spingono a fare il minimo richiesto, ci allontanano dalla voglia di operare in un servizio che abbiamo scelto e in cui ancora crediamo. Vogliamo reagire soltanto perché, altrimenti, faremmo il gioco di chi ci vuole distruggere privandoci di quella libertà che, sola, permette di fare ricerca e insegnare a Voi giovani. In questi giorni si parla di agitazioni dei ricercatori, di richiesta di sospensione delle lezioni, di volontà a non tenere insegnamenti, di rivendicazioni da parte di persone che possono sembrare fortunate perché hanno ancora un lavoro, ma alle quali si sta togliendo quella speranza che li aveva spinti a rinunciare ad attività più remunerative per iniziare quel lavoro che a noi, più vecchi, è sempre parso il più bel lavoro del mondo: fare ricerca e contemporaneamente insegnare ai più giovani. Le aspettative di carriera dei più giovani sono deluse. Da più di tre anni non sono banditi concorsi per passare da ricercatore a professore associato e da associato a professore ordinario e non si può ragionevolmente prevedere il numero di anni che dovranno ancora passare prima che questi concorsi vengano banditi. Per non invecchiare senza speranza molti giovani valenti stanno vincendo concorsi per posizioni di professore in università straniere e coloro che vanno via non sono sostituiti da colleghi stranieri che desiderino venire a lavorare in Italia. Ci viene impedito di fare ricerca con colleghi stranieri anche se riusciamo a farci finanziare da enti pubblici o privati perché un nuovo dispositivo legislativo prescrive di spendere in missioni di lavoro meno della metà di quanto speso nel 2009. Ci viene impedito di continuare a offrire una formazione finora apprezzata dal mondo del lavoro perché un recente decreto ministeriale impone una riduzione di insegnamenti e corsi di laurea, indipendentemente dal numero di allievi iscritti. Forse il nostro Ateneo sarà costretto a ridurre le immatricolazioni oppure a chiudere attività didattiche che fino ad oggi hanno soddisfatto le esigenze dei territori in cui il Politecnico è presente. Ci viene proposto un Disegno di Legge che, seppur necessario, presenta alcuni punti critici:
- l’imposizione di forme di governo dell’Ateneo molto diverse da quelle da noi adottate nell’ultimo decennio che ci hanno permesso di crescere nella reputazione internazionale
- l’obbligo di assumere docenti provenienti da altre Università in un paese che fa di tutto per contrastare la mobilità a causa della carenza di servizi erogati
- pesanti incertezze sul destino dei giovani ricercatori che lavorano con noi per la mancanza di una programmazione nella progressione delle loro carriere
- scarsa attrattività della carriera accademica per le nuove generazioni poste di fronte a una serie di contratti a tempo determinato che aumenta il loro senso di precarietà.
L’approvazione di una legge che non tenga conto di queste criticità e di un programma pluriennale di finanziamento all’Università rischia di produrre una situazione anche peggiore dell’attuale. Come si fa a gestire un Ateneo o a fare una programmazione adeguata quando ancora oggi non si conosce l’ammontare del finanziamento statale del Politecnico relativo all’anno 2010? Questa lettera nasce proprio dal desiderio di condividere con Voi questi sentimenti, di chiedere la vostra comprensione, di cercare la vostra solidarietà. Tutti noi del Politecnico vogliamo continuare la missione che da quasi 150 anni ci è stata affidata, ma non possiamo essere lasciati soli in balia di chi sta usando una falciatrice per fare di tutta l’erba un fascio, incurante di tagliare in un solo passaggio l’erba secca, quella verde e i fiori già cresciuti. E’ proprio la capacità di distinguere il grano buono dalla gramigna che, insieme a Voi, indipendentemente da ogni fede politica, vorremmo chiedere a questo nostro Paese. Vogliamo che non sia distrutto quanto di buono abbiamo, chiediamo con forza che si investa anche su quanto c’è di buono per renderlo ancora migliore. Probabilmente molti di Voi si stanno ponendo un certo numero di interrogativi quali ad esempio: Cos’è l’autonomia dell’università? Le università sono tutte uguali? Chi sostiene economicamente le università? Perché i docenti fanno ricerca? Quali sono i doveri che la legge impone ai docenti universitari? Come si recluta un docente universitario? La ricerca italiana è così di basso livello come viene dipinta? E’ vero che le nostre università sono molto indietro nelle classifiche internazionali? I baroni esistono ancora? Il cosiddetto 3+2 è una iattura? Cosa vuol dire titolo legale? A queste e ad altre domande, che potrete propormi scrivendo a comunicazione@polimi.it, sarà data una risposta sul sito Polimi nelle prossime settimane. Cordiali saluti Giulio Ballio
Di Muso (del 24/06/2010 @ 20:00:00, in società, linkato 1432 volte)
BUFFONI al quadrato, che vuol dire per due volte.
La prima per la figuraccia della nazionale ieri ai mondiali del sudafrica. Un gruppo, quello degli azzurri, di buffoni, senza parole.
La seconda per la provvidenziale nomina di Aldo Brancher a "ministro per l'Attuazione del Federalismo" avvenuta il 18 giugno, giusto in tempo per avvalersi della leggina fatta da "menomale che Silvio c'e'" riguardo il legittimo impedimento. Infatti il 24 giugno ha chiesto "il legittimo impedimento" xche' deve organizzare il nuovo ministero. Aldo Brancher e' imputato, con la moglie, nel processo Antonveneta.
"menomale che Silvio c'e'" ha commentato :
" Visto che non faccio leggi ad personam "
Di Muso (del 19/05/2010 @ 21:00:00, in società, linkato 4381 volte)
tratto da " il Disinformatico": Leggo sul Corriere (e vedo anche sul Telegraph) che la British Medical Association ha definito "stregoneria" l'omeopatia e l'ha denunciata come uno spreco di soldi: 4 milioni di sterline l'anno (4,6 milioni di euro, 6,5 milioni di franchi) per prodotti che sono, in sostanza, acqua fresca. L'omeopatia, infatti, si basa sul principio della diluizione estrema del principio attivo. Così estrema che nel "medicinale" omeopatico non c'è neppure una molecola di questo principio. Pseudofarmaci del genere dovrebbero costare praticamente zero, eppure l'industria del settore vale 40 milioni di sterline solo nel Regno Unito. Il Department of Health precisa, però, che la spesa per i medicinali in sé, a carico del contribuente, ammonta a 152.000 sterline l'anno: il resto va in spese di assistenza e per il personale nei quattro ospedali omeopatici di Londra, Glasgow, Bristol e Liverpool. La mozione della BMA mira ad eliminare l'omeopatia dai trattamenti pagati dal servizio sanitario nazionale ed entrerà a far parte delle regole dell'associazione se verrà approvata dalla sua conferenza plenaria il mese prossimo. Speriamo in bene, così chi vuole curarsi con il nulla sarà libero di farlo, ma a spese proprie. Per una curiosa coincidenza, questa notizia mi è arrivata proprio mentre mi stavo godendo il video di James Randi (sottotitolato in italiano) che ingoia un'intera confezione di sonniferi omeopatici prima dell'inizio della sua relazione sulle pazzie dei sensitivi che frodano il prossimo al ritmo di 700 dollari per venti minuti al telefono. Ho sbagliato mestiere.
Per chi volesse saperne di più sull'omeopatia e sulle sue assurdità di fondo, consiglio questa serie di articoli su Medbunker: Introduzione all'omeopatia, Omeopatia: la conosciamo?, Omeopatia: l'incredibile caso del dottor Benveniste (più avvincente di un giallo, con tanto di complotto, ma non da parte dei soliti noti), e Omeopatia: funziona o no?.
Di Muso (del 01/10/2009 @ 15:54:10, in società, linkato 2914 volte)
tratto da: Andrea Beggi, come indicato dall'autore il seguente articolo e' coperto da Licenza Creative Commons
Sono incuriosito come tutti dalla emergenza, o presunta tale, dell’influenza suina. Mia moglie Xxxxx è un medico internista presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Genova, ed è quindi interessata in prima persona agli sviluppi dell’infezione. Le ho chiesto di chiarire alcuni dubbi che avevo sull’argomento.
- Cos’è l’influenza suina? L’influenza suina è un’infezione influenzale data da un virus di tipo A H1N1 (lo stesso della pandemia di “spagnola” del 1918). Le lettere H e N indicano due proteine di superficie del virus, responsabili della risposta anticorpale e soggette a variabilità genica; questa variabilità consente al virus influenzale di cambiare di anno in anno e di essere quindi responsabile di nuove epidemie. I virus che hanno circolato negli ultimi anni non possedevano questo assetto antigenico, e quindi la popolazione non possiede difese immunitarie specifiche verso questo virus (sarebbero eventualmente immuni pazienti a suo tempo guariti dalla “spagnola”, sempre ce ne siano ancora vivi!).
- Quali sono i sintomi? La sintomatologia classica è quella tipica di tutte le influenze: febbre, dolori muscolari e sintomi respiratori che possono interessare in varia misura e con varia gravità le vie aeree superiori e inferiori. La peculiarità di questa infezione è la mancanza di difese specifiche data dalla memoria immunologica nella popolazione; questo fa sì che l’organismo infetto presenti una ridotta capacità di difesa, e per questo l’influenza può presentarsi in un maggior numero di soggetti e con maggior virulenza. Minori difese e maggior virulenza possono essere la causa di manifestazioni più gravi della malattia in soggetti defedati[1] per patologie o terapia in atto o in caso di infezione con grossa carica virale.
- Come si contrae? Anche questa influenza, come tutte le altre, si contrae inalando le particelle di Flügge[2] contenenti virus, che i pazienti infettati emettono con la tosse e gli starnuti. Il virus è reperibile a livello dell’orofaringe; infatti il primo test per la verifica della positività di infezione da H1N1 che viene effettuato è un tampone faringeo e ricerca del DNA del virus tramite amplificazione genica. Questo esame, anche se viene chiamato test rapido (non prevede infatti l’isolamento culturale del virus) necessita di almeno 4-5 ore per l’esecuzione e la lettura del risultato.
- E’ grave? Si può morire o rimanere invalidi? Come tutte le infezione virali può presentare vari quadri clinici e complicanze per interessamento soprattutto a livello polmonare con veri e propri quadri di polmonite virale; tali evenienze possono rappresentare un grave rischio per:
- pazienti cardiopatici;
- affetti da patologie croniche polmonari;
- anziani;
- bambini sotto i 2 anni;
- pazienti immunodepressi per qualsiasi causa;
- pazienti neoplastici;
- affetti da patologie croniche debilitanti.
Per un paziente sano e normalmente in buona salute la possibilità esiste ma in maniera molto più remota.
- Si cura? Come? La necessita’ di terapia con antivirale è riservata a quei pazienti che presentino situazioni di rischio preesistenti o che presentino segni clinici di impegno delle basse vie respiratorie (desaturazione ematica[3], obiettività auscultatoria, reperti radiologici): la prescrizione del farmaco deve essere quindi solo su base clinica e non è giustificata dalla sola positività del tampone faringeo.
- C’è o ci sarà un vaccino? Nel caso, chi si deve vaccinare? Ci sarà sicuramente il vaccino, probabilmente disponibile già da settembre/ottobre e dovrà vaccinarsi il personale sanitario (sempre che non si sia ammalato nel frattempo!), i pazienti con patologie croniche e gli operatori socio-sanitari. Il vaccino non è ancora stato testato per la sua efficacia e sicurezza nei bambini.
- Quali precauzioni è consigliabile prendere? Le precauzioni sono soltanto quelle dettate dal buon senso: evitare i viaggi in zone ad alta concentrazioni di casi, evitare contatto stretto (entro i 2 metri) con pazienti affetti.
- Ieri sull’autobus c’era un inglese che tossiva, oggi ho la febbre. Devo andare al pronto soccorso? L’influenza non si manifesta con solo mal di gola, solo raffreddore e sola tosse, deve essere accompagnata da febbre a 38°C o oltre, per cui non corriamo alcun pericolo eccezionale solo perché una persona ha starnutito vicino a noi. Ci si deve rivolgere al medico se si hanno tutti i sintomi dell’infezione.
- E’ arrivata / arriverà in Italia? Sarà un’emergenza qui da noi? L’influenza da virus H1N1 è già arrivata in Italia e ci sono già stati casi di contagio tra pazienti affetti provenienti da zone ad alta concentrazione a pazienti che sono sempre rimasti in Italia, e il tempo di incubazione è di circa una settimana. Un’emergenza probabilmente ci sarà nel senso che quest’anno avremo un più alto numero di pazienti che si ammaleranno di influenza e probabilmente questa anticiperà anche la consueta stagionalità. L’indice di mortalità per questo tipo di influenza non è molto diverso da quelle di tutte le altre che ci hanno visitato nei scorsi anni: sicuramente se si ammaleranno più persone il numero totale dei morti per complicanza risulterà più alto, ma sarà sempre le stessa percentuale. Ogni anno si verificano decessi per l’influenza, banale nei giovani sani, ma che, per esempio, in un anziano allettato può essere letale.
- C’è allarmismo tra i media, secondo te è giustificato? C’è speculazione? L’allarmismo è eccessivo: tra informazione corretta e ricerca del titolo c’è differenza, senza contare che una certa spinta all’uso dei farmaci può essere sostenuta anche da speculazioni di tipo economico. Per i vaccini il discorso è diverso, possono realmente arginare la pandemia e possono evitare l’infezione in malati che altrimenti correrebbero rischi.
[1] Defedato: che è in condizione di forte deperimento e fisicamente indebolito. [2] Le goccioline di Flügge sono emesse con tosse e starnuti, restano nell’aria come un aerosol e possono essere inalate da chi è vicino. Sono modalità importante di trasmissione delle comuni malattie infettive. Le più piccole e veloci arrivano a 2 metri di distanza dal soggetto che le ha emesse. [3] Desaturazione ematica: riduzione della quantità di ossigeno disciolto nel sangue.
Di Muso (del 15/05/2009 @ 17:53:08, in società, linkato 5005 volte)
Fortunatamente ne avevo gia' sentito parlare e sono riuscito a scamparla, quindi ne posso scrivere con traqullita'. L'altra sera stavo raggiungendo in auto alcuni amici per un aperitivo in zona Loreto. Giunto in zona noto una macchina che, fermo al semaforo, mi accosta a destra in uno spazio abbastanza angusto ma sufficiente a contenere un'auto. Allo scattare del verde parto per primo e .... " STOCK " sento un colpo secco e asciutto come una pallonata sulla portiera di un'auto. Essendo sicuro di non aver urtato nulla proseguo la marcia, purtroppo ero appena stato vittima dell'inizio di una truffa. Inpochi secondi vengo raggiunto da quella stessa macchina che mi aveva affiancato al semaforo che lampeggia e suona, vuole che io mi fermi. Fortunatamente mi ricordo della metodologia di questo tipo di truffa e quindi chiudo la macchina con la chiusura centralizzata e imposto sul cell il numero dei carabinieri. Fatto questo mi faccio accostare dal veicolo che mi segue ed entrambi abbassiamo il fienstrino per parlarci. Nell'altra auto tre persone, stranieri, il conducente approccia con un "Puoi almeno chiedere scusa?" ...... di cosa ? Mi domando. Conoscendo gia' la risposta, in questo tipo di truffa ti devono far credere che gli hai toccato e rotto lo specchietto, in questo modo possono farti scendere dall'auto e con la scusa dell'intimidazione e del "Lo metto a posto io", spillarti un po' di soldini. Proseguendo nel racconto, gli chiedo scusa ma gli facico capire che non credo di essere stato io e che non ho intenzione di fermarmi per colloquare amichevolmente (questo e' quello che mi vuole far credere) con lui / loro. Proseguo per la mia strada e vengo ancora inseguito e raggiunto ad un nuovo semaforo dall'auto dei truffatori. Il guidatore scende, telefono alla mano e mi dice che devo accostare per risolvere il problema altrimenti chiama i carabinieri. Gli rispondo che se vuole li puo' chiamare e che non credo di avergli procurato nessun danno, il semaforo scatta e riparto. A questo punto pero' chiamo io il 112 e inizio a spiegare la situazione, sopratutto dove sto per fermarmi, in modo da essere raggiunto da una pattuglia, scelgo cmq una via trafficata (non e' difficile a milano), magari di fronte a un bar o una scuola, dove, nel caso peggiore, ci possa essere qualcuno che ti aiuti. Appena fermo verifico di nuovo la chiusura dell'auto e abbasso il finestrino. Il ragazzo alla guida scende dalla sua auto e mi raggiunge di nuovo, vuole fare l'amicone, si presenta "Luca", "Guarda che non voglio casini, pero' se mi costringi chiamo i carabinieri", nel frattemopo all'aulicorare "Riesce a vedere la targa?". .. . purtroppo l'auto e' troppo vicina e non riesco a vedere nulla, pero' avviso che sono in tre che sono fermo in via xx e che uno e' sceso per parlarmi. Ora Luca e' abbastanza alterato, vede che non voglio scendere, che mi sono chiuso dentro e che sono al telefono!!! Prova la via dell'orgolio "Ma che sei un uomo o no, hai paura e ti sei chiuso dentro, guarda che tanto chiamo i carabinieri", a questo ultimo affronto rispondo con molta calma, "Guarda sono giusto al telefono con la centrale, stanno per mandare una pattuglia, se hai la pazienza di attendere qualche minuto risolviamo la ...." io ho allungato la frase per farne comprendere il senso, Luca pero' deve essere molto perspicace perche' al "sono al telefono con la centrale..." aveva gia' capito tutto e mandandomi ........ dove potete immaginare corre in macchina, fa inversione e scappa. La manovra pero' non e' stata vana, infatti riesco a vedere chiaramente la targa e leggerla all'operatore che era al telefono e quindi completare la segnalazione. Alla fine della telefonata vengo avvisato che nel caso li prendano posso sporgere denuncia per tentata truffa, io sarei per una punizione differente, pero' non e' politically correct, quindi niente. Finita la storia mi piacerebbe dare una morale o fare delle considerazioni, pero' a botta calda sono un po' belligerante e preferisco soprassedere, vi dico solo di tenere sempre gli occhi ben aperti, l'inculazio e' sempre dietro l'angolo.
Di Muso (del 22/04/2009 @ 08:00:00, in società, linkato 1497 volte)
Trovare momenti di sensibilizzazione dell'opinione pubblica in cui concentrare la comunicazione va benissimo. Comportarsi bene o avere attenzione sull'ambiente un giorno all'anno, dimenticandosene il giorno dopo, va malissimo. Con questo spirito festeggio l' Earth Day.
Pensi mai a quali comportamenti virtuosi potresti adottare tutti i giorni? Pensaci oggi, trovane uno e comincia ad applicarlo. Ci vuole solo un po' di buona volontà. Prova.
Di Pelo (del 28/01/2009 @ 12:56:37, in società, linkato 1598 volte)
Di Muso (del 20/01/2009 @ 16:01:47, in società, linkato 1832 volte)
Tratto da : Tom's Hardware "Un giudice statunitense smonta la teoria economica delle major applicata alla pirateria"
La musica scaricata illegalmente dal web non può essere economicamente equiparata ad un acquisto mancato. Insomma, le valutazioni dei mancati introiti finanziari di alcune major sono ingiustificate. La novità è che non si tratta dell'ennesimo exploit di un'associazione dei consumatori ma della sentenza di un giudice statunitense.
James P. Jones, nel caso United States of America versus Dove, ha riconosciuto colpevole di violazione delle norme sul copyright l'imputato ma ha deciso di rigettare le monumentali richieste di risarcimento presentate dalla RIAA e dalla casa cinematografica Lionsgate Entertainment.
"Chi scarica gratuitamente musica e film non necessariamente li comprerebbe a prezzo pieno sul mercato", ha scritto nella sentenza Jones. "Anche se è vero che in possesso di una copia difficilmente si procede con l'acquisto legale dell'originale, non può essere scontato il fatto che la mancanza di prodotti gratuiti convinca i downloader all'acquisto".
Di Muso (del 13/01/2009 @ 16:05:42, in società, linkato 1742 volte)
Ho aperto un gruppo su Google, per chi fosse interessato queste sono le coordinatE Nome del gruppo : Tsso Alcolemico Descrizione : Gruppo creato per indagare sulla frase : "Come dimostrato.." usata per il tasso alcolemico nel sangue e la relazione con le capacita' di guida. Stanco di avere cifre che indicano dopo quale tasso posso guidare, voglio capire chi ha DIMOSTRATO il limite dopo il quale non si e' in grado di guidare. Indirizzo gruppo :http://groups.google.it/group/tasso-alcolemicoIndirizzo email corrente:tasso-alcolemico@googlegroups.com
Di Muso (del 02/12/2008 @ 13:01:37, in società, linkato 1632 volte)
Ieri stavo comodamente seduto in poltrona dopo sole 14 ore di lavoro e . . . . . . . . . . . BOOOM!!!
Mi becco questo spot / tranvata e senza entrare nel merito di chi ha torto o ragione
voglio solo sottilinare come e' stato impacchettato lo spot,
come mai niente di simile per altre belle iniziative di questo governo????
Certo che si sono proprio incazzati quelli di sky!!
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